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Creato da: wahid2 il 15/01/2007
discussione sulla necessità di un ricambio generazionale

 

 
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LA NECESSITA' DI FAR EMERGERE I NUOVI

Post n°5 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da wahid2

Ricordate Ivan Scalfarotto, il candidato indipendente di 41 anni che nell’aprile scorso partecipò a quella imponente manifestazione di democrazia diretta, quale furono le primarie del centrosinistra, sfidando i patriarchi della politica Prodi, di anni 68 e Bertinotti, di anni 67?

Bene! Vi consiglio di leggere il suo libro, Contro i perpetui(il Saggiatore, pp.70, € 6), un pamphletbreve e pungente, in cui l’autore si scaglia contro i "perpetui" Prodi e Berlusconi.

Si è parlato molto in rete di Ivan Scalfarotto, il quarantenne di Foggia, con ottimi studi, che fa il capo del personale della Citigroup a Londra, perché in Italia a un quarantenne come lui non affiderebbero mai un incarico così importante. Decide di aprire un blog per presentare la sua candidatura alle elezioni primarie del centrosinistra, quelle che, pur svolgendosi per la prima volta in Italia (solo in uno dei due schieramenti) avrebbero visto la partecipazione di più di quattro milioni di cittadini, tutti paganti e incolonnati pacificamente davanti a bar e circoli.

Di tutti quei milioni di voti, in massima parte andati a Prodi e a Bertinotti, solo poco più di 26.000 sono andati a Scalfarotto, arrivato ultimo anche dopo Mastella: ha suscitato da una parte delusione, perché i sondaggi on line di Repubblica lo davanno addirittura terzo, ma anche un comprensibile orgoglio per un ragazzo che non aveva mai fatto politica attiva, che non era andato mai in Tv, che non aveva dietro quasi nessuno, e che ha speso solo quarantamila euro per la campagna elettorale, trovando prima le firme e poi i voti, facendo leva esclusivamente sul suo programma politico e sul sostegno dei visitatori del suo sito.

Scalfarotto non ha fatto mistero per tutta la sua campagna di essere omosessuale; racconta anche lo scontro che aveva avuto con un noto conduttore televisivo per una facile ironia su questo, di volere il matrimonio per i gay e una maggiore laicità dello Stato.
Molti avevano concluso che la Rete, i blog e i blogger non determinassero molto in politica, almeno per ora, e questo è banalmente vero: tutti i politici hanno un blog che hanno chiuso subito dopo le elezioni, essendo la Tv e solo la Tv a dominare la lunghissima, interminabile, incredibile campagna elettorale italiana.

A questa sua esperienza di candidato di insuccesso, Ivan Scalfarotto dedica un pamphlet breve e denso, una settantina di pagine da leggere, accattivanti per il titolo: "Contro i perpetui". Questi, è facile capirlo, sono Prodi e Berlusconi, i due settantenni che si battono ancora, all'ultimo sangue, come dieci anni fa per contendersi il seggio di capo del governo.
Scalfarotto non ha partecipato a questa campagna elettorale perché nessuno dei partiti i quali,grazie alla scandalosa legge elettorale, hanno potuto stabilire con scandaloso anticipo e con quasi assoluta sicurezza chi sarebbe andato ad occupare il seggio nel futuro Parlamento, ha ritenuto di candidarlo: non l'Ulivo, non i Ds, non la Margherita, non la Rosa nel Pugno (e avremmo invece scommesso che avrebbero offerto qualcosa a lui, anche solo per immagine). Invece hanno tutti preferito nani e ballerine, portaborse e vecchie cariatidi.

Secondo Scalfarotto (ed è difficile dargli torto) il problema è che la contesa tra i due vecchi settantenni è l'immagine di un Paese vecchio, che costringe i cervelli alla fuga all'estero, che non premia le classi giovani e creative che fanno la fortuna delle nazioni che si sviluppano e crescono economicamente, culturalmente, in innovazione come la Spagna, governata dal quarantreenne Zapatero o la Gran Bretagna in cui Blair vinse che aveva quarant'anni mentre il leader attuale dei conservatori britannici ne ha trentanove e potrebbe diventare primo ministro al massimo tra due o tre anni.
Da noi invece i settantenni fanno fatica con le lingue e l'informatica ma occupano tutte le posizioni di potere, non solo nella politica, e al massimo le tramandano ai figli: i figli degli operai faranno gli operai e così i figli dei dentisti, dei giornalisti, dei calciatori, dei registi, dei politici, in una società di caste, con il minor tasso di mobilità sociale d'Europa.
 

Si può dedurre che in Italia, contrariamente a quanto accade all'estero, le cariche di responsabilità, soprattutto in politica, vengono affidate in base a un rigoroso criterio di anzianità e successivamente di cooptazione. Questo è il motivo per cui oggi problematiche cruciali per il Paese continuano a non trovare una risposta. E soltanto un effettivo ricambio generazionale potrebbe garantire alla politica la riappropriazione del suo ruolo guida.

 

 
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Commenti al Post:
nataieri73
nataieri73 il 26/01/07 alle 22:49 via WEB
Io credo che per l'Italia non ci siano molte speranze. A proposito di matrimoni tra omosessuali, volevo ricordare, pur non essendo una persona religiosa , ma riconoscendo il valore delle persone che fanno cose importanti, che è morto a 94 anni l'abbè Pierre un mitico religioso, combattente durante la rsistenza e a favore per il ascerdozio femminile e per il matrimonio tra omosessuali. Un cattolico, badate bene. Ma anche su questo in Italia, con il vaticano che comanda tutte le coscienze dei politici, sarà impossiblie.
(Rispondi)
 
nataieri73
nataieri73 il 27/01/07 alle 12:02 via WEB
a proposito, ho visto che hai aggiunto il mio blog ai tuoi blog amici, ho fatto lo stesso con te,il tuo blog e serio e interessante. Ciao!!
(Rispondi)
 
wahid2
wahid2 il 27/01/07 alle 12:28 via WEB
ebbene prprio ieri con amici affrontando il discorso sulla ingerenza della Chiesa nellla vita politica italiana, assumendo tra l'altro posizionio discordanti, siamo giunti alla conclusione che guarda caso la Chiesa esterna il suo pensiero, nei puntuali interventi del cardinale Ruini, su quei temi sociali che sensibilizzano di piu l'opinione pubblica essendo oggetto di aspra discussione tra le forze politiche.e allora ci assilla una domanda: perchè la chiesa dovrebbe interferire così ntanto nella vita laica(non dimentichiamolo!!!) dell'Italia con estrema puntualità/vedi i Pacs o L'invito all'astensione sul passato referendum sulla procreazione assistita)non mostrando tante volte la stessa intensità "emotiva" per tante altre problematiche, ancora più gravi, che attanagliano le comunità internazionale e mondiale?
(Rispondi)
 
 
nzopa
nzopa il 29/01/07 alle 11:40 via WEB
La chiesa nn è monolitica come vorrebbero apparire i teo-dem, date uno sguardo alle dichiarazioni del cardinal martini degli ultimi mesi su espresso e sole 24 ore su preservativo e caso welby, o più indietro sulla guerra e l'attacco alle 2 torri. si è ritirato a studiare a gerulasemme, eppure se avesse voluto molto probabilmente sarebbe stato lui papa attuale. allora sì che ci sarebbe stato da divertirsi alla faccia di ruini e company (don luigi compreso ;) )
(Rispondi)
 
wahid2
wahid2 il 29/01/07 alle 13:52 via WEB
e io vi invito a sfogliare l'Espresso della scorsa settimana..e qui che vengono messe in evidenze le tante contraddizioni della Chiesa..in cinque confessionali di cinque città italiane l'espresso raccoglie le risposte e le assoluzioni dei preti su temi attuali quali l'eutanasia, l'aborto, i preservativi, l'omosessualità,le staminali, la fecondazione assistita, la prostituzione a nche la cocaina..e molto spesso le loro risposte sono in netto contrasto con le direttive di papa Ratzinger
(Rispondi)
 
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