Creato da daciablu il 30/08/2008

UN DUE TRE...STELLA!

... il gioco della vita guardato con gli occhi di una donna che ogni tanto torna bambina

 

 

Il tempo della magia....

Post n°131 pubblicato il 13 Febbraio 2011 da daciablu

 

A volte mi fermo d’improvviso e mi chiedo come sia possibile provare così tanta felicità tutta insieme. Fermarmi e realizzare che in un batter di ciglia la mia vita si è riempita ed è cambiata nel migliore dei modi che potessi desiderare mi lascia ancora senza fiato, forse perché sono sempre stata abituata che la felicità più grande ha sempre avuto un prezzo alto da pagare, mai proporzionale alla durata. Essere consapevole che questo binomio non è più il light motiv della mia vita mi spiazza ancora adesso, anche se sono passati solo due mesi.

 
                  

Ho accanto un uomo speciale che finalmente non ha paura di percorrere insieme a me il sentiero della conoscenza reciproca, che mi riempie di attenzioni e che non smette mai di manifestarmi il suo sentimento vero, che condivide con me i momenti più importanti della sua vita, anche quelli più dolorosi. E non importa se sia passato poco tempo da quando ci siamo conosciuti, ciò che conta è quell’empatia diventata sentimento vero e reale per entrambi, che non smette di stupirmi meravigliosamente giorno dopo giorno. La felicità che provo è immensa, non nego che in taluni momenti mi sento come una sedicenne al suo primo amore e la cosa mi imbarazza e mi lusinga allo stesso modo, forse perché, abituata ormai ad essere molto razionale, ho ritrovato quella parte di me molto istintiva e sentimentale che avevo ormai sepolto. E non ho più remore a manifestargli il mio stato d’animo, ad esternare il mio sentimento e dire apertamente cosa provo…. No, non ho più paura di essere me stessa, basta essere sempre controllata e sul chi va là, basta dosare le parole e stare attenta ad ogni abbinamento di esse che possa in qualche modo spaventare. Che poi cosa c’è di spaventoso nel voler bene ad una persona?


E’ stato questo un week end meneghino tutto per noi, senza orari, con i tempi dilatati dalla sola voglia di rilassarsi e dedicarsi coccole e attenzioni a profusione, il tutto condito da lunghe risate, conversazioni più o meno serie a seconda del momento. Ai più potrà apparire come un normale e banale fine settimana, per me è qualcosa di magicamente speciale ed unico. Differenza di prospettive oserei dire, ma è proprio da questa differenza che nasce la mia gioia più grande

 
 
 

Venerdì 17

Post n°130 pubblicato il 18 Dicembre 2010 da daciablu

 

       

 

La neve che cade copiosa dalle prime ore del giorno fin a sera, il contrattempo dell'ultimo minuto che mai avrei immaginato mi ricordano che è venerdì 17, ma il fremito emozionante dell'attesa, il calore del primo sguardo ed un sorriso immenso non mi faranno mai scordare che è stato un meraviglioso venerdì 17

 
 
 

Cian do fôrno (Pian del forno)

Post n°129 pubblicato il 12 Dicembre 2010 da daciablu


E’ strano vedere come le casualità della vita ti portino a vivere momenti di inaspettata bellezza e gioia, anche se fatta di piccole cose, di ricordi, di sapori e di sorrisi sinceri dettati dall’affetto.

Di buon mattino sono partita oggi per andare a prendere l’ultimo regalo che mi mancava all’appello prima che la bolgia delle persone che giustamente si riposano un po’ la domenica mattina iniziasse ad arrivare. Ho infatti potuto scegliere con calma e farmi due chiacchiere con le commesse molto gentili. Tra l’altro, apro una parentesi con grande orgoglio: è il primo anno in assoluto che nei negozi di Genova, soprattutto quelli nelle vie del centro un po’ snob, trovo commesse e proprietarie gentili e premurose, pronte ad aiutare e a suggerire alternative al loro negozio quando l’articolo che cerco non è disponibile. Noi genovesi siamo ahimè piuttosto scontrosi  (la parodia della “torta di riso” non va infatti molto lontana dal modo di porsi di tanti commercianti…), ma quest’anno, nonostante siamo in pieno periodo natalizio stressantissimo per i negozianti, ho invece trovato tanta cortesia e gentilezza in più. Merito della crisi?

Comunque, al di là di questa piccola parentesi, di ritorno dalle mie spesucce mi è venuta una tremenda nostalgia del quartiere dove ho abitato dalla mia nascita fino ai 19 anni (Cian do fôrno = Pian del Forno) e così, invece che prendere il mio buon caffè domenicale nel solito bar del centro Sestri ho deciso di andare nel bar del circolo rionale che è proprio nella piazzetta dove abitavo. Direi che il richiamo del passato ha funzionato, perché il mio caffè è durato circa una mezz’oretta, dato che non ho fatto in tempo a parcheggiare un attimo l’auto che ho incontrato ad uno ad uno gli amici d’infanzia o i loro genitori (che adesso sono anche nonni). Che calore, che gioia! Mi hanno fatto un sacco di feste, han fatto a gara per offrirmi di tutto ed ovviamente hanno chiesto notizie mie e dei miei fratelli. In più fuori dal circolo un gruppetto di uomini stava terminando l’allestimento luminario sull’ultimo dei 4 pini che contornano i giardinetti della piazza, così con somma gioia ho atteso che terminassero per vedere l’accensione delle luci. Mamma che bello!!!

Beh che dire…. Sto sorridendo da sola per la meravigliosa parentesi inaspettata che inconsciamente e volutamente avevo bisogno di vivere, anche perché mi è sembrato di avere accanto a me i miei genitori che sorridevano a vedere tutta sta scena. Che bello….. Natale è proprio vicino e soprattutto nei nostri cuori, ne sono sempre più convinta!

 
 
 

Quando l'educazione è messa a dura prova

Post n°128 pubblicato il 24 Ottobre 2010 da daciablu


Stamattina ho deciso di andare a far lavare la mia topomacchina. Povera, ne aveva davvero bisogno dato che portava ancora i segni dell’alluvione sulla carrozzeria: schizzi di fango ovunque colorati qua e là dall’egregio bombardamento di un piccione bizzarro (se lo becco lo spiumo a puntino).

Bene, essendo una domenica mattina molto uggiosa ho creduto che uscire presto valesse ben la pena per evitare la coda dei maniaci della brillantezza della propria auto, come se questa fosse il prolungamento consistente della loro virilità (e non ditemi che non è così perché conosco uomini che… chissenefrega della moglie o della fidanzata ma… guai a toccargli l’auto). Ed in effetti avevo ragione, dato che l’autolavaggio era semideserto e sono riuscita a far presto. Ma... Sì sì, c’è un ma, dato che non esiste che per una volta mi vada bene una pensata. E il ma a cosa è stato dovuto? Alla “provoloneria” smaccata del titolare che aveva più o meno l’età di mio nonno. Ora, non voglio certo fare la preziosissima che se la tira da qui all’eternità,non è nelle mie corde né tantomeno nella mia indole, ma credo che a tutto ci sia un limite imposto dal comune buon gusto ed educazione. E quando questo limite viene oltrepassato  non mi rimane che porre freno con il gelo e le occhiatacce.

Dunque, la scena è stata più o meno questa:

Buongiorno, dovrei pagare il lavaggio accurato alla mia auto che sta facendo il suo collega

Ciao!

(ciao a chi?  Non son mica tua nipote)

Già sveglia di prima mattina?

(essì, smaniavo per venire da un cretino come te)

Sì, così almeno evito la coda. Quant’è?

E dove te ne vai di bello dopo, dato che fai lavare e tirare a lucido la macchina?

(a farmi innanzitutto una padellata di affari miei, dato che tu non sei in grado)

La macchina era sporca dal fango dell’alluvione, c’era bisogno di una bella pulita. Quant'è?

Ehhhhhh certo, altrimenti stonerebbe una bella ragazza come te su una macchina sporca

(ora ti prendo a testate se non la finisci di fare lo splendido, hai più anni dell’orso!)

Sì ok, QUANT'E? Vorrei pagare prima che arrivi Natale, sa com’è…. non è bello arrivare in ritardo al pranzo natalizio (e qui è seguita un’occhiataccia fulminante più eloquente di ogni altra parola)

Sono 9 euro, buona giornata signora

(Ohhhhh, l’hai capita finalmente? Sei passato dal tu al lei)

Buona domenica a lei

 
 
 

Piove.....

Post n°127 pubblicato il 19 Settembre 2010 da daciablu

 

Mi è sempre piaciuto il rumore della pioggia che cade, soprattutto la sera o la mattina presto, quando stare sotto le coperte nel silenzio della camera rende il tutto quasi magico.

Mi piace lasciar andare i pensieri nella pioggia, trovo sia un cuscinetto fantastico per far scorrere in libertà i desideri più reconditi, anche quelli che fatichi spesso a rivelare a te stessa.

In ogni goccia che scende trovo frammenti delle mie sensazioni, pezzi di me che cadono e si ricompongono in maniera diversa da come erano nati, da come li avevo concepiti… e non è detto che il nuovo risultato sia sempre peggiore della partenza.

Nel giro di pochi mesi la mia vita è cambiata attraversando stati d’animo totalmente opposti l’uno all’altro, uniti però da un unico comun denominatore: l’intensità. In ogni azione compiuta, in ogni desiderio espresso, in ogni parola proferita c’era dentro la mia essenza più vera, più profonda come non mi succedeva da un sacco di tempo. Sono stati momenti davvero importanti, che mi hanno finalmente ridato me stessa e quella cognizione delle mie facoltà a 360°, nel bene e nel male.

Contrariamente alle volte scorse la gioia delle piccole cose insieme a momenti di rara magia mi hanno dato forza, quella forza che mi ha aiutato ad affrontare il dolore che ne è conseguito senza  che questo minasse il mio essere. Dopo tanti anni non mi sono sentita solo e unicamente sconfitta e indegna, ho imparato invece ad elaborare per essere più assennata e consapevole di me stessa ed ora ne raccolgo i frutti.

Vorrei riuscire ad esprimere a parole quella forza che sento scorrermi dentro (vi assicuro, non sono una Jedi) perché mai come in questo periodo mi sono sentita così. Chiunque mi incontri adesso, sia sul lavoro che nella vita privata, non fa che confermare l’evidenza di questo cambiamento; è proprio vero che l’energia positiva è contagiosa.

Sono serena come non mi capitava da tanto, serena nel profondo del cuore perché è davvero riaffiorata la vecchia Fe di un tempo, solo con un bagaglio di esperienza in più sulle spalle.

Ho ricevuto non più tardi di 2 giorni fa una promozione importante di cui sono orgogliosissima e che dimostra a me stessa innanzitutto che basta credere in sé stessi lavorando al meglio delle proprie forze e conoscenze professionali per ottenere risultati. Bene, è ciò che sto facendo anche al di fuori dell’ambito lavorativo, e sono sicura che i risultati sperati arriveranno presto, prima di ogni rosea aspettativa.

Piove…. Ed io affido ad ogni goccia che scende un pezzettino delle mie speranze, affinchè ciascuna, bagnando la terra, faccia fiorire i risultati che attendo da tanto, tanto tempo!

 
 
 

I riflessi di gioia

Post n°126 pubblicato il 22 Agosto 2010 da daciablu

 


Ieri sera ho organizzato una cena spagnola a casa ed i preparativi per accogliere gli 8 amici che ho invitato sono stati davvero piacevoli. Contrariamente a quanto mi accadeva fino ad un anno fa, l'avere gente a cena o a pranzo implicava emotivamente una tensione pazzesca, perchè volevo che tutto fosse perfetto, impeccabile e che non ci fosse una cosa fuori posto. Risultato? Non mi godevo appieno l'evento perchè ero sempre in tensione e fino a che il pranzo o la cena non venivano consumati, non mi concedevo un attimo di pace.

Finalmente ho capito che tante cose possono essere tralasciate, perchè intanto è già tutto a posto ed in ordine... e se c'è un pelucco per terra o una cosa fuori posto in camera.... CHISSENEFREGA!!! Quel che conta è godersi i momenti con gli amici, anzi... coinvolgerli e farmi aiutare se da sola non ce la faccio. Risultato? Ogni serata mi lascia una soddisfazione ed una gioia immense, compresa la condivisione dei compiti ^__^

Oggi quindi me la sono presa con molta calma e nel pomeriggio ho riassettato la sala da pranzo e la cucina, godendomi il relax ritrovato sulla poltrona e poi sul divano che da tempo non utilizzavo. Inutile dire che mi sono prima appisolata sulla poltrona, mentre Riccardo mi si è acciambellato sulle gambe per prendersi tutte le carezze possibili ed immaginabili, poi direttamente sul divano dal quale mi sono svegliata da poco meno di mezz'ora. E qual è stata l'immagine che ho visto una volta aperti gli occhi? Una luce lunare mozzafiato che filtrava dalle finestre aperte  nella sala ormai buia; illuminando soffusamente il pavimento della sala, l'argenteria sul tavolo e Riccardo e Sophie che si erano addormentati sul tappeto vicino alla finestra.

                          

Non riuscivo a credere al gioco di luci che si è creato con questa luce lunare riflessa, tanto era d'impatto il gioco dei riverberi. Mi sono trovata davanti a tanta semplice eppur meravigliosa magneficenza e ne ho goduto appieno, beandomi non solo dello  spettacolo offerto dalla luna che entrava in casa coi suoi raggi e si rifletteva in mare mentre osservavo dalla finestra, ma soprattutto della sensazione stupenda che mi ha lasciato la gioia vissuta nella serata precedente.

Penso che tutto questo non sia altro che uno dei tanti segnali di positività che finalmente iniziano a motivare la mia vita e lo voglio tenere stretto, perchè dall'energia positiva che ne scaturisce io sto traendo nuova linfa, nuova forza....

 
 
 

Mai

Post n°125 pubblicato il 17 Agosto 2010 da daciablu

 

Mai scendere a patti con se' stessi.

Mai accondiscendere a qualcosa che è sbagliato in partenza.

Mai pensare che le cose cambino quando sono radicate da anni

Mai costruire la propria felicità (se poi di felicità si tratti non saprei) sull'infelicità o sulle difficoltà altrui, anche se causate con le proprie mani.

Ho vacillato... è vero, c'è stato un momento in cui ho creduto che tutto questo potesse essere capovolto da un'ideale, da un abbozzo di sentimento che a parole promette mari e monti ma che i fatti disgregano ogni giorno di più, ma finalmente mi si sono aperti gli occhi e chiuse le porte delle speranze vane.... e adesso mi sento finalmente a posto con me stessa.

Queste vacanze mi stanno regalando nuova vita e nuova energia, è proprio quello che mi aspettavo, ma non perchè accanto a me ci debba per forza essere un uomo, no! Questo assolutamente no! Sto rifuggendo qualsiasi avance, qualsiasi intenzione, perchè mi sento davvero vulnerabile e allo stesso tempo incapace di avere fiducia nel prossimo maschile, ma non ne faccio un dramma... anzi, riesco a vedere meglio le persone che si accostano al mio sentiero e a valutarle veramente con l'occhio dell'imparzialità.... e qui si fanno le scoperte migliori e vengono riservate le sorprese più speciali, nel bene e nel male. Sicuramente l'esperienza che ho vissuto in questi ultimi mesi mi ha segnata parecchio, mi ha insegnato che il mio istinto ha un grande potere, che non lo devo sottovalutare ed accantonare anche quando lancia segnali flebilissimi ma veri, ma sopra ad ogni cosa ho imparato a vedere anch'io con occhi diversi il mondo che tengo dentro, fatto di emozioni, sentimenti, razionalità, principi e passioni che mi sono sempre sembrate più che normali e che invece tali non sono proprio.

E' vero, rischio di sembrare vanitosa ed egocentrica, ma chi mi conosce e sa qual è la mia vera essenza, capirà perfettamente che questo è finalmente un tributo che mi devo da tanto, troppo tempo.

E allora che tributo sia! E si inizia proprio dalla ricerca consapevole di una felicità sana e onesta, senza complicazioni e compromessi di sorta.... ma soprattutto..... tanta e ancora tanta gioia di vivere il quotidiano reinventando ogni gesto e rendendolo speciale nel mio cuore.

Un sorriso speciale a tutti i miei amici cari che stanno dipingendo ogni mio giorno con i colori accesi dell'affetto vero e sincero.

Buone vacanze e buona estate a tutti!!!!!!

 
 
 

Una Milano bucolica

Post n°124 pubblicato il 11 Agosto 2010 da daciablu



Sono agli sgoccioli, ancora due giorni di tour de force e poi finalmente un po' di meritato riposo. Come ogni anno le ferie arrivano per ferragosto e vivere a Milano nella prima quindicina di agosto è, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, assai piacevole. La città si svuota pesantemente, anche se non in maniera così eclatante come una decina d'anni fa quando ero agli inizi di questa mia avventura meneghina, per cui si ha la possibilità di vederla e udirla in maniera differente dalla quotidianità di tutto l'anno.

Una scoperta piacevolissima mi è accaduta proprio l'altro ieri sera mentre stendevo ad ora tarda: c'erano un sacco di grilli che cantavano! Ed io non abito in paesini campagnoli, ma in centro sparato. Lì per lì non me ne sono accorta subito, forse mentalmente ho scartato questa possibilità a priori, poi mi sono accorta che non era uno scherzo dell'immaginazione, ma realtà. Ma che bello!!! Allora mi sono appoggiata alla ringhiera del poggiolo, ho chiuso un attimo gli occhi e mi sono fatta cullare da questo cri cri notturno che mi riporta sempre a bellissimi ricordi di bimba.

Ma le sorprese di questa settimana non sono mica finite! Dopo i grilli è venuta la scoperta ieri mattina che parte della cucina, il poggiolo e la ringhiera annessa sono diventati un campo volo per passerotti. Eh sì, proprio così.

                                   


Mentre mi preparavo ho sentito il cinguettio classico dei passerotti un po' troppo forte rispetto al solito, così piano piano ho camminato verso la cucina e ho visto 2 buffe palline di piume zampettare sul tappeto di cucina, forse attratte dal profumo della brioches che si stava scaldando. Ovviamente quando si sono accorti della mia presenza si sono spostati subito sul poggiolo e lì ho assistito ad una scena commovente: il passerotto più longilineo (che poi ho scoperto essere la mamma), ha imboccato quello più arruffato che gli si avvicinava col becco aperto e poi, volando sulla ringhiera, ha iniziato a spronarlo con cinguettii sempre più forti, affinchè spiegasse le ali e si buttasse nel vuoto per volare. Il passerotto arruffato ha cercato di farlo ma era titubante e continuava a tirare giù la testa per avvantaggiarsi nel tuffo in aria, sebbene il coraggio mancasse. Allora ho fatto io un passetto più rumoroso verso di lui per convincerlo definitivamente a scappare, quindi a volare.... e così è stato. Ma si può? Dopo aver sterminato sul nascere le uova di piccione nell'armadio sul poggiolo 2 mesi fa, adesso devo fare da assistente al volo dei passerotti? E vabbè.... almeno loro mi piacciono tanto e la situazione in sè mi fa tanta tanta tenerezza. Chissà se anche stamattina e domani si terranno ancora queste lezioni sotto i miei occhi......

 
 
 

Vorrei

Post n°123 pubblicato il 31 Luglio 2010 da daciablu

 

Vorrei riuscire a dimenticare tutto, ma non ci riesco

Vorrei non aver mai udito le tue parole, perché a loro ho creduto


Vorrei non aver mai letto i tuoi pensieri, perché a loro ho creduto


Vorrei essere stupida, vivrei sicuramente più serena


Vorrei aver dato retta a quel sesto senso maledetto che mi ha messo in guardia fin da subito, ma non l’ho fatto


Vorrei non aver avuto la discrezione che mi contraddistingue, ti avrei fatto un sacco di domande che mi avrebbero difesa molto prima


Vorrei non avere quella sensibilità oscena che mi fa stare male come un cane, oggi come ieri e come domani ancora


Vorrei non averti mai dato la mia fiducia, non la meritavi


Non mi importa se tu hai sofferto in passato, non sei il solo, non sei l’unico. E proprio perché sai cosa è il dolore che si prova quando si vive un sentimento vero non avresti mai dovuto fare ciò che mi hai fatto.
Questo è il rispetto, questa è la sincerità che così tanto andavi sbandierando in ogni parola, ma le azioni sono state ben altre!


Sentirsi usati è tremendo, spero tu non lo debba mai sperimentare, soprattutto nei sentimenti

 

 
 
 

Ancora una volta quella maledetta sensazione……

Post n°122 pubblicato il 25 Luglio 2010 da daciablu

 


Essere in un posto che tanto desidero, che attendo tutta una settimana e poi, una volta lì, nemmeno mi accorgo di esserci perchè mi lascio traghettare dai pensieri che non mi abbandonano un secondo facendomi dimenticare completamente dove sia e cosa stia facendo. O meglio, cosa sto facendo lo saprei anche: cerco di dimenticare, cerco di allontanare da me questa sensazione orribile, ma non è  che ci riesca quel gran che bene.

 

Mi domando come possa ancora oggi farmi ferire così profondamente dall’egoismo altrui, come possa cadere sempre nella stessa medesima trappola che assume ogni volta una sfumatura diversa ma che, nella sostanza, riserva sempre il medesimo light motiv: la personale soddisfazione altrui, un egoismo più o meno celato che autoappaga il desiderio di riscatto e prova personale ma che, dall’altra parte (cioè io), lascia ferite che bruciano, e anche parecchio.

 

Mi sono promessa che avrei utilizzato la razionalità,  ma l’ho fatto in parte…. e ovviamente ne pago le conseguenze. Non piango, non più, forse perché le lacrime le ho esaurite da tempo e le tengo in serbo solo per “le grandi occasioni”.. o forse no…. No, è vero, ne ho ancora tante, ma non vengono più fuori, almeno non come vorrei, quindi il senso di logorio interno si autoalimenta che è un piacere, perché non riesco più nemmeno a sfogarmi così.

 

Ogni sconfitta mi fa chiudere di più verso gli altri e nei confronti di me stessa e riduce paradossalmente anche il tempo di reazione,  nel bene e nel male. Chi mi conosce sa il grado di devastazione che provavo anni fa che si contrappone in maniera stridente alla quasi totale indifferenza che riesco a mostrare oggi. Difesa o mancanza di senno? Non lo so, so soltanto che ho un vuoto abissale dentro e qualsiasi cosa mi succeda mi scivola addosso come se fossi una scura lastra di ardesia…..

 

Magari tra qualche tempo sarà meglio, magari no…. Chi lo sa? Non chiedetelo a me, non saprei rispondere

 
 
 
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