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Quanto vale una vita umana?

Post n°308 pubblicato il 10 Ottobre 2017 da cavallo140
 

Quanto vale una vita umana? 

di Felice Previte

"Dignità umana" : un bilancio sociale alquanto deludente, umiliante per tutti, specie per il mondo della sofferenza.
Ancora una volta la "mannaia" ha colpito un innocente, ancora una volta qualcuno deve rispondere alla propria coscienza, ancora una volta dobbiamo sentirci impotenti verso queste orribili notizie, che non saranno certamente le ultime, dove purtroppo : Tizio ha ucciso Caio !
Ma allora la vita non vale niente ? Tutti noi dobbiamo mantenere sempre più vigile la n/s attenzione, il n/s senso di responsabilità che non deve essere né desertificato né carente, specie oggi, nella consapevolezza del recupero di quelle doti morali che attestano il vivere dell'uomo.Sono parole che sentiamo spesso, attuali, smarrite, anche se sono indirizzate e riflettono un situazione economica che incombe sulla società in genere, ciò non di meno coinvolgono la solidarietà sociale, principio altamente etico che ogni uomo deve sostenere verso i più sfortunati della vita, i più bisognosi, i più diseredati che non sono solo portatori di handicap, ma di diritti di uguaglianza e pari dignità sociale più volte richiamata e poco incarnata dalla n/s Costituzione e da quella Europea.
Da diverse settimane sui vari quotidiani si leggono notizie della rapida escalation di violenze fisiche e verbali verso un proprio congiunto, un amico, un cittadino qualunque, ricondotte ad improvvisi "raptus" di follie dove vengono "eliminati" innocenti, dove insistono incomprensibili atteggiamenti sociali, dove psichiatri e psicoterapeuti si fanno in quattro per definire questi comportamenti.
Quanto avviene, esprime un disinteresse verso una menomazione funzionale, la quale non permette l'inserimento del disabile fisico o dell'handicappato psichico nella vita sociale, giudicati entrambi inabili a vivere in mezzo agli altri, privati del diritto ad interagire con il mondo e con altre persone.
Quel triste"fattaccio" che avviene quasi ogni giorno considerato un normale fatto di cronaca nera, non può essere giustificabile verso quelle persone che li provocano e che trovano, attraverso "cavilli legali", la " liberazione impunitiva " dal reato.
Ma se quel "gesto", poi, viene da un "malato" accertato di disordine psichico, allora è scandaloso non porre rimedio in quanto già si conosce quel "difetto" e nel suo insieme desta un senso di incomprensione e di ribellione.
Comunque quel "gesto", certamente, non è la strada sociale che risalta i valori della giustizia, della solidarietà, della equità, delle pari opportunità, "qualità" che dovrebbero presiedere gli uomini e le Istituzioni .
Anche se l'espressione "dignità umana" è diventata la parola della "moda" imperante, è tematica il cui fine è la promozione e la difesa della dignità dell'uomo, di ogni uomo dal concepimento alla morte naturale, promuovendo una cultura della vita .
Le famiglie, incolpevoli, prendono atto di un bilancio sociale alquanto deludente, anche proveniente dai vari gradi di insensibilità dei rappresentanti della vita pubblica non proprio elogiabili, soprattutto nell'osservare il disinteresse delle Istituzioni, tutte intente nella loro litigiosità, invece di "guardare" verso il mondo della sofferenza, della disabilità, della socialità, ma perseguire quegli "sforzi" per assicurare benefici che non lesino l'inalienabile dignità della persona umana.
Signori della Politica, quei benefici fanno parte di quei diritti che dovrebbero essere raccolti in un Testo Unico riguardanti i disabili fisici e gli handicappati mentali oggi carente, perché nell'opinione pubblica persiste intenso il timore di perdere quei diritti sociali condensati nel rispetto della persona umana, anche se, una progressione di "esternazioni" di "ricorrenze" di "episodi", come in quelli che accadono quasi giornalmente per essere ritenuti dalle Istituzioni un fatto di cronaca e non essere considerati un dovere da incarnare in un provvedimento protettivo.
Purtroppo la vita quotidiana è anche segnata da fatti o misfatti che impediscono di percorrere anche la strada dei valori etici.
C'è proprio da vergognarsi ! Fortemente da vergognarsi !

Immensamente da vergognarsi ......

 

 

 
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