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CACCIA GROSSA AL BOSTRICO

Post n°102 pubblicato il 29 Aprile 2008 da legge_di_Murphy
Foto di legge_di_Murphy

Sabato scorso, nel corso di una bella escursione a Costa Volpino, località posta a dominio di Lovere e del Lago d'Iseo, mi sono imbattuto improvvisamente in un ampio e totale taglio a raso della pineta. Non aveva l'aspetto degli abituali prelievi di legname, che tendono a diradare più che a spianare, e così mi sono soffermato a leggere le motivazioni scritte su un grande cartello. Vi si parlava di "lotta al Bostrico nelle particelle boschive" e, non avendo rilevato nulla di anormale nelle cataste di legna resinosa accumulate nei pressi del rifugio, mi sono ripromesso di approfondire l'argomento.

Ho scoperto così che il Bostrico è un minuscolo insetto che aggredisce la corteccia di quelle conifere indebolite dal clima caldo e asciutto. Dal 2003 ad oggi tali condizioni si sono ripetute diverse volte e così, il vorace "tarlo" , ha avuto modo di moltiplicarsi. La stessa Svizzera ne ha patito gravi conseguenze a causa di un tornado abbattutosi in quell'anno su diversi Cantoni. Fin qui nulla di strano. E' corretto che un paese tuteli il territorio e apporti quei correttivi atti a conservare il proprio patrimonio boschivo.

Ciò che mi inquieta, invece, è pensare come questo killer possa rappresentare una spalla ideale per tutte quelle aziende attive nel settore "legno". Settore che proprio negli ultimi anni sta vivendo una nuova primavera a seguito del fallimento dei combustibili fossili ed in particolare del combustibile pulito per eccellenza, il Metano.

Caldaie a pellets e impianti di cogenerazione per interi paesi, spuntano come funghi e necessitano di una costante e sicura fonte di alimentazione che non può essere rappresentata dai soli scarti di lavorazione. Da una rapida ricerca scopro che la cellulosa rischiesta deve essere vergine, pena l'emissione di fumi inquinanti, e dunque la scelta mi sembra inevitabile. Dopo decenni di tregua l'uomo tornerà ad attingere a piene mani dai boschi, trattandoli alla stregua di pioppete da mettere in lavorazione e a profitto. D'altronde, alcuni estratti da documenti ufficiali non fanno che confermare questo mio timore............

".................Un milione contro il killer dei boschi del Parco delle Orobie (L'Eco di Bergamo - 12/10/2007) Un milione e 200 mila euro: è quanto Regione e Parco delle Orobie mettono a disposizione per la lotta al bostrico ....................Un altro aspetto importante, riguarda l'utilizzo della legna derivata dall'esbosco e del materiale di risulta, che verranno impiegati per alimentare alcune caldaie o venduti alle segherie, ricavando risorse per mettere in atto gli interventi.....................ha lo scopo di avviare una filiera bosco-legno-energia per alimentare la caldaia a servizio del plesso scolastico di Valnegra.......".

In altro articolo un Comune del bresciano informava i cittadini che gli interventi nel bosco avrebbero finalmente visto un'inizio dopo anni di ritardo. A seguire però lamentava la perdita di valore del legname, ottenuto dai tagli, a causa degli enormi quantitativi in arrivo sul mercato dai paesi dell'est.

Non voglio pensar male (anche se spesso ci si azzecca) ma questo continuo porre l'accento sul valore economico della risorsa "Legno" non fa presagire nulla di buono.

Ed il famelico insetto, purtroppo, gioca a favore di chi voglia speculare perchè, come già detto, attacca la corteccia, uccidendo la pianta, ma lascia inalterato il tronco......meglio di così.....!!!!

Un altro aspetto curioso poi, è legato al fatto che questi tagli si rendono indispensabili quasi sempre nei pressi di sentieri e sterrate e mai nel folto di dirupi e canaloni.

Per questo, volendo sorridere della cosa, ho immaginato l' ipotetico dialogo tra un responsabile territoriale ed un fantomatico consulente.

"....vede, dott. Tagliaboschi, il nostro Comune è composto in prevalenza da aree montuose e boschive. Siamo preoccupati dallo stato di salute dei nostri alberi e vorremmo da lei una consulenza in merito a ciò che si deve fare....."

".....non si preoccupi, lei è in buone mani, e piuttosto mi dica.....ci sono vie d'accesso alla valle e soprattutto, quanto avete preventivato per l'intervento......."

".....beh, c'è una sterrata che percorre il lato sud della valle e ...per quanto riguarda l'intervento abbiamo a ruolo soli 50.000 euro. oltre il valore del legname, s'intende....."

".......bene, ho già avuto modo di constatare che gli alberi del versante nord godono tutti di ottima salute. Se mi vorrete accordare l'appalto le mie motoseghe potranno dedicarsi quanto prima a quelle del versante opposto......."

Scherzo, naturalmente, ma a volte la realtà può purtroppo superare la fantasia...(-:

G.P.

 
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