Creato da anyony il 30/10/2010

La vita in acrostico

acrosticamente poetando...

 

 

La tragedia del Giappone

Post n°30 pubblicato il 18 Marzo 2011 da anyony

Ciò che sta succedendo in Giappone è davvero sconvolgente, alla catastrofe naturale si è aggiunta quella nucleare.

Viene spontaneo domandarsi dove ci stia portando il troppo progresso. L’uomo vuole gestire l’ambiente pensando di ottenerne dei vantaggi per la sua sopravvivenza, ma è sempre la natura che comanda e spesso dopo troppo sopportare si ribella, al che saggiamente dovremmo fare un passo indietro. Speriamo che sia così per quanto riguarda il nucleare.

 

 

QUESTA NOSTRA TERRA

 

Quante imprevedibili catastrofi

Uniscono nella sofferenza

Estremi opposti di una vita

Sotto mutevole stella

Tormentata e dilaniata

Ad ogni volgere di tempo!

 

Nubi tossiche distruggono

Ostentate sicurezze:

Siamo vittime di noi stessi!

Tramiamo il nostro destino

Ribelli alla bella natura

Affascinati dal progresso.

 

Trema la nostra terra,

Esterna con furie  d’acqua

Rabbie al suo interno sopite,

Ridimensiona la sfrenata

Ambizione dell’essere umano.

  

                                              Anyony

 

 
 
 

Melodie di montagna in città

Post n°29 pubblicato il 10 Marzo 2011 da anyony

L’ho incontrato due volte nel centro di Roma, la prima a via Nazionale, la seconda vicino piazza del Popolo: è un uomo anziano dagli occhi azzurri e profondi. Si annuncia con il melodioso suono dei campanacci che diffonde melodie montane nel traffico della città. Ho sempre avuto un’attrazione particolare per il bestiame al pascolo, mi dà tanta pace.

L’ho fermato e gli ho chiesto se li vendeva. In un primo momento mi ha risposto di no, poi mi ha detto che li vende solo a chi ama la montagna. Mi ha spiegato che sono diversi di misura e di suono a seconda se li ha portati una capra, un caprone, un cavallo o una mucca. Me ne ha dati alcuni in mano perché li ascoltassi e sentissi la poesia che emanano.

Mi ha detto che provengono dalla Sardegna, un suo amico li restaura e glieli manda. Ogni giorno l’uomo dei campanacci viene a Roma da Tivoli e cammina senza nessun itinerario, portando in città i suoni delle montagne.

Anche un giornalista del Messaggero l’ha notato, mi ha fatto leggere un ritaglio di giornale in cui si parla di lui. Non sapeva di essere diventato un personaggio, un passante gli ha fatto notare l’articolo.

Roma è sempre piena di sorprese.

Prima di salutarci ha accettato di farsi fotografare insieme a me, naturalmente con i campanacci!

 

 

 

SUONO DI CAMPANACCI A ROMA

 

 

 

 

Scampanio di mandrie montane

Ubriaca la mente ed il cuore,

Odore di prati e di monti

Nel centro affollato di Roma

Odo arrivare distinto.

 

Delicato e soave motivo

Invita ad arie boschive.

 

Compaiono bucoliche scene

Accordo di mie fantasie:

Montagne assolate e

Pascoli verdi  e sereni.

Autore è un piccolo uomo

Nell’aria diffonde le note

Accende nel cuore i ricordi.

Campanacci di ogni misura dai

Collari consunti dall’uso

Invita all’ascolto e a comprare.

 

Accade nel cos dell’Urbe!

 

Ritorna la mente all’estate

Ondata d’effluvi gioiosi.

Mi fermo a parlare con lui e

Acquisto una nota e un ricordo…

 

 

                                      Antonia

 

 

 
 
 

STORIE DI STRADA

Post n°28 pubblicato il 01 Marzo 2011 da anyony

 

Nelle corso delle mie passeggiate romane ho spesso incontrato dei clochard.

Percorrendo sempre le stesse strade ho iniziato a conoscere i loro visi, le loro

abitudini, i luoghi dove preparavano i giacigli fatti di cartoni. Ho finito col considerarli

quasi familiari anche se loro, tra tanta gente che passa e presi dalle preoccupazioni

di una vita ai margini della società, sicuramente non mi avranno mai

notata.

A volte alcuni sono spariti nel nulla e invano li ho cercati nei luoghi dove di

solito li vedevo.

In particolare qualche anno fa avevo notato due donne bionde che

dall’aspetto mi sembravano straniere e, poiché si assomigliavano, ho pensato

che fossero sorelle. Quando passavo all’imbrunire le vedevo preparare il loro

letto fatto di cartoni sulla soglia di uno di quei negozi che vendono souvenir

 per i turisti vicino San Pietro. Di mattina poi le notavo tra le colonne

del Bernini a prendere il sole, si erano anche abbronzate e avevano

quasi un aspetto florido anche sei loro occhi si perdevano nel nulla.

Per diverso tempo non le ho più viste, poi, due giorni fa, le ho

incontrate a Piazza di Spagna. Sono stata felicissima di rivederle,

nell’incrociare il loro sguardo ho sorriso, ero felice di averle ritrovate,

ma di certo, non conoscendomi,  non avranno capito il perché…

 

 

GLI  INVISIBILI

 

 

 

Giacigli fatti di cartoni

La strada come domicilio

Invisibile popolo di clochard!

 

Indefinibile è la loro età

Nascosta dai patimenti.

Vivono miseramente

Ignorati e bistrattati. 

Spesso spariscono  nel nulla

Inghiottiti dall’egoismo,

Borderline di una società

Indifferente e accentratrice.

Lanciano sguardi eloquenti

Implorano una  moneta ed un sorriso…

 

 

LE VEDEVO A SAN PIETRO

 

 

 

Le vedevo ogni giorno

Esiguo barlume d’umanità.

 

Vestivano miseramente

E di sera preparavano

Dimesso un giaciglio

Espiando colpe non commesse.

Vivevano vicino San Pietro

Ombre tra torme di turisti.

 

Accettavano serene il loro destino.

 

Sparirono improvvisamente,

Agnelli sacrificali della vita!

Non le rividi per anni…

 

 

Per caso  stamattina le ho

Incrociate a piazza di Spagna:

Evanescenti fantasmi

Tra una folla ignara.

Rinnovata la speranza

Ora so che ci sono ancora…

                                                  Antonia

 
 
 

Sentimenti e pensieri

Post n°27 pubblicato il 24 Febbraio 2011 da anyony

Pubblico qui di seguito due poesie in acrostico: la prima è della poetessa e pittrice Daniella Pasqua, la seconda è composta da me.

Nella sua bella poesia Daniella esprime il  sentimento per una persona che le è di grande sostegno ed è al suo fianco in modo molto discreto, insomma un angelo custode. Quest'amore è talmente alto che va oltre la vita terrena.

Nel mio acrostico, racconto una mia passeggiata sul mare dove l'elemento acqua, con la sua immensità,  ricarica le mie energie cancellando delusioni e dispiaceri, "macchie" che inevitabilmente il quotidiano ci propone.

 

 

 

 

PENSANDO A TE…

 

 

 

Presenza discreta

 

Eppur costante;

 

Nutri il mio spirito

 

Sapendo il bisogno mio.

 

Attendi …

 

Non ti offendi,

 

Dolcemente conservi

 

Ogni segreto mio.

 

 

Amore ultraterreno!

 

 

Ti aspetterò…

 

E tu ben sai perché.

 

                                          Daniella Pasqua

 

CAMMINANDO SULLA SPIAGGIA...

 

Combino i miei pensieri

Armonizzando i passi col

Mare che compiacente

M’ accompagna in

Inebriante concerto.

Naviga la mia barca

Assaporando la brezza

Novella ed eccitante

D’un mattino di giugno

Odoroso e spumeggiante.

 

Sulla  molle battigia

Umida d’aurora

Lascio impronte di vita

Lavo ogni macchia e

Aspergo l’anima nell’acqua.

 

Sfiorando la rena, il mio

Piede avido assorbe

Impenetrabili energie.

Attorno c’è l’infinito!

Gorgoglia la barca

Giocando con l’onda e

Immerso nell’immenso

Arriva il cuore fino a Dio…

  

 

                                                    Antonia

 

 
 
 

Guardando il mare

Post n°26 pubblicato il 17 Febbraio 2011 da anyony

AMO IL BATITITO DELL’ONDE

 

 

 

Ascolto un’onda pigra che

Metodica e puntuale si ripete

Offrendo schiumose scie

 

Impronte lasciate ad ogni

Lento rientrare nell’immenso.

 

Battigia e onda si baciano e

All’infinito s’incontrano

Teneramente s’attendono in

Tacito e amorevole accordo

Inseguendo il loro idillio.

Tutt’a un tratto il moto cambia in

Oscuro presagio di tempesta:

 

Domina un flusso improvviso

Elargendo spruzzi spaventosi;

Liquida forza inaspettata!

L’ascolto smarrita e pensierosa.

 

Onde simili si susseguono

Nell’altalenarsi dei mie giorni:

Diffondono amorevoli sereni

E…d’improvviso scatenasi tempesta!

 

                                     Antonia

 

 
 
 

Un acrostico (dal greco tardo ἀκρüστιχον, composto di ἄκρον, «estremo» e στßχος, «verso») è un componimento poetico in cui le lettere o le sillabe o le parole iniziali di ciascun verso formano un nome o una frase, a loro volta denominate acronimo. Da tempo mi diletto a scrivere poesie, ultimamente compongo acrostici, in questo blog vorrei trattare argomenti culturali o di attualità concludendo sempre con questa forma letteraria. Se qualche lettore vorrà inviarmi un acrostico di sua composizione sarò felice di pubblicarlo. 

 

LE MIE IMMAGINI SUL LAGO DI COMO

Get the Flickr User Slideshow widget and many other great free widgets at Widgetbox! Not seeing a widget? (More info)
 

LA MIA TERRAZZA SUL LARIO

vieni a trovarmi anche qui:

http://www.amoillario.blog.tiscali.it

 

ULTIME VISITE AL BLOG

kalabroneparlantedanzan0l3n0t3luigi.idraulico2009lorifunavighetortempostelladolce46sandropd67psicologiaforensecarl74Lady_JuliettecinziaananiaSimona.Poggiixtlannframary.colori2008acida.acido
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

AREA PERSONALE

 
Get the star wave clock widget and many other great free widgets at Widgetbox! Not seeing a widget? (More info)
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963