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Cittadini o sudditi?

Post n°47 pubblicato il 12 Novembre 2007 da il_viaggiatore_pa

Fortunatamente ho raggiunto con me stesso l'accordo sulla tregua della rete nel week-end. Se avessi scritto qualcosa su quanto è successo domenica alla stazione di servizio vicino ad Arezzo sull'onda delle prime notizie probabilmente sarebbero state un mucchio di cavolate (dov'è la novità? dirà qualcuno...). Cominciamo dalla fine: ho paura. Sarà perchè vivo a Roma e quindi più in prossimità dei fatti, ma ho veramente paura.

E' un sentimento accresciuto dalla sensazione di inadeguatezza che mi danno quanti dovrebbero reagire a quello che è successo. Ancora stamattina sentivo gente dell'ambiente dei media parlare di "blocco delle trasferte", come se la guerriglia urbana che c'è stata a Roma, interi quartieri messi a ferro e fuoco e la gente rintanata in casa , caserme di polizia e carabinieri assaltate, Coni occupato e devastato, Ponte Milvio, Ponte Duca d'Aosta transennati da barricate, Stadio Olimpico invaso fosse dipesa dal calcio. Come già raccontato, sono un "assiduo" frequentatore di Televideo, e niente secondo me rende meglio del Televideo di domenica pomeriggio l'idea della situazione attuale: pagina 110 e seguenti, speciale sulla morte di Gabriele Sandri: tifoso morto, un poliziotto intervenuto (per una comune rissa, non scontri tra orde di tifosi come detto in un primo momento) che ha sparato "in aria" e ha ammazzato una persona seduta in macchina, partita sospesa, partita interrotta, altra partita interrotta, altra partita sospesa, incidenti via via sempre più gravi in varie città, notte di vera e propria guerriglia a Roma. Pagina 120 e seguenti, politica: Veltroni e la sua (decima) proposta di riforma elettorale: proporzionale senza premio, però manteniamo l'alternanza tra due poli, però riduciamo i partiti... mi è sembrato un po' come leggere di Maria Antonietta che, a chi le faceva notare che il popolo era affamato, rispondeva di dargli delle brioches. La nostra classe politica (tutta, Cicchitto oggi straparlava di "responsabilità del governo", è inconcepibile pensare a strumentalizzare una cosa simile per qualche voto in più) ha perso completamente il contatto con la realtà.

La gente è esasperata: la mancata incriminazione di quella parte delle forze dell'ordine che si è macchiata di colpe orribili in occasione del G8 e il naufragio della commissione parlamentare di inchiesta relativa danno la sensazione che qualcuno si sente al di sopra della legge. Per l'ispettore di polizia Raciti si è (giustamente) fermato tutto e sono partiti decreti legge e sentenze, per un tifoso si sospende a malapena una partita  e tutto va avanti come se niente fosse.

Negli anni '90 c'era una autorevole Magistratura in grado di incanalare nei processi il malcontento che la gente covava (volevamo vederli in galera, ma la vera soddisfazione è stata tirare le mille lire a Craxi o godere della saliva di Forlani interrogato da Di Pietro: "... io, l'intoccabile, possibile che qualcuno osi fare questo ...". Oggi questa Magistratura non c'è più, un po' per colpe sue, molto per la pronta reazione della politica. E comunque, visto come è andata a finire, noi non ci fidiamo più dell'autorità, di qualunque autorità.

Un messaggio chiaro hanno dato ieri i ragazzi che si sono ribellati, e lo hanno dato a tutti: cosa gli si può fare? Se centinaia di persone attaccano un commissariato e danno fuoco ai veicoli della polizia, cosa si può fare? Gli si può sparare addosso? Si possono forse arrestare tutti? Leggo la penosa notizia che ne sono arrestati... 4! Oggi ero bloccato per l'ennesima volta nel traffico di Roma tentando di arrivare in ufficio. Ho pensato: se invece di suonarci l'uno con l'altro ci guardassimo negli occhi, capissimo di essere tutti vittime, fermassimo le macchine qui e scendessimo in strada per andare a spaccare tutto al Ministero dei Trasporti... se dopo 4 ore in un pronto soccorso aspettando una analisi del sangue che sennò non si può essere dimessi ci rompessimo le balle tutti insieme e sfasciassimo l'ospedale? Non si può esasperare la gente oltre un certo limite, eppure chi ci governa non se ne rende conto.

Forse qualcuno pensa che il teatrino delle primarie del PD risolva tutto. Certo, è una buona iniziativa, ma il successo che riscuote è legato alla "fame" che abbiamo tuti di farci sentire, "fame" che aumenta sempre di più perché è sempre più facile comunicare, e che è invece puntualmente frustrata. Il V-Day in sé e per sé può essere criticato e ridicolizzato quanto si vuole (non certo da me), ma ha prodotto una proposta di legge di iniziativa popolare: che fine ha fatto? Quando verrà discussa? Non si può prenderla e accantonarla come se niente fosse. Caxxo, si tratta di cittadini italiani che si sono avvalsi di un loro diritto.

Ma la cosa che trovo più inquietante è che io sono nato e cresciuto in una famiglia moderata che più moderata non si può, sono stato (e ne sono orgoglioso) un ufficiale dell'esercito, lavoro come impiegato in banca e ho oramai più di 40 anni (sigh sigh). Oggi in ufficio parliamo e condividiamo più o meno tutti queste considerazioni: se la pensa così gente come noi, cosa può mai passare per la testa di coloro che di anni ne hanno 20 e che, se fortunati, sono condannati a far parte di una società di precari a vita?

Ciao

 
Rispondi al commento:
dappina
dappina il 17/11/07 alle 12:15 via WEB
ciao viaggiatore buon fine settimana e un baciotto
 
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