Eppur si muove...
il lento incessante movimento della vita-riflessioni e azioni
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Una telefonata inattesa. La voce di una mia persona cara, una persona di famiglia. Cerca mia madre, perché quello che vuole comunicare lo deve dire prima di tutto a mia madre, sorella della persona oggetto della telefonata. Mio zio non sta bene. Deve fare altre analisi, le farà nei prossimo giorni, e ci saranno altri responsi. Mi sussurra a bassa voce un pò in generale dello stato di salute di mio zio...poi mia zia si lascia scappare una ipotetica - o forse reale - diagnosi...terribile. Stento a credere a ciò che pochi istanti prima le mie orecchie hanno udito. Mi sento terribilmente impotente davanti alla malattia detta "la brutta bestia". Mi sento improvvisamente spaesato...anche pensando a quando mia zia riuscirà a parlare con mia madre, dato che in quel mentre mia madre non era in casa.
Domattina mia madre parlerà con mia zia...aspetto gli eventi, sapendo che ben poco potrò fare. Sono triste e pensieroso.
Mi dicono spesso che vivo in un mio mondo, che vedo sempre tutto positivo, tutto bello...invece esiste il male, esistono le persone cattive, esistono altri mondi diversi dal mio, declinati con il vissuto di ognuno di noi. Non mi faccio illusioni, so essere concreto all'occorrenza, vedere bene le cose da farsi, e so essere anche un pò sognatore, idealista, pieno di mille speranze. Voglio credere a ciò che mi fa stare bene. Che male c'è? Poi mi dico: le persone dovrebbero conoscermi maggiormente...mi sento come i colori di un caleidoscopio...tutti da vedere e ammirare con attenzione, con impegno, pieno come sono di tante sfaccettature diverse, differenti. Sta qui il mio animo. Cerco di farmi le cose semplici, sebbene le cose non siano tutte sempre semplici. Cerco di entrare nel mondo degli altri, per capire, per capirmi.
Il mio mondo - tutto bello e felice - si incrina con notizie del genere. Scopro un lato cupo di me che non mi piace. So che esiste il dolore, il male, e so che non mi piace. Cerco di far stare bene le persone attorno a me con un sorriso, con la mia simpatia, se ci riesco. A volte sono in sintonia, e io col mio gruppo ci divertiamo. Altre volte non si può essere in sintonia...questione di punti di vista. Ma...quando scopro in me una vena di impotenza...posso solo pregare in cuor mio che tutto si possa ...curare, lenire, attenuare...
Voglio solo ricordare quanto sia bella la vita. E' bella perché la viviamo in prima persona, perché ce la "cuciamo" addosso, ce la personalizziamo. Quando una vita sta volgendo al termine, possiamo solo sperare che si spenga in un tempo il più lungo possibile, e di godere della presenza del nostro simile con gioia e con emozione.
Con molto magone...lascio queste poche righe. Oggi è così...domani sarà un altro giorno.
By inagguato
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