Creato da: calmati il 15/12/2004

Omaggio
 
a dura prova

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Messaggio n° 51 16-09-2010  
 

SEI PIUMA, MOSCA, GALLO O WELTER?

SEI PIUMA, MOSCA, GALLO O WELTER?

 

Di seguito le definizioni: 

PIUMA

1 Ciascuna delle penne più leggere e morbide degli Uccelli, situate spec. sul petto e sul ventre: materasso, cuscino di piume
¡¬ Leggero come una piuma, leggerissimo
¡¬ Soffice come una piuma, sofficissimo 

Fino ad ora lo è stato….leggero,  come contrario di pesante

 

MOSCA

1 insetto scuro con ali trasparenti e proboscide, molto diffuso nei climi caldi

2  importuno persona insopportabile e noiosa

3 ciuffo di barba sotto il labbro inferiore

COMMENTO 

1.     No, trattandosi di umano

2.     No, non ha tali caratteristiche

3.     Potrebbe averne

restare con un pugno di mosche in mano
rimanere deluso, senza aver ottenuto nulla (sempre che si abbia un obiettivo, potrebbe accadere)

essere una mosca bianca
si dice di persona o cosa rarissima (nel luogo del primo incontro, sicuramente)

far saltare la mosca al naso
far perdere la calma (non credo possa succedere)

Non farebbe male a una mosca.
si dice di persona innocua, mite (ne sono quasi sicura)

Non si sente volare una mosca.
c'è un silenzio assoluto (non ancora)

 

GALLO 

Uccello domestico commestibile con cresta rossa (e qui per pudore non mi esprimo)

fare il gallo
mostrarsi eccessivamente sicuro di sé (q.b.)

 

WELTER

Il dizionario della lingua italiana non fornisce indicazioni se non espressamente inerenti al pugilato; ma nel dizionario della lingua madre cui appartiene tale sostantivo si legge:   

  1. Tumulto (in base ad alcune dichiarazioni dell’interessato, cui fa riferimento il presente post, sembrerebbe che gli ormoni stiano facendo il loro dovere)
  2. Massa (corporea, in base al peso dichiarato siamo alla categoria di appartenenza con soli 300 grammi in eccesso, frutto di pantagruelici cedimenti gastronomici)
  3. Mucchio (potrebbe trovarcisi in mezzo nella prossima dimora)

Di più non so e non oso.

 


COMMENTI: 0   Inviato da calmati @ 18:54
Messaggio n° 50 19-04-2010  
 

EPILOGO

 

Il seguente epilogo prende avvio dalla risposta al quesito che chiude il post precedente.

Per i piu’ distratti lo trascrivero’ di seguito:

DOMANDA: ”Ma cosa ha di interessante, al punto tale da impegnarsi a scrivere quanto sopra anche fosse l’ultima cosa che scrivo, un portatore di un nick name quale jearjs?”

RISPOSTA: “Non si sa proprio!!”

Forse alcune frasi incidentali dette da Sir JJ? ….. forse

Forse il sentore di una certa perspicacia? …..forse

Forse il riscontro di certe affinità? Indispensabili per un buon contatto e per non dover avere esternazioni quali: “Questo luogo (la chat) è un ricettacolo di dementi” – “Mio  dio che idioti!!! L’80 % parte da adamo ed eva per arrivare al peccato originale” – “Saro’ io che mi esprimo male oppure sono tutti scemi?”

 

Comunque Sir JJ, effettivamente credo sia in possesso di: frasi incidentali, una certa perspicacia.

Per le affinità ….trobbo breve il tempo.

Ma un bel giorno….cosa mi ritrovo a leggere?

 

…..per quanto riguarda le checche mi dispiace ma io userei il caro e vecchio metodo della tanica di benzina e fiammifero...presente?

 

Non avrei voluto credere ai miei occhi?

 

La suddetta affermazione, purtroppo in linea con i tempi, ha fatto, come suol dirsi “crollare un mito”.

 

Ovviamente non sostengo la “mia” causa, io per sfortuna sono eterosessuale; per sfortuna perché se quanto meno fossi stata bisessuale non sarei mai tornata a casa da sola da ogni festa (parole di W. Allen).

 

Sostengo la mia causa in chat……un uomo intelligente, rispettabile e divertente non affermerebbe un’idiozia simile; anche perché rischierebbe di trovarsi circondato da torce umane considerata (e qui tiro un sospiro di rassegnazione) l’alta percentuale di appartenenti alla categoria.


COMMENTI: 1   Inviato da calmati @ 16:45
Messaggio n° 49 16-04-2010  
 

Sir JJ e Lady B. Qiet in: "Vediamo come va a finire"

 

PREMESSA

 

Ieri ho incontrato casualmente JJ.

Il tempo era quello pomeridiano e lo spazio quello dell’imprevisto/previsto.

Da mesi non frequentavo quella zona e quella comunità; zona buia e comunità troppo sempre uguale a se stessa, cio’ nonostante diversa dalla quotidiana.

Sapevo per esperienza che se non hai intenzione di arrivare ai confini della razionalità ed impazzire dietro insignificanti interazioni devi scremare.

Di seguito si riportano le caratteristiche che conducono ad un inevitabile “ignora ovunque”:

  1. nick name replicanti e poco o troppo significativi (es: sposatoXte, dotatoincam, marioroma, abcdefg,  ilprincipedeisogni, trottolino, solotuo, guycurioso ecc…..naturalmente ognuno di questi meriterebbe un simpatico commento, sta di fatto che sono tutti repellenti);
  2. quelli che “li trovi sempre li’”, se ci vai anche ogni due anni ci sono sempre;
  3. chi si presenta semplicemente con un: sei sposata?, hai il perizoma o le mutandine?, ciao, posso farti una domanda indiscreta?, buonasera principessa (e qui per peggiorare le cose inseriscono l’icona con la rosa…….se ne potrebbe argomentare per una serata intera
  4. chi usa sincopi quali: mi kiamo klaudio e sono di kagliari, c6? Hai tempo x me?.....
  5. i mistici, i buoni consiglieri, quelli che mirano a capire cosa pensano gli altri di lui, gli arrampicatori sugli specchi, i negatori di evidenza, gli analfabeti, i mistificatori;
  6. quelli che vivono all’altro capo dell’emisfero
  7. quelli che vivono a 50 metri da casa tua
  8. quelli che se parli di sesso, anche se lo fai perché ci si puo’ anche ridere sopra, pensano (anzi ne sono piu’ che sicuri) che se mai tu accettassi di prendere un caffè, nulla osta che tu possa  presenti completamente nuda in forma di contorsionista avida e pronta anche se la controparte è se va bene una persona sgradevole al cospetto di tutti i 5 sensi:
  9. chi per prendersi quel famoso caffè farebbe 1800 Km., quelli corrispondenti piu’ o meno alla lunghezza della nostra penisola
  10. chi pensa anche solo lontanamente che possa essere io a coprire altrettanta lunghezza.

 

Ovviamente dal punto 4 in poi non si puo’ non presupporre che il contatto non si limiti ad un’apparizione.

Ce ne sarebbero infiniti altri, ma adesso sono riuscita ad annoiare anche me stessa.

Le elencazioni solitamente si reggono/leggono al 50%.

A questo punto il lettore dovrebbe chiedersi: ”Ma cosa ha di interessante, al punto tale da impegnarsi a scrivere quanto sopra anche fosse l’ultima cosa che scrivo, un portatore di un nick name quale jearjs?”

 


COMMENTI: 1   Inviato da calmati @ 17:10
Messaggio n° 48 14-01-2010  
 

IL TEMPO


è vero parlare del tempo (meteo)  fa vecchi

vero....ma non troppo

a volte il tempo è incisivo per una differente visione della giornata che ci si appresta a vivere

è inevitabile, non dipende dalla nostra volontà,
prendiamo quello che viene
proprio, appunto, come lo scorrere dei giorni

oppure come l'ineluttabile nell'esistenza di ognuno
fatto salvo il libero arbitrio
che pero' viaggia in compagnia di un ipotetico destino


COMMENTI: 0   Inviato da calmati @ 18:44
Messaggio n° 47 26-03-2009  
 

COMMENTI ALLA SERATA DI ESSO

tu caro amico C5 sei prodigo di ragionevoli consigli
sembri sufficientemente sintetico e incisivo.....lo sei?

erano solo 4 bicchieri di vino ma con la temperatura all'esterno, a soli 50 metri dalla spiaggia con il vento che tirava dal mare, il volume alcoolico ha subito continui abassamenti
la natura umana peggiora ulteriormente quando si prova ad ascoltare, ma io per non farmi del male non ci ho nemmeno provato; mi sono limitata alla sola osservazione di gesti e imballaggi....
che mi dici della M di Modestia ....io per fortuna oggi non ho avuto compiti da fare, grazie...questa sera Esso è uscito da solo....baci


COMMENTI: 0   Inviato da calmati @ 21:42
Messaggio n° 46 06-03-2009  
 

Curiosità

Forte della disponibilità concessa di un dialogo "da uomo a uomo", eccomi qui per richiedere cortesemente una consulenza da parte di  qualche estraneo ai fatti.  Questi gli accadimenti:

non molto tempo fa si propose, disposto per sua ammissione a togliere il disturbo in caso di rifiuto, come soggetto in possesso dei requisiti richiesti (coerenza e cinismo edulcorato) un piacente tecnico informatico. Piacevole da leggere. Connubio di lucidità e delirio. Le parole tante, alcune fuori ed altre dentro il luogo, e poi l'inevitabile pragmatismo utile all'approdo del virtuale sulla spiaggia del reale.

Ma tra le tante parole dette certe per forza di logica non potevano avere fondamento, e come si dice "lo avrebbe capito anche un bambino". Troppa enfasi, troppo entusiasmo. (vedi il post precedente)

Dando a queste parole il valore prodotto dallo scetticismo, dal buon senso e dal contesto spazio temporale  in cui vennero scritte, e volendo continuare a giocare ritenni di poter pensare ad un incontro, senza impegno come si usa dire, quanto meno non appesantito dalla noia. Un contatto civile....pensavo: senza presupposti o aspettative. leggero, divertente senza limitazioni. Conseguente nulla-osta.

Ma il mercoledi' no (disse lui, impegni precedentemente assunti).....nessun problema, non era un giorno che aspettassi da una vita! Ogni altro giorno proposto  in alternativa, impegni e interessi personali a parte e in primo luogo, sarebbe stato accolto favorevolmente.

Ma da quel momento il crollo, il disinteresse, la trasmigrazione verso il basso per arrivare al classico ....nulla di fatto.

Ottimo vivere senza illusioni ed aspettative; civile tener fede alla coerenza e all'onestä di intenti con i quali ci si era presentati.

E' vero io sono decisamente....misurata, controllata, disillusa in modo particolare in un luogo dove la mistificazione per molti è una prassi; dove è salutare controllare l'istinto e ridimensionare parole ed atteggiamenti.

Ma mi fu inevitabile non cadere nel tranello dell'avere una risposta alla curiosità.

Solitamente non scelgo contatti....ma non resisto alle provocazioni. Non posso fare a meno di provare a capire cosa c'è dietro l'altrui comportamento (e qui commetto il primo errore, la "ricerca" si basa su un parametro comportamentale, il mio che per ovvi motivi non puo' essere universale). E' una passione, un allenamento.

non mi piace tutto cio' che rimane in aria,  quanto ti viene proposto e poi abbandonato con immotivata sufficienza.

Mi si propone un piatto che sembrerebbe nuovo, dopo personali reticenze, accetto l'assaggio, voglio conoscere gli ingredienti, soprattutto quello segreto, faccio per addentare e....tac mi viene tolto il piatto di sotto.

La frustrazione di un coito interrotto.

Per farla breve il parere richiesto non è altro che la risposta ad un "PERCHE'?", sempre che detta risposta non si avvalga della negazione di evidenza.

TU MATERIA DISPONIBILE, IN QUALITA' DI APPARTENENTE ALL?ALTRO UNIVERSO, APRIMI LA MENTE.


COMMENTI: 0   Inviato da calmati @ 15:56
Messaggio n° 45 09-02-2009  
 

ODE AL DELIRIO

Per definizione ufficiale ed uso comune del termine (Devoto Oli):

1.Formazione patologica di convinzioni errate, assurde per contenuto, resiste
nti ad ogni critica (d. di grandezza, di potenza)

2. Stato di profonda alternanza mentale dovuto all’intensificarsi della passione o all’esaltarsi della fantasia (d. d’amore)

34Fanatica manifestazione di entusiasmo collettivo,

 Come non ammettere ed accettare il delirio verbale, espressione di libertà e fantasia! Come non amarlo!

 Per definizione personale:un piacere un punto di vista un’analisi soggettiva un passatempo un’arma una caduta di stile un esercizio di stile un esempio di causa/effetto un  effetto senza causa un’affinità una malattia contagiosa un farmaco per la noia ammissibile quello di ognuno comune frequente distintivo utile quello altrui, nelle forme particolari di contatto, per avvalersi della facoltà di esprimere per riflesso il proprio sperando di non ricevere insignificanti commenti

 Alcuni esempi di delirio verbale tratti da ottoci2004:

30 gennaio 2009

Un bacio, magari l'ultimo,
o il primo
di lunga serie.
nel ricoprirti ognove

 31 gennaio 2009

…….puoi spingere dieci piccole cifre come indiani, su quel telefono: quando li avrai ammazzati tutti appariro’ io la forma che deve, che deve la forma la forma che deve la forma…… ……ma dove sei mi chiedo, dove cazzo sei, anziché essere qui adesso……non so come faro’ con te, adesso mi sembra di impazzire

chiamami cercami amami

io ti voglio voglio morire voglio morire in ginocchio da te che mi guardi da quell’alto che non avresti creduto mai

ti voglio, ti voglio, ti voglio non avro’ altro non avro’ altro questa sera, che il mio me

a guardarti senza ritegno per quello che sono, demolito nel mio orgoglio di uomo

 dove sei, mi chiedo, dove sei????Ah che meraviglia Sono tuo

Amami, presto moriro’ Amami  Amami ……nessun programma

c’eri tu stop J’aime Dove seiDov e sei Dove sei Ti trovero’……0123456789

vado a casa ma tu ormai che io voglia o no ci sei

 Troppe parole per essere espressione di impossibile sostanza,

sufficienti per essere espressione poetica

Il filtro dello scetticismo non puo’ che prender forma

Ma la sostanza arriva sempre Dal virtuale al reale Dal desiderio all’indifferenza Gli inconvenienti dell’istinto

Chi non ne possiede? Quanti ne fanno uso? Ad ognuno il suo Io ne ho, mal celato ed addomesticato 

TANTO RUMORE PER NULLA


COMMENTI: 0   Inviato da calmati @ 13:35
Messaggio n° 44 17-09-2008  
 

A gentile richiesta 3

Seguirono pensate, addirittura sms e brevi conversazioni telefoniche (da contare sulle dita di una mano a cui una pressa ha tranciato 3 dita).

La settimana successiva fissarono il secondo ed ultimo appuntamento.

B. abbandonata quasi completamente ogni velleità di essere considerata come donna fisicamente stimolante, ando’ con la curiosità e l’innegabile desiderio di capire se A. l’avrebbe  apprezzata  come “una persona piacevole da aggiungere alle solite che frequentava già, con cui condividere alcune cose e non altre”. Poteva accadere.

B., analizzando i suoi successi personali  era pienamente cosciente, senza modestia alcuna, delle sue capacità relazionali.

Ma le cose andarono diversamente.

Per tener viva la conversazione dalla bocca di B., non tanto dal  suo cervello, uscirono delle minchiate notevoli da entrare di diritto nel libro del guinnes dei primati alla voce “discorsi  insignificanti pronunciati tanto per rompere il silenzio” (perchè poi B avesse voluto rompere il silenzio non si è mai capito……. a lei il silenzio piace anche adesso).

Al contrario A. si espresse con pochi monosillabi ed alcune fredde critiche ai discorsi inconcludenti di B.

Se non ricordo male B. si scuso’ in fin di serata, ripromettendo a sé stessa di non farlo la volta successiva, fosse stata anche dopo 10 anni.

Ma “la volta successiva” non arrivo’ mai.

B. per la quale gli accadimenti devono avere una spiegazione logica  inizio’ la famigerata sequenza tritapalle del “voglio capire perché”. Fece alcune ipotesi:

a. Lei era un essere repellente agli occhi di A.

b. La distanza chilometrica che li divideva era insormontabile

c. Lei era una persona intollerabilmente noiosa e invadente  da essere inserita nelle “cose irritanti, con le quali non venire in contatto e nel caso succedesse inavvertitamente il consiglio è di consultare un medico”.

Ma le interessavano poi cosi’ tanto i motivi dei passi indietro imposti da A.?

Sicuramente le dispiaceva e diciamolo pure  sarebbe dispiaciuto anche ad A., per poco che lo conosceva, se fosse stato al suo posto.

Secondo me anche alla polvere sui mobili dispiace essere tolta di mezzo.

Chi meglio di A., il decisionista, avrebbe potuto confermare o smentire  le sue ipotesi?

CONTINUA

 

Nota: Per i lettori (ben pochi credo) disattenti, fra i quali sono sicura esserci anche A. (in qualità di disattento non di lettore) i nomi dei protagonisti sono letteralmente tradotti dall’italiano all’inglese.


COMMENTI: 0   Inviato da calmati @ 16:32
Messaggio n° 43 15-09-2008  
 

A gentile richiesta perentoria 2

Con un impercettibile rivolo di bava alla bocca (trad. curiosità), dopo aver tanto parlato di sé stessi, essersi per quanto possibile studiati  sopra e sotto l’ombelico, i due decisero inevitabilmente di incontrarsi per vedere e sancire, ufficialmente e vicendevolmente, la propria esistenza in vita.

Sapevano già di avere un passatempo in comune e lo condivisero amichevolmente. Scoprirono fors’anche delle affinità.

Non fu presa invece in  considerazione la parte di entrambi orientata al centro sud del corpo dove, se i poli si attraggono con piacere spontaneamente qualche cosa accade.

Quindi esclusa la carnalità che non è condizione vitale e, diciamocelo pure, non è affatto svincolata dalla zona, seppur meno erogena, all’estremo nord del nostro corpo, poteva viste le premesse, la comunità di intenti e la piacevolezza dell’incontro (quanto meno da parte di B. e non smentita da A.) svilupparsi un rilassato e lieve desiderio di approfondimento. CONTINUA


COMMENTI: 0   Inviato da calmati @ 16:59
Messaggio n° 42 15-09-2008  
 

A  gentile richiesta perentoria 1

Bequite e Assguard iniziarono a conoscersi, ovviamente per non riuscirci, qualche mese fa.

Inizio’ per gioco, o meglio inizio’ con un gioco: né divertente, tanto meno intelligente, ideato, senza originalità, da Bequite unicamente con la finalità di perder tempo.

E’ opportuno specificare che lo scambio nella fase iniziale non avvenne con  i piedi per terra, ma con le dita sulla tastiera del pc, quindi decisamente sopra e fra le righe (di scrittura).

Assguard si dimostro’  assai interessato, in breve volle arrivare alla lettera zeta, proseguendo, per un tempo decisamente non breve, con una conversazione assidua, divertente e puntuale.

Il contesto in cui i fatti avvennero è per esperienza uno di quelli in cui puoi iniziare parlando di storia delle religioni ma finisci quasi sempre, spogliandoti del falso misticismo, per arrivare “nudo” (l’abito giusto al momento giusto) ad una delle piu’ frequenti mete: la sessualità.

Questo argomento si puo’ abbandonare nel tempo, ma vuoi o non vuoi ci si cade quasi sempre obbligatoriamente, soprattutto se si è di sesso diverso o dello stesso sesso ma con tendenza comune. E cosi’ fu.

Bequite espose, tra il serio e il faceto, le proprie abilità;

Assguard pareva piacevolmente interessato.

Alla luce della recente svolta, non si sa bene  per quale motivo A. chiese a B. di installare msn, per poter parlare assieme piu’ fluentemente, tanto fluentemente che i due persero, per qualche tempo, parte del sonno (oggi potremmo annoverarlo nel famoso “tempo sprecato o rubato al riposo”, poco per fortuna).

B. dopo aver consumato buona parte del suo “bonus tecnologico”, riusci’ nell’impresa e trovo’ questo nuovo mezzo di comunicazione divertente soprattutto quella notte che si vide saltar fuori dallo schermo un simpatico ranocchio saltellante.  CONTINUA 

 


COMMENTI: 0   Inviato da calmati @ 15:58

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