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Nickname: aumi
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Sesso: M Età: 57 Prov: SP |
« bastano 5 minuti | Piacere: noi non ci conosciamo » |
Una persona, una donna oggi si confida con me... si racconta.
Mi confida che lo scorso anno il suo capo si permetteva con lei e non solo con lei, atti di molestie sessuali. E, non è una donna avvenente, e non è neppure una sprovveduta, e non è neanche una facile, e per dirla tutta a guardarla bene lei non sembra una femmina. Precisato che questo essere abietto la molestava indipendentemente dal suo comportamento o dal suo stato fisico, mi soffermo sul fatto che era il suo capo. Non parliamo di un piccolo ufficetto di periferia in mezzo ai campi... Parliamo di un rappresentante sociale, abbastanza in vista (localmente parlando). Del suo comportamento tutti erano informati (si parla di centinaia di persone). Si parla di un personaggio diverse volte denunciato per atti di molestia, per atti violenti, che ha perso cause e risarcito danni, e che ancora si trova al suo posto. Posto pubblico...
Mi racconta poi del perchè era tollerato.
Molti, moltissimi di coloro che lavoravano in quell'amibiente si facevano i fatti loro: orari personalizzati, doppi lavori, gestione personalizzata dell proprie incombenze... Quell'ometto (pare fosse poco più alto di una spanna) "gestiva" tutto questo, o meglio mantenva inalterato questo "regno mafioso" col patto non dichiarato: "che ognuno si faccia gli affari propri e tutto andrà per il meglio".
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