Il Tempio di Murphy

LA RESA

11 settembre 2001 - 16 marzo 1978. Sono date di cui è impossibile dimenticare come le si sia vissute.

Nel settantotto ero uno stupido adolescente, se possibile ancora più stupido degli adolescenti attuali, e frequentavo la prima superiore.

Quella mattina la nostra preside passò, aula per aula, ad informare che per quel giorno le lezioni non sarebbero andate oltre. In lacrime ci raccontò l'accaduto ma nessuno di noi era in grado di capire la gravità della situazione. Ci invitò a rincasare prestando particolare attenzione a non "accettare alcuna provocazione". Ricordo la fila di studenti lungo la strada e l'angoscia per un pericolo astratto e lontano da noi.

Furono anni tremendi e ringrazio l'incoscienza, dell'allora mia giovane età, che mi permise di uscirne indenne.

Anni dopo fui in grado di capire il pianto della nostra preside. Era la reazione per quell'attacco diretto allo Stato e alla giovane e fragile Repubblica nata ventitrè anni prima al termine di una lunga e dolorosa guerra anche civile. Il rischio di perdere le garanzie istituzionali faticosamente conquistate era forte ma c'era anche, in quella generazione, il massimo impegno politico. Ci fu una dura reazione e la parte sana delle istituzioni ebbe la meglio sulle "ombre" che da sembre aleggiano ai margini e all'interno dello Stato.

Trent'anni dopo la situazione è radicalmente cambiata. Una nuova generazione, drogata dai Media, istruita a ripudiare i propri valori e a mercificare i propri sentimenti, si avvia placidamente verso il 13 aprile e un "Golpe Bianco" preparato minuziosamente nel corso degli ultimi quindici anni.

Il tutto senza colpo ferire...!!!

Abbiamo dissipato gli sforzi e i sacrifici dei nostri padri e disattese le loro speranze in un futuro migliore per i loro figli.

Di questo penso che dovremmo noi tutti profondamente vergognarci.

G.P.