Sono una persona impegnata, una persona che si impegna ad occupare ogni interstizio del proprio tempo, sia esso libero o sia esso dedicato al lavoro. Non mi sono mai piaciuti i tempi morti, mi annoiano, li trovo inutili, improduttivi. Non che bisogna sempre produrre qualcosa, non ho nessuna pretesa in tal senso. Spesso e volentieri sul lavoro uso questa parolina magica che è entrata nel lessico dei giorni nostri: produrre produrre, produttività! Così scherzo con i miei colleghi, o scherzano loro con me che mi vedono sempre serio, attento sulle attività che svolgo, preciso e sempre di corsa. I più mi dicono di "prendermela bassa", di allentare un poco i ritmi, con ragione. Probabilmente pretendo troppo da me. Forse ho troppe pretese, ho la smania - si dice così? - di dimostrare sempre il mio valore - se mai ci fosse sempre qualcosa da dimostrare. Paura di non essere accettato? Forse. Non so mai quanto le altre persone mi voglino bene davvero, quanto mi considerino per quello che sono e per quello che posso rendere. Capita.
Capita poi di allentare un poco i ritmi, di prendermi le mie pause, di fermarmi un attimo a riflettere, a pensare, a fare il punto della situazione. E poi trovo anche persone che queste mie pause non piacciono. Probabilmente li abituo troppo bene a fargli vedere un lato della mia persona. Mi dispiace che queste persone si fermino solo a considerare solo questo lato della mia persona. So di avere mille sfaccettature, vorrei che chiunque entrasse in contatto con me scoprisse tutta questa ricchezza e l'apprezzasse. Invece a volte mi sento criticato, non capito fino in fondo. E mi fermo a riflettere.
Poi ricomincio ad occupare il mio tempo. Ciò che è mio è prezioso. E' mio. Cerco di gestirlo al meglio. La settimana lavorativa inizia il lunedì e termina il venerdì. Trentasei ore settimanali a cui si deve aggiungere un ora per raggiungere il posto di lavoro, compreso il rientro. Poi spazio per svago, riposo e poco altro. Da considerare anche il tempo per rifocillarmi, nutrirmi...almeno mezz'ora a pasto. Sabato e domenica da organizzare. Di solito in una delle due mattinate libere mi immergo in piscina, a svolgere i miei consueti esercizi di miglioramento dello stile di nuotata. Ora che siamo in estate non disdegno di fare una capatina al mare...e rilassarmi lì. Ultimamente il mio amico Pino mi coinvolge a camminare sui sentieri del nostro entroterra. Io sono la sua guida. Conosco bene il territorio. Anche ieri ci siamo inoltrati in una serie di sentieri per poi...perderci. Ebbene sì. Capita anche questo. Pino si è portato con sé il suo cane, che non è abituato a camminare tanto. Col cane stremato alla fine ci siamo fatti venire a prendere da un parente di Pino con l'auto. Partiti alle tre del pomeriggio, abbiamo concluso la gita del sabato alle sette di sera. Stanchi, ci siamo fermati ad un bar ristorante a prenderci un aperitivo, aspettando "l'arrivo dei nostri". Sono arrivato a casa ieri sera dopo le nove, con poca voglia di mangiare e tanta voglia di tuffarmi in una doccia per poi scivolare velocemente sotto le coperte, e dormire come un sasso.
Ieri mattina, invece, altra attività. Sono da poco diventato presidente di un associazione sportiva di pesca che ha in serbo quello di organizzare un corso di pesca per i bimbi tra gli 8 e gli 13 anni. Ieri mattina c'è stato il primo appuntamento di tale corso, iniziando con una chiacchierata. Ho fatto solo presenza, il corso lo tiene il vicepresidente della federazione pesca sportiva di Genova. Pareva all'inizio che fossero presenti solo due bimbi, poi se ne aggiunto un altro e si è partiti con tre. Dopo un quarto d'ora se ne sono aggiunti altri sette. Tutti in religioso silenzio ad ascoltare e ad imparare i segreti della pesca, per poi, a fine corso, vedere ciò che si è imparato, con la prova pratica. Un bel passatempo. Ci si è dato appuntamento a martedì prossimo nel pomeriggio. E vedrò di esserci, lavoro permettendo.
Ora devo pensare a come trascorrere la domenica. Ho tante cose da fare (mettere a posto qualche libro nella mia libreria, studiare, pulire il mio rustico, andare al mare, vedere un film, andare al cinema, vedere gli amici, riposare, dormire e tante altre attività...).
Ora lasciatemi stare. Voglio staccare la spina, allontanarmi da tutto e da tutti, mi voglio estraneare, voglio divertirmi, fare cose piacevoli e divertenti.
Penso alla ferie. Penso di espatriare, di fuggire in qualche paese lontano: capitali del Nord, paesi dell'Est, Canarie, Baleari, Malta, Grecia...la mia fantasia non fugge altrove.
Chissà dove e quando farò le mie ferie...intanto lavoro, occupo il mio tempo. Cerco momenti spensierati, frivoli, e leggeri. Cerco nuovi stimoli. Cerco...cerco...cerco...anche questa è un'attività che richiede tempo e fatica. Confido negli amici e conoscenti per alleggerirmi le fatiche...cerco sorrisi e momenti felici.
Non cerco tanto. Dite il contrario? Pretendo troppo? Me ne sto buono buono...il resto verrà da sé.
Buona vita. by inagguato