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« I DISABILI SONO CITTADIN...TELEGESTIONE ILLEGALE »

I CONTATORI RUBANO

Post n°27 pubblicato il 02 Febbraio 2017 da aiutosicuro
 

 

PER EVITARE BOLLETTE DI LUCE "IMPAZZITE"

OCCORRE SOLO UNO "STUPIDO" CONTATORE MID A SCHEDA    

TELEGESTIONE TRA DISONESTA' E IPOCRISIA

La telelettura è illegale: l'utilizzo dei dati rilevati a distanza non  è riconosciuto dall'attuale legislazione metrologica

 

L'origine del "male" ebbe inizio nel 2001, quando Enel distribuzione ai soli fini di ottenere illegalmente  un'enorme vantaggio economico, ideò e poi in una corsa senza ostacoli  obbligò 37 milioni di Italiani a sostituire il contatore dei consumi elettrici presenti nei loro punti di prelievo.

DISONESTA'

Disonesta, però, non è stata solo la sostituzione del contatore esistente, con uno strumento di misura, completamente elettronico.

Il "male" non è il contatore elettronico, in se e per se,  tra l'altro ormai universalmente prodotto, ma il suo utilizzo in un sistema interconnesso di telegestione.

La interconnessione consente la programmazione da remoto del software del telegestore, ivi compresa la funzione tempo, elemento principale nel calcolo dei consumi, infatti la misurazione dell'energia  è indicata in kWh.

La funzione tempo è pertanto rapportata ai secondi, se il loro numero contenuto nell'ora è programmato a 3.000, piuttosto che a 3.600, la registrazione risulta falsata e l'utente è costretto a pagare il 20% di energia, che non ha consumato.

Naturalmente al maggior importo per l'energia, vanno ad aggiungersi tutti gli altri oneri, IVA compresa e collegati.

Nel caso in cui, l'utente controllando i suoi consumi, scopre che non corrispondono a quelli registrati  dal telegestore ( una volta inserito nel networking di telegestione, il suo nome non è più "contatore"), se reclama e chiede il controllo, per il distributore è un giuoco da ragazzi rimettere i secondi/ora a 3600.

Allora non c'è rimedio?  No!  Il rimedio è chiedere il rimborso delle somme pagate in virtù di quantità di energia illegalmente misurata.

Come illegalmente misurata? Se il telegestore è omologato CE e riporta la M ed il numero relativo alla metrologia legale ?

L'illegalità, come abbiamo precisato prima, ricade nell'utilizzo di un contatore, che se pure perfettamente omologato come strumento autonomo, non risulta più legale, appena interconnesso con altri strumenti e con altri software, capaci di interagire da remoto.

Illegale, perché  attraverso tale interconnessione con il server di Enel distribuzione, viola la normativa sulla metrologia legale, ed in particolare i punti 7 ( idoneità) ed 8 ( sicurezza ).

Naturalmente le nostre affermazioni, non si fondano solo sul mancato rispetto dei punti 7 ed 8 dell'allegati 1 del citato decreto, infatti, sono  supportate da un riscontro sul campo, effettuata dal laboratorio di ricerca elettronica della Ecotecnologie, reperibile su internet, alla voce "dossier Enel".

Ciò, anche se l'illegalità della telegestione e del telegestore, prescindono dall'effettivo utilizzo fraudolento che ne viene fatto, in quanto basta la violazione della MID, inerenti i citati punti 7 ed 8, nel momento in cui Enel utilizza ai fini di telegestione il contatore elettronico, omologato come strumento autonomo.

Occorre precisare inoltre, che e - distribuzione è l'unica a conoscere la password per l'accesso al software del telegestore e quindi ad avere la possibilità di intervenire sulle funzioni metrologiche ed in particolare sulla funzione tempo, che pertanto potenzialmente può variare a suo piacimento il numero di secondi/ora a danno degli utenti.

I motivi per cui, Il collegamento del software del telegestore ad altro software, lo rende non idoneo a fungere da contatore probante dei consumi elettrici dell'utente, derivano dalla normativa MID, infatti,  il punto 8.1 - protezione dall'alterazione - a pag. 17  precisa che:" le caratteristiche metrologiche dello strumento di misura non debbono essere influenzate in modo inammissibile dal collegamento di tale strumento ad altro dispositivo, da alcuna caratteristica del dispositivo collegato o da alcun dispositivo remoto che comunichi con lo strumento di misura"

LE FALSE AFFERMAZIONI DI ENEL

Inoltre, è completamente falsa l'affermazione di Enel, in risposta alle contestazioni sulla illeicità delle quantità di energia esposta in fattura, infatti, così  si è espressa a proposito della telelegestione: "consente la lettura in remoto di quanto visualizzato dal display del contatore senza possibilità di modificare i dati rilevati dal contatore stesso ".

Tale affermazione di e- distribuzione è falsa, perché, al punto POD de quo non è presente alcuna telecamera per leggere : "quanto visualizzato nel display".

Inoltre tale affermazione oltre che falsa, risulta paradossale, in quanto sul display, non compaiono i consumi automaticamente, bensì a seguito di intervento manuale.

La falsa affermazione di Enel  è solo un tentativo maldestro, tendente a dare valore legale  alla telelettura.

Infatti, l'illeicità della telelettura è ribadita dalla stessa AEEGSI, che nel verbale dell'Esito della consultazione 9 luglio 2007, n. 27/07, e istituzione del GdL 071, così afferma al punto 3.9: " Con riferimento al tema della metrologia legale in soggetto, invocando il punto 10.5  dell'allegato I al decreto MID, afferma che l'utilizzo dei dati rilevati a distanza non  è riconosciuto dall'attuale legislazione metrologica. Sul tema della metrologia legale  l'Autorità non ha poteri istituzionali e non può, di conseguenza, dare risposta alle questioni ad essa inerenti."

A conferma degli  obblighi   dei   fabbricanti di strumenti di misura la normativa prescrive: "   All'atto dell'immissione sul mercato  o  della  messa  in  servizio  dei  loro strumenti di  misura,  i  fabbricanti  garantiscono  che  sono  stati progettati e fabbricati conformemente ai requisiti essenziali di  cui all'allegato I e agli allegati specifici dello strumento."

Tale rispetto, impone l'impossibilità di omologare apparecchi di misura come gruppo autonomo e successivamente di collegarli in telegestione, in violazione dei requisiti di  cui  all'Allegato 1 ed ai sopracitati punti  8   ( sicurezza )  dell'allegato  I,   ed al punto 7 Idoneita' , come invece ha fatto e sta facendo e - distribuzione.

Ciò a prescindere della non opponibilità all'utente dei consumi ottenuti attraverso la telelettura.

IPOCRISIA

Pertanto, ove tutte le affermazioni di ENEL ENERGIA ELETTRICA SPA e di e-distribuzione, a proposito della telelettura di "quanto visualizzato sul display, non fossero  frutto di una sbornia natalizia, saremmo in presenza di un tentativo maldestro di nascondere la verità.

E' frutto si disonestà e di ipocrisia, nascondere che il telegestore presente al punto POD è telegestito a scopo di frode, nei confronti dell'utente, attraverso la riprogrammazione delle funzioni metriche principali, potendo accedere al software locale con la password ben nota ad e - distribuzione e pertanto tali fraudolenti interventi, non lasciano tracce di forzature.

Ipocrisia, di quanti applaudono al nuovo contatore intelligente, perché più intelligente di quello che abbiamo nelle nostre case e nelle nostre aziende, e che sta operando, la truffa ampliando i consumi effettivi a danno degli utenti.

Certamente il nuovo telegestore, più intelligente "non sarà meno ladro".

Però l'ipocrisia più rilevante è quella di "vendere" all'opinione pubblica le virtù di questi nuovi telegestori.

Tra questi Paolo Bortoni, presidente dell'authority per l'energia elettrica il Gas e il sistema idrico  in un'intervista  così  afferma:  "I nuovi contatori consentiranno l'eliminazione del load profiling e la disponibilità di dati più accurati, superando la rilevazione per fasce orarie fisse e 'sclerotizzate'.

E così prosegue: "la scelta dei clienti tra le diverse offerte, che è il meccanismo fondamentale su cui si basa la competitività dei mercati retail, trasferirà loro, nel medio periodo, questi vantaggi".

Ed infine conclude: "Si pensi anche alla possibilità di offerte prepagate, che potranno costituire un valido strumento di gestione dei casi di morosità del cliente senza la necessità di riportare il cliente nel regime di servizio universale, una volta venuta meno la Maggiore Tutela nel 2018".

Questa è IPOCRISIA  della stessa AEEG, che aveva benedetto precedentemente (Allegato A alla deliberazione n.118/03) la load profiling e la disponibilità di dati più accurati; ORA INVECE ESULTA  perché la nuova telegestione, ne consentirà l'eliminazione  assieme alla rilevazione per fasce orarie 'sclerotizzate'.

ALTRA SOMMA IPOCRISIA, del Presidente Petrone è quella relativa: "alla possibilità di offerte prepagate" attraverso i nuovi telegestori.

Omettendo di ammettere che, i contatori prepagati sono i sostituti della telegestione intelligente o stupida che sia.

Infatti, se l'utente paga il suo consumo elettrico con una scheda prepagata, che bisogno c'è di telegestire da remoto le utenze?

Secondo noi servirà solo all'Enel, per manipolare il software di misurazione a proprio piacimento e beneficio illecito, oltre che a vendere i prodotti extra-energia, ma non certamente a vendere l'energia elettrica, per il cui compito basta un semplice contatore a scheda.

Ormai, infatti,  esistono contatori omologati MID, che erogano l'energia elettrica con una scheda di tipo telefonico, che può essere prepagata o post pagata a secondo l'offerta del gestore elettrico.

A che cosa servirà la telegestione, se da remoto, non avrà più il compito ( illegale in molti paesi UE )di:

1.   effettuare illegalmente la telelettura,

2.   ridurre la potenza,

3.   distaccare l'utenza;

4.   riprogrammare il software di misurazione, ecc.

La risposta è semplice: non servirà a tutto ciò che rientri nella legalità della vendita di energia elettrica agli utenti.

IL RISPARMIO E' PALESE:

Pensate un po' all'eliminazione dei costi di sistema, relativi: alla telegestione, alle bollette, ai contenzioni sulle maxi bollette; ed ai risparmi per l'utente:  prezzo unico tutto compreso per kWh, impossibilità di falsare la registrazione dei consumi elettrici da remoto, effettiva concorrenza tra i gestori, senza l'attuale farraginosità tra costo energia, costi opachi e tasse  su tasse.

Naturalmente l'AEEGSI, in questo caso dovrebbe fare l'AUTORITA' e vigilare affinchè la riduzione dei costi di sistema     sia a beneficio degli utenti e non già dei potenti.

Per dire BASTA CON L'IPOCRISIA della indispensabilità della telegestione e della istallazione di nuovi mostri mangiasoldi (telegestori super intelligenti di nuova generazione).

Per risolvere gli abusi, che impoveriscono gli utenti, costretti alla fame da bollette illecite, costosi contenziosi e pagamento di costi inutili, OCCORRE SOLO UNO "STUPIDO" CONTATORE MID A SCHEDA PRE O POST PAGATA.

 L'uso di carte pre o post pagate,  ormai costituiscono un'opzione diffusa in molti paesi Europei, dell'America Latina e negli Stati Uniti riscuote enormi consensi.

Contro la "poverta' energetica"  occorre che i contatori a scheda dispongano di un'ampia gamma di metodi di pagamento onde non discriminare i clienti vulnerabili.

FUORI DALL'IPOCRISIA

Abbiamo il dovere di togliere dal cerchio dell'ipocrisia tutte le persone che si sono battute per denunziare l'illegalità dei telegestori, anche se magari non centrando l'aspetto principale e cioè che non è illegale solo il contatore non omologato, ma anche quello omologato se utilizzato contro legge in un sistema interconnesso di telegestione.

Tra i pochi da togliere dal cerchio dell'ipocrisia, citiamo l'Ing.re Beltrame, che nel suo blog ha centrato in pieno l'obiettivo, ed il ricercatore Giuseppe Desantis direttore del centro ricerche di Ecotenologie srl di Siracusa, che ha documentato scientificamente il modo in cui E - distribuzione può operare in modo fraudolento.

In chiusura a proposito dell'ipocrisia degli addetti ai lavori osannanti ai nuovi telegestori, ricordiamo che: chi può intervenire e ciò nonostante non interviene si fa correo delle altrui illeicità.

Andrea Di Giovanni

Ufficio stampa MCI . Movimento Cittadini Indifesi

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