Creato da: cavallo140 il 15/08/2009
alla ricerca di cosa

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

Ultime visite al Blog

monellaccio19tempestadamore_1967dottor_stranamore_62dony686amorino11stoico.epicureocassetta2fatagelsomino5fcautillogiovanni80_7annozero53cavallo140marinovincenzo1958THE_QUEEN_OF_SPADESFLORESDEUSTAD
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« I FigliL'UOMO E LA DONNA »

The River (il fiume)

Post n°314 pubblicato il 10 Maggio 2018 da cavallo140
 

Ogni volta che ascolto The River di Bruce Springsteen sul mio corpo blindato prende forma una specie di tremito e il sangue comincia a correre rivoltoso e non si ferma più. Ogni volta che ascolto The River, e sono più di vent'anni che l'ascolto, precipito dentro una storia struggente d'amore e disinganno che richiede una dose di alienazione molto forte per restare insensibili.

Certe canzoni di Bruce Springsteen stanno dentro la storia del romanzo americano, sono esse stesse un romanzo americano. Ogni verso è il capitolo di una saga, ogni immagine si dilata oltre i confini strutturali del genere canzone. Così ecco la storia del manovale della Johnstown Company che sposa Mary per riparare e che passa la vita a rimembrare sui momenti felici della propria giovinezza, momenti che ormai lo "tormentano come una maledizione", il ricordo di quando l'amore era innocente e scorreva rapido come quel fiume, e ancora l'America della crisi, e quel giudice che "mise tutto in regola", quelle nozze riparatrici "senza corteo nuziale, senza fiori, senza l'abito da sposa".

Allora la malinconia che nasce stando al lato di quel fiume ormai in secca è il principio vitale che spinge ogni uomo a continuare a vivere. E io mi commuovo, mi commuovo di nuovo come quando mi immergevo da ragazzo nelle pagine di Steinbeck e di Faulkner, mi commuovo perché in più qui c'è un'armonica bruciante che risuona un riff che ti schiaccia l'anima, e lo fa dal 1980, senza aver perduto per questo la sua forza mistica, il suo afflato di speranza, la fiducia nella possibilità che ogni uomo su questa terra possa avere, presto o tardi, la propria resurrezione.

 

IL FIUME

Sono nato in fondo alla valle dove da ragazzo - signore - 
t'insegnano a non far altro che ciò che ha fatto tuo padre.
Conobbi Mary al liceo che aveva diciassette anni.
Andavamo dove la valle finisce e i pascoli sono verdi.

Andavamo giù, fino al fiume
e nel fiume ci tuffavamo;
giù fino al fiume correvamo.

Poi misi incinta Mary - signore - e questo fu tutto ciò che lei mi scrisse.
E per il mio diciannovesimo compleanno ricevetti una tessera del sindacato e una giacca da cerimonia.
Andammo al tribunale (*) e il giudice mise tutto a posto:
niente sorrisi di circostanza, nessuna marcia nuziale
né fiori e neanche un abito da sposa.

Quella notte andammo fino al fiume
e nel fiume ci tuffammo;
corremmo giù fino al fiume.

Trovai un posto come muratore alla Johnstown Company
ma poi il lavoro cominciò a scarseggiare a causa della crisi economica.
Ora, tutto ciò che sembrava così importante - signore - è svanito nel nulla;
io mi comporto come se non ricordassi, Mary come se non le importasse più niente.

Ma mi ricordo di quando prendevamo l'auto di mio fratello,
del suo corpo abbronzato e bagnato, giù al lago artificiale.
Di notte, sulla riva, rimanevo sveglio
e mi avvicinavo a lei per ascoltare ogni suo respiro.
Ora questi ricordi tornano a perseguitarmi, mi perseguitano come una maledizione:
un sogno irrealizzato è una bugia
o qualcosa di peggio

che mi porta giù al fiume,
anche se so che è asciutto,
che mi porta fino al fiume, stanotte.

Giù fino al fiume,
io e la mia piccola;
correvamo giù fino al fiume.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963