Creato da DanielaStraccamore il 22/09/2013

Daniela Straccamore

Benvenuti alla mia pagina web....ciao, in questo blog ci sarà spazio solo ed escusivamente per le interviste. Troverete un po del mio passato, interviste pubblicate nei quotidiani, interviste dal web, e altro ancora. Ampio spazio a chi vuol parlare di se per far si che la tua arte, le tue passioni abbiamo visibiltà. Con affetto, Daniela Straccamore.

 

Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 15 Maggio 2014 da DanielaStraccamore
Foto di DanielaStraccamore

INTOLLERANZE ALIMENTARI
Intervisto il Dott. GIACOMO MARTINELLI

Qualche tempo fa sul mio diario di Facebook, ringraziavo pubblicamente il Dott. Giacomo Martinelli di Frosinone, e il Primario del Reparto di Endoscopia digestiva dell'Ospedale di Sora Dott. Giuseppe Paliani per essere stati gli unici 2 medici ad accorgersi delle mie intolleranze alimentari, patologia di cui per circa 20 anni, mai nessun medico si era accorto e senza che mai qualcuno di essi da me interpellati, si fosse preoccupato di accertare le cause dei malesseri ad esse legati, in modo molto superficiale e senza nessuna professionalità, concludevano sempre che le cause erano legate a motivi di nervosismo!!! Non oso aggiungere parolacce, ne meriterebbero tantissime......Molti miei contatti, mi hanno chiesto di saperne di più, essendo io una vittima inconsapevole della malasanità, ho chiesto al Dott. Martinelli se era disposto a parlarne a grandi linee. Molti a seguito di questo mio ringraziamento mi hanno chiesto come, cosa....

Chiedo, quali sono i sintomi primari che uno si può accorgere che possa essere intollerante a qualche alimento?

In generale ci si trova in uno stato di malessere non ben definito, dolori e gonfiori addominali, piccoli crampi, sviluppo di aria nell'intestino e di meteorismo al seguito di assunzione di alcuni alimenti, diarrea, cefalea, irritabilità, dolori muscolari anche alle gambe. Questi sono i sintomi principali che possono manifestarsi a causa di una intolleranza alimentare. L'intolleranza non è una vera e propria malattia, è uno stato di malessere, non è un'allergia ad un alimento. Regredisce quando si sospende l'assunzione per alcune settimane, per alcuni mesi gli alimenti incriminati causa appunto di intolleranze.

Troppe persone si lamentano di questi gonfiori, di questi malesseri...senza saperne il perchè. Prima non si sapeva nulla o quasi, poi a seguito di accertamenti saltano fuori...

Prima si sapeva molto meno, devo dire che oggi la medicina ha fatto grandi progressi. Molte cause sono legate all'industrializzazione degli alimenti, i farinacei, i prodotti da forno, gli ortaggi, la frutta, hanno subìto notevole variazione per l'utilizzazione di sostanze che prima erano estranee sia all'industria che all'agricoltura, poi l'intossicazione dell'aria e delle falde acquifere ha provocato un ulteriore aggravamento. Prima non si conosceva ripeto, o se si conosceva come succede adesso, devo dire anche che non tutti i medici danno peso a questa cosa qua.

Molti medici sono molto blandi, con leggerezza dicono che sono malesseri che hanno tutti, credono che il paziente sia malato immaginario, quasi scocciati quando chi sta male vorrebbe avere delle risposte e ovvio una cura.

Se si continua a stare male nonostante le medicine, nonostante le gastroscopie, le colonscopie, cosa bisogna altro fare? Bisogna ricercare quegli alimenti che possono creare questi mali.

Infatti, per mia esperienza personale affermo che in qualche occasione sono stata sul punto di picchiare e insultare pesantemente chi non capiva le mie rimostranze in merito, sempre colite, sempre che di ernia iatale soffrono tutti anche senza saperlo, insomma, uno di essi nel 2007 qui a Frosinone per una visita privata urgente chiedeva 180 euro, senza nemmeno visitarmi, dopo avermi fatto solo qualche domanda, mi prescrisse una visita psichiatrica!!! Da quel giorno non ho creduto più in questa professione fino a quando non ho incontrato i medici che mi hanno portato alla soluzione effettiva del problema.

L'intolleranza alimentare in genere abbraccia un altro tipo di filosofia di medicina che va a ricercare la causa, una medicina intesa in senso globale che guarda, esamina l’uomo nella sua interezza e non a pezzi. La causa è spesso una intolleranza alimentare, un'allergia alimentare risiede nell’azione di alcuni batteri e/o dei parassiti intestinali. Spesso i medici pensano che non ci siano più questi parassiti, ed invece persistono e sono difficili da eradicare.

Ci sono persone che dopo aver mangiato determinati alimenti, sono andati in coma. Ad esempio un mio amico che vive a Parigi, mi disse che dopo aver mangiato un uovo sodo fu ricoverato d'urgenza e andò appunto in coma...

Là non si tratta di intolleranze, questi sono casi invece di allergie. Le intolleranze cominciano ad indebolire la mente, cominciano a dare malesseri, non danno effetti eclatanti come appunto le allergie che ti possono mandare in coma. Le intolleranze danno altri tipi di malesseri che comunque sono costanti, fastidiosi, indefiniti.

Quando una persona comincia a gonfiarsi a mo di pallone, quando non riesce a capirne il motivo, quando inizia a fare diete senza ottenere nessun risultato, cosa dovrebbe fare?

Innanzi tutto cercare di individuare quegli alimenti che ha mangiato e che li fa gonfiare, cercare di stare attenti e capire quali siano quelli che li appesantiscono, quelli che gli provocano crampi, vomito, diarree...se poi evitandone l'assunzione si sentono meglio, ovvio che dovranno fare degli accertamenti clinici

Quali sono al giorno d'oggi le intolleranze più frequenti? E quanti potrebbero esserlo senza saperlo?

Intolleranze al lattosio, ai farinacei, al glutine. Lo sono circa il 40% senza saperlo.

Il Dott. Giuseppe Paliani dopo che l'ho informato di questa intervista e dopo averla letta in anteprima stampa ha commentato "Ottimo, ottimo".

 

Daniela Straccamore

per INTERVISTE DAL WEB

 
 
 

MINO DE SANTIS

Post n°5 pubblicato il 13 Maggio 2014 da DanielaStraccamore
Foto di DanielaStraccamore

 MINO DE SANTIS

Quest’oggi all’interno di questa pagina ci sarà come protagonista il dott.Mino De Santis, capo della Divisione Anti Crimine della Questura di Frosinone. Per quanto mi riguarda  tengo a precisare che per me questa intervista èstata rinviata  di 10 anni. Mi riceve nel suo ufficio all’interno della Questura.

 Dottor De Santis, come e quando ha avuto inizio il suo lavoro?  

“Sono entrato in polizia nel 1973 a 18 anni. Ho frequentato a Roma l’accademia militare per quattro anni, poi da sotto tenente mi hanno trasferito a Torino. A quell’epoca non era facile fare il poliziotto in quella grande città, io stavo alle volanti, ci sono stato per ben nove anni. Erano quelli gli anni di piombo, gli anni del terrorismo più efferato, ogni giorno si rischiava la vita. Commandi di terroristi li potevi trovare dietro ad ogni angolo pronti a spararti e a fare stragi. E’ stato un periodo molto lungo per me, di solito dopo tre o quattro anni vieni trasferito”.

 Dottore lei mi diceva che ama molto Frosinone e spesso non riusciva a starne lontano, lei è nato e vissuto qui, come ha fatto a starne lontano per ben nove anni?  

“A quei tempi ci davano le quarant’otto ore di permesso, avevo solo il tempo di prendere il treno e scendere giù, pochissime ore qua e subito si ripartiva.Oltre alla mia famiglia c’era anche la mia ragazza, quella che oggi è mia moglie, anche lei come me è di Frosinone”.

 Come vi siete conosciuti con sua moglie?  

“Ci siamo conosciuti sul pullman per Foce Verde, mia moglie era allora studentessa universitaria, io spesso le davo una mano nello studio, ecco così,e da cosa nasce cosa”.

Anche sua moglie quindi ha avuto una grande pazienza, ha aspettato diversi anni il suo ritorno. 

 “Le devo dire che a quell’epoca una convivenza non era molto ben vista dalle rispettive famiglie, fortuna ha voluto che partecipando ad un concorso lo ha vinto ed anche lei venne su a Torino”.

Tutto bene quel che finisce bene allora…. 

”Sa? La vita sul nel nord era molto più evoluta che qui da noi, la mia ragazza quindi si trovò una realtà molto diversa da quella vissuta fino ad allora, da ragazza di provincia ad una grande metropoli, l’impatto per lei fu notevole.Fortunatamente si trovò talmente bene che quando tornammo giù definitivamente andò veramente in crisi, voleva rimanere a Torino e non tornare. La qualità della vita era molto elevata, in un attimo si arrivava a Milano, Venezia, la Francia. Insomma, al ritorno per ben sei mesi diciamo che stette veramente male, poi l’ha superato ed eccoci ancora qui. Sono tornato a Frosinone ad ottobre del 86”.

 Lei negli anni novanta è stato il capo della Squadra Mobile di Frosinone, quasi quotidianamente la si vedeva sulla stampa attorniato dai suoi uomini, a seguito di brillanti operazioni di repressione alla criminalità in genere, un uomo che dà tutto alla sua professione, ma lei con qualcuno dei suoi collaboratori ha stretto anche rapporti di amicizia personale? 

 “Le dirò che più che  amicizia è stato un sodalizio, ci si guardava le spalle l’uno con l’altro, siamo stati sempre uniti e sempre pronti a dare la nostra vita, ognuno di noi rischiava, il rischio è stato sempre presente per la difesa dei principi su cui abbiamo sempre creduto e fondato il nostro lavoro”

Vedo, dottore, che  questa stanza è piena di riconoscimenti quanti ne ha avuti?

“Dal Ministero degli Interni mi sono stati conferiti 37 encomi”.  

Mi pare che abbia operato nel cassinate.

“Si, venni trasferito a Cassino per la promozione al grado superiore, fui promosso Primo Dirigente, per due anni e mezzo sono stato alla guida di quel Commissariato di frontiera. Al mio arrivo, grazie alle competente acquisite negli anni, la criminalità in città è stata azzerata. Le dirò che tutto questo grazie anche alla compattezza tra forze dell’ordine tra noi polizia e carabinieri, polizia municipale e soprattutto c’è stata grande e forte collaborazione da parte della cittadinanza. Questo perché ho utilizzato una specializzazione della polizia di nuova istituzione “Reparto prevenzione crimine della Criminalpol”. Visti gli eccellenti risultati avuti nel territorio, il Ministero mi ha messo a capo di questa nuova figura, a capo dei reparti operanti in tutta Italia. Non ho accettato di andar via dalla provincia di Frosinone perché il mio legame con il territorio si è fatto via via con gli anni sempre più forte. Dopo tanto giro vagare sentivo che la mia terra natale mi richiamava, non posso starne più lontano, sono tornato alle mie origini. Ho un amore così grande che ho deciso di andare ad abitare alla casa dei nonni. Io e mia moglie l’abbiamo ristrutturata e lì mi sento veramente sereno. Ci sono i ricordi di infanzia, quegli alberi di frutti in cui mi arrampicavo da bambino per poter cogliere appunto il frutto, la pianta di vite da potare, insomma ora sono a casa e difficilmente mi allontanerò”.  

Vedo che oltre alle medaglie Dott. De Santis c’è un altro importante riconoscimento, lei è anche Commendatore. Mentre gli dico questo sorride compiaciuto e dice

“Per me questa cosa qui acquista più valore perché colui che ne ha fatto proposta al Presidente della Repubblica, fu mio docente all’Accademia all’inizio della sua carriera. Fu mio docente universitario, si chiama Piero Cesari, e nel 2008 appunto Piero Cesari stava in carica alla Prefettura di Frosinone come Prefetto. Me lo ritrovo da professore, alla più alta carica istituzionale della provincia, è stato lui appunto a proporla, e questa cosa mi gratifica molto”.  

Spesso l’abbiamo vista anche ospite di programmi televisivi locali, in un’intervista con Amedeo Di Sora, al programma “Non solo calcio” dell’allora TVN disse mi pare, che lei ama molto viaggiare, ricordo bene?

“Lei ricorda benissimo, si i viaggi per me sono il mio toccasana. Noi con il nostro lavoro siamo reperibili 24 ore su 24, per noi non esistono vacanze, perché anche se in vacanza o in ferie veniamo comunque chiamati. Con le indagini e tutto ciò che ne consegue, la nostra vita è molto frenetica, ad un certo punto è proprio il fisico che dice basta, abbiamo bisogno di riposo. Allora per non correre questo rischio vado molto lontano, se diciamo mi trovo in India chi mi chiama? Nessuno ovviamente, solo scegliendo mete lontane posso essere sicuro di farmi un bel viaggio vacanza e tornare al meglio, riposato e rilassato”.  

Quali paesi ha visitato, dove è stato? Ci vuole raccontare qualcosa di questa sua, a quanto pare,  passione per le mete straniere?

“Faccio prima a dire dove non sono stato, ho girato il mondo, l’ultimoviaggio l’ho fatto due mesi fa, sono di ritorno dalla Giamaica e da Newyork. Faccio tre viaggi l’anno, due con mia moglie ed uno con un gruppo di amici”.  

Dottore la invidio molto per questa cosa, se le do il mio indirizzo, me la invia qualche cartolina al suo prossimo viaggio? I suoi amici di avventura chi sono? Prima me lo stava dicendo.

“Certo che le scrivo qualche cartolina, per così poco! Con i miei amici siamo in quattro, questo sodalizio tra di noi c’è da quindici anni, uno è avvocato, poi un giornalista, e l’altro è medico  legale. C’è una clausola da rispettare tra di noi da sempre, cambiare meta ogni volta e fare due tappe. Vede quel quadro? L’ho riportato dall’ultimo viaggio in Giamaica, con i miei amici andiamo anche a pesca, facciamo in barca la pesca d’altura. Spesso la sera ci ritroviamo a parlare anche di lavoro, è paradossale lo so, evadiamo dal lavoro e poi ne parliamo tra di noi. Non sono ancora stato in Australia, la parte superiore dell’Africa ed alcuni paesi della Scandinavia, in Cina e qualche altro posto. L’Europa e il sud Africa l’ho girata tutta, come pure l’India, Caraibi, l’Asia, ho fatto anche tappa nel deserto del Sahara, come pure il Medio Oriente”.  

Mentre il Dott. De Santis parla, io resto affascinata da questi racconti. Dottore mi consenta ma….qualche domanda friccicarella mi sento di dovergliela fare, più che domande, dirle ciò che si diceva in giro di lei dalle donne ciociare quando era capo della Squadra Mobile, posso?

 “Eccola qua, ora lo so mi creperà, certo che può. Sembrava strano che ancora non mi avesse chiesto o detto nulla, conosco le sue caratteristiche in tal senso”.  

De Santis sorride divertito. Lei è stato per molto il sogno proibito di molte donne del capoluogo e non solo, era il Raul Bova della situazione, insomma, ha fatto girare molto la testa a tante. E’ stato riconosciuto come uno degli uomini più belli, attraenti, ed affascinanti della provincia. Se da una parte c’era chi la temeva, dall’altra chi la desiderava. Lo sa come veniva definito da più donne quando magari al termine di operazioni rilasciava interviste? Quel BONAZZO di De Santis.

“Questa cosa ammetto che mi fa non piacere, ma enormemente piacere, Come venivo chiamato bonazzo? Ma è stupenda questa cosa, ma perché non me lo avete detto prima? Io so di aver avuto diverse fan ed ammiratrici questo si, ma così no, non lo immaginavo, ma se lei lo dice ci credo e mi gratifica si, eppure tanto”.  

Anche io sono stata sua ammiratrice, una volta tramite Maria Rita Grieco giornalista di Rai 3, le mandai una breve poesia con dedica appunto da fan. Non finisce mica qui, c’erano diverse donne che sarebbero state disposte a farsi arrestare da lei anche senza motivo ma ad una sola condizione, che la prima notte in carcere l’avrebbero trascorsa in sua compagnia. A questo punto vedo, noto un De Santis che scoppia a ridere come un pazzo e risponde

 “Daniela ma tu sei spettacolare, avevi tutte queste cose da dirmi ed hai aspettato fino ad oggi per dirmele? Al desiderio di queste donne rispondo che la cosa non era fattibile prima come ora, non è previsto dal codice carcerario che il poliziotto passi la notte in cella con l’arrestata”.  

Diversi anni fa mi venne voce tramite un’amica che un giorno una signora stava guardando le vetrine di un negozio di intimo su a Frosinone alta. Si trovò a passare lei a piedi con uno dei suoi uomini e vi fermaste a parlare. La signora scherzosamente le disse che avrebbe comprato subito quel completino in pizzo solo se lei l’avrebbe aiutata a indossarlo, lei un po’ freddamente le rispose che non c’era trippa per gatti. La poveretta rimase molto mortificata, non si aspettava questa risposta con tanta freddezza. Lei lo ricorda questo particolare o non ò vero niente?

“Ora che ci penso si, ha ragione, è vero si. Sto ricordando anche la signora e il negozio. Oggi, grazie che me lo ha ricordato, mi sento in dovere di chiederle scusa, era ovvio che stesse scherzando! Ma vede? Spesso purtroppo con il ruolo e la carica che ricopriamo non ci è permesso neanche scherzare con il cittadino o con una nostra ammiratrice, ammetto che fui io a non comportarmi bene con lei,  e non lei con me”.  

Dottor De Santis abbiamo finito, ma lei rifarebbe tutto quello che ha fatto finora?

“Si rifarei tutto, per me questo è il lavoro più bello del mondo non potrei fare altro”.

Daniela Straccamore

Intervista pubblicata su L'Inchiesta quotidiano

Febbraio 2011

 

 

 

 
 
 

IO L'HO INCONTRATO COSI'.....storie vere

Post n°4 pubblicato il 12 Maggio 2014 da DanielaStraccamore
Foto di DanielaStraccamore

Storie vere di conversione.

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Cari amici.....

ci sono momenti bui nella vita di ognuno di noi, momenti sereni, momenti in cui ci interroghiamo e non siamo in grado di dare risposte. Nel bagagliaio abbiamo riposto dei sogni, delle ambizioni, delle sconfitte. Nulla che ci possa dare tutto, niente il tutto che abbiamo avuto. Be, oggi io posso dire che nel mio niente, ho tanto, ho cercato di fare e ottenere in quel che credevo! A volte mi incavolo con me stessa, me ne dico talmente tante....qui su facebook, ci sono dal settembre 2010. Erano 10 anni che avevo messo da parte la scrittura, non scrivevo più e non ero più capace di farlo. La mia mente era come atrofizzata nello scrivere, non è che avevo del tutto abbandonato, semplicemente un lungo periodo inattivo. Una conoscenza casuale qui su fb, mi diede l'imput di ricominciare, i sogni da sempre aiutano vivere. Nel frattempo ero morta come scrittrice, come poeta, come scrivana...ciò che condividevo all'inizio, erano solo ed esclusivamente cose scritte nel passato. Qualche anno prima ricordo, parlando con un sacerdote di questa mia oramai inaridita passione, mi consigliò di ricominciare a farlo. Ricominciare? Cosa scrivo gli dissi, io non ho più niente da scrivere, lui candidamente mi rispose "Scrivi una lettera a Dio, una lettera d'amore a Gesù". Per poco non mi venne un colpo, questo è pazzo pensai, completamente scemo e fuori di se. Dio? Mi sembrava una cosa al di fuori di ogni logica...Poi iniziai a scrivere qualche cosa per L'Inchiesta, nei meandri della memoria riemerse un casolare abbandonato con tanto di cavalli al pascolo. Così scrissi il mio primo articolo sulla Villa Comunale di Frosinone, più che un articolo, direi una favola fatta di ricordi. Ecco, oggi ho deciso di dare seguito al consiglio di quel sacerdote. Ho intenzione di dare voce e penna, a molti i quali nel cammino della propria vita, hanno avuto un dono, il dono della conversione. Molti dicono che sono credenti anche se non praticanti.....ci sarebbe molto da dire in merito a questo....Sono assolutamente convinta, che quando ci si avvicina molto al Signore, a Gesù, non siamo stati noi a scegliere lui, ma è stato lui a sceglier noi. Aspetto le vostre storie di conversione, vera conversione. Cosa, dove, quando, in che modo è avvenuto il tuo incontro con Lui. Verrà poi il tutto stampato su di un libro, un libro di storie vere per portare la tua testimonianza a chi ignora completamente la sua esistenza....

Traduzione in spagnolo

DANIELA STRACCAMORE ESCRIBE:

hay momentos oscuros en la vida de cada uno de nosotros, hay momentos serenos, hay momentos en los cuales tenemos preguntas a las cuales no sabemos qué respuestas dar. En el maletero hemos almacenado algunos sueños, algunas ambiciones, algunas derrotas. No hay nada que pueda darnos todas estas cosas al mismo tiempo, nada que pueda devolvernos todo lo que un día habíamos poseído. Bueno, hoy yo puedo decir que en mi 'nada' tengo sin embargo mucho; y que en mi 'nada' he tratado de hacer y obtener las cosas ¡en las cuales yo creía! A veces me enojo conmigo misma y me regaño a mi misma....aquí en facebook, estoy desde septiembre del 2010. Habían sido 10 años que yo había puesto a un lado mi pasión por escribir, ya no escribía y ya no lograba hacerlo. Mi mente se había como atrofiado en ese sentido, no que yo haya abandonado todo completamente, sino que tuve un largo período inactivo. Una persona que conocí casualmente aquí en facebook, me dio el aporte para volver a empe...zar: los sueños siempre nos ayudan a vivir. Mientras tanto yo estaba muerta, muerta como escritora, como poeta, como escribana...lo que yo aquí inicialmente compartí eran sólo y exclusivamente cosas que yo había escrito en el pasado. Algunos años atrás, recuerdo que, hablando con un sacerdote de esta pasión mía ya marchitada, él me aconsejó que volviera a ella, a la pasión de escribir. Volver a empezar? Qué voy a escribir? le dije; él cándidamente me contestó: < Escríbele una carta a Dios, una carta de amor a Jesús>. Eso para mi fue como un bombazo, una sacudida, pensé por un instante: Dios?....Eso me parecía algo fuera de toda lógica...Sin embargo, más tarde empecé a escribir un artículo para "L'Inchiesta"..En los meandros de mi memoria vino a flote un caserío abandonado con caballos que pastoreaban. Así fue que escribí mi primer artículo sobre la "Villa Comunale" de Frosinone; más que un artículo, yo diría que es una fábula hecha de recuerdos. Heme aquí pues, hoy he decicido llevar a cabo el consejo de aquel sacerdote. Quiero dar voz y pluma a muchos que, en el camino de sus propias vidas, han recibido un don, el don de la conversión. Muchos dicen ser creyentes, mas no practicantes.........habría mucho que decir sobre esto..... Estoy absolutamente convencida que, cuando nos acercamos mucho al Señor, a Jesús, no hemos sido nosotros a escogerLo a El, sino El a escogernos a nosotros.Espero vuestras historias de conversión: qué, dónde, cuándo, cómo ha sido tu Re-encuentro con El.

Todo será imprimido en un libro, un libro de historias verdaderas que llevará tu testimonio a quien ignora completamente Su Existencia....Este es el título del libro que podrá tener tu historia:

ESPERO TU HISTORIA....SI QUIERES COMUNICARTE CONMIGO, POR FAVOR HAZLO EN PRIVADO.....Y...SI CREES QUE NECESITAS AYUDA PARA REDACTARLA, YO TE AYUDARE'!!!>

There are dark times in each of our lives, times of peace, times when we question ourselves without being able to find any answers. In the back trunk of our lives we have placed dreams, ambitions, and failures.

here is nothing that can give us all of those things atthe same time, and nothing that can give us back everything we used to have. Well, today I can say that within my nothingness, I have so much, and I have tried to carry out and accomplish all of the things I believed in!

Sometimes I get angry with myself, I literally tell myself off. I’ve been here on Facebook since September 2010. I had left my writing aside for ten years. I wasn’t writing anymore and I wasn’t able to do so either. My mind had atrophied when it came to writing. It wasn’t that I had given up altogether, simply that I was going through a long period of inactivity. A casual acquaintance here on Facebook, encouraged me to start up again. Dreams always help us live. In the meantime, I had died: as a writer, as a poet, as a copyist. At first, the things I would share were exclusively things I’d written in the past.

A few years before, I remember speaking with a priest about this passion of mine that had become barren. He gave me the advice to start writing again. “Start over? What will I write about,” I asked him. “I no longer have anything to write about.” He candidly replied, “Write a letter to God, a love letter to Jesus.” I almost had a heart attack right then and there. “This guy’s nuts,” I thought to myself. “Completely insane and out of it. God?”

It seemed like something completely outside to all logic. Then, I began to write here and there for l’Inchiesta (an Italian newspaper). An abandoned farmhouse with many grazing horses resurfaced in the twists and turns of my memory. This is how I wrote my first article on the “Villa Comunale” of the city of Frosinone, more than just an article, it was more of a story made up of memories.

So, today I have decided to follow up on the advice of that priest. I intend to give a voice and a pen to many who in the paths of their own lives have had been blessed with a gift, the gift of conversion. Many say they are believers but non-practicing. There would be a lot to say about this. I am absolutely convinced that when we get very close to the Lord, to Jesus, that we do not choose him, but rather he chooses us. I am eagerly awaiting your conversion stories. What was your encounter with him? Where, when and how did it take place? I will then publish everything in a book, a book made up of real stories to witness to those who know nothing about His existence…

This is the title of the book that you can be a part of:

THIS IS HOW I MET HIM…

I am waiting for your stories. Please send me a private Facebook message, and if you think you need help putting your story into writing, I would be glad to help.>

DANIELA STRACCAMORE

 

Chers amis,

Il y a des moments noirs dans chacune de nos vies, des moments de paix, des moments où nous nous interrogeons sans réussir à trouver des réponses. Dans le coffre arrière de nos vies, nous avons mis nos rêves, nos ambitions, nos échecs. Il n'y a rien qui puisse nous donner toutes ces choses en même temps, et rien ne peut nous rendre tout ce que nous avions auparavant. Bien, aujourd'hui je peux dire que dans mon néant, j'ai tellement. J'ai essayé de réaliser et d'accomplir toutes les choses en lesquelles je croyais! Des fois je m'énerve contre moi-même et je m'engueule toute seule. Je suis ici sur Facebook depuis septembre 2010. J'avais laissé écrire de côté pendant dix ans. Je n'écrivais plus et je n'y arrivais pas non plus. Mon esprit s'était atrophié quant à écrire. Je n'y avais pas renoncé complètement, mais j'étais simplement dans une longue periode d'inactivité. Une connaissance sur Facebook m'a encouragé à recommencer. Les rêves nous aident toujours à vivre. Entretemps, j'étais morte: en tant qu'écrivain, en tant que poète, en tant que copiste. Au début, je partageais uniquement les choses que j'avais déjà écrites. Quelques années plus tôt, je me souviens d'avoir parlé avec un prêtre de cette passion qui était devenue désormais stérile. Il m'a conseillé de reprendre la plume. "Recommencer? De quoi vais-je écrire?" Je lui ai demandé. "Je n'ai plus de sujets dont écrire." Il a répondu franchement : "Ecris une lettre à Dieu, une lettre d'amour à Jésus." J'ai pratiquement fait un arrêt cardiaque! "Ce type est fou," j'ai pensé. "Complètement fou. Dieu?" On aurait dit quelque chose qui était hors de toute logique. Puis, j'ai commencé à écrire çà et là pour l'Inchiesta (un journal italien). Dans les méandres de ma mémoire, une ferme abandonnée avec de nombreux chevaux qui broutaient dans le pré a refait surface. C'est comment j'ai écrit mon premier article au "Villa Comunale" de la ville de Frosinone. Plus qu'un simple article, c'était une histoire composée de souvenirs. Alors, aujourd'hui j'ai décidé de faire suite au conseil de ce prêtre. Je veux donner une voix et une plume à ceux qui dans les chemins de leurs vies ont été bénis avec un don, le don de la conversion. Beaucoup disent qu'ils sont croyants mais non-pratiquants. Il y aurait beaucoup à dire à ce sujet. Je suis absolument convaincue que lorsque nous sommes proches du Seigneur, de Jésus, que nous ne Le choisissons pas, ma c'est Lui plutôt qui nous choisit. J'attends avec enthousiasme vos histoires de conversion. Comment a été votre rencontre avec Lui? Où, quand et comment a-t-elle eu lieu? Par la suite, je publierai le tout dans un livre, un livre composé d'histoires vraies qui témoigneront à ceux qui ne connaissent pas Son existence.

Voici le titre du livre dont vous pouvez faire partie:

Voici comment je l'ai rencontré...

J'attends vos histoires. Envoyez-moi, s'il vous plaît, un message privé sur Facebook si vous voulez de l'aide avec la rédaction de votre histoire. Je serai heureuse de vous aide.

 

 

 

 
 
 

Attenzione!

Post n°3 pubblicato il 14 Ottobre 2013 da DanielaStraccamore
 


DIETRO AI PC SI TROVANO MOLTE MINORENNI.

 

16 agosto xxxxxxxxxx ciao bellezza.. Daniela Straccamore Ciao

 xxxxxxxxxx come va? Daniela Straccamore bene grazie

 xxxxxxxxxx che fai di bello? Daniela Straccamore ora?

 xxxxxxxxxx si Daniela Straccamore sto un attimo in rete

 xxxxxxxxxx non sei sposatta sposata Daniela Straccamore

 perchè questa domanda? importa se lo sono o no? xxxxxxxxxx

 nooooo Daniela Straccamore ah ok xxxxxxxxxx cosi ti posso

 corteggiare ahhha Daniela Straccamore ridi ridi xxxxxxxxxx sei

 una bella donna Daniela Straccamore ti ringrazio non lo posso

 dire di te xxxxxxxxxx vorrei vederti Daniela Straccamore sei

 senza foto come mai? xxxxxxxxxx non ne ho qui sul portatile

 Daniela Straccamore mmmmm xxxxxxxxxx che pensi Daniela

 Straccamore le foto se le hai inserite io le vedrei no? xxxxxxxxxx

 non le ho messe mai Daniela Straccamore siccome non ne hai,

 non si vedono. credo di no, mai messe secondo me xxxxxxxxxx infatti mai messe se hai la web posso vederti li Daniela

 Straccamore ecco, vedi? E perchè? xxxxxxxxxx per vedersi xè

 che pensi Daniela Straccamore che è un falso profilo credo

 xxxxxxxxxx se era falso non dicevo di vederci Daniela

 Straccamore cosa ti dice che io lo voglia xxxxxxxxxx infatti te lo

 stò dicendo se vuoi Daniela Straccamore non ti conosco, non so

 chii sei e dovrei vederti? xxxxxxxxxx se te la senti Daniela

 Straccamore io non mi vedo mai con nessuno perchè con te

 dovrei? xxxxxxxxxx non ti stò obbligando se vuoi ci vediamo x

 parlare chiacchierare Daniela Straccamore certo che no, però è

 strano che me lo hai chiesto subito non credi? xxxxxxxxxx cosa

 pensi che mi masturbo qui? Daniela Straccamore stiamo parlando

 qua, non ti basta? xxxxxxxxxx se non vui aprire la web pazienza

 Daniela Straccamore non c'è motivo di aprirla xxxxxxxxxx pensi

 che mi accio le seghe forse? Daniela Straccamore ma....questo lo

 stai dicendo tu non io carissimo xxxxxxxxxx io son diretto se

 volevo farmi una sega te lo dicevo e poi le cose si fanno in 2

 Daniela Straccamore scusami, tu usi sempre questi linguaggi?

 xxxxxxxxxx noo Daniela Straccamore parli di seghe senza che

 nessuno ti dice nulla bo, sarò io strana? Non so xxxxxxxxxx no

 scusami mi hai eccitato e ho detto quelle cose Daniela

 Straccamore ti ho eccitato? Ma allora tu stai fuori dei canoni

 xxxxxxxxxx ti spiego ci son 40 gradi e mi son messo sul divano

 con l'aria condizionata Daniela Straccamore fa come vuoi

 xxxxxxxxxx son nudo nudo Daniela Straccamore ma lo strano sei

 tu non io xxxxxxxxxx e appena ti ho scritto mi son eccitato

 Daniela Straccamore malato allora xxxxxxxxxx no ti ho vista

 nelle foto e mi sei piaciuta Daniela Straccamore mmmm

 xxxxxxxxxx ma non vuol dire che se ti vedevo in web facevo

 qualcosa Daniela Straccamore che cazzo vorresti fare

 xxxxxxxxxx che anche se son eccitato e nel frattempo aprivamo

 la web io mi rivestivo Daniela Straccamore strano tipo sei ma una

 donna ce l'hai nella vita? xxxxxxxxxx mi son lasciato da qualche

 mese e adesso mi stò rilassando un pò Daniela Straccamore mica

 tanto ti stai rilassando xxxxxxxxxx sono sul divano nudo con aria

 fresca è un bel relax Daniela Straccamore e chi se ne frega se sei

 nudo o vestito xxxxxxxxxx cosi x dire ma se mi metto nudo ?

 Daniela Straccamore fatti tuoi xxxxxxxxxx in web con te ?

 Daniela Straccamore cosa? che vorresti scusa, sii diretto

 xxxxxxxxxx dartelo in web Daniela Straccamore cosa

 ahahahahah xxxxxxxxxx il mio p..... Daniela Straccamore sei

 pure impotente e maleducato. io sono una signora rispettabile

 xxxxxxxxxx non lo metto in dubbio non ho detto cose volgari

 Daniela Straccamore come credi che uno stronzo come te possa

 piacermi? a no? Non hai detto cose volgari? xxxxxxxxxx va bene

 scusa non volevo fai finta che non abbiamo detto nulla Daniela

 Straccamore come non volevi, volevi eccomi xxxxxxxxxx sei una

 bella donna volevo si Daniela Straccamore e con ciò dovrei fare

 porcate con te? xxxxxxxxxx x me era bellissima scusami dai non

 ti dirò piu queste cose sarò buono Daniela Straccamore e con le

 altre pure? xxxxxxxxxx se qualcuna vuole ma deve essere un

 piacere di entrambi Daniela Straccamore capito capito

 xxxxxxxxxx cmq non devi pensare male non ho mai detto che

 non sei seria Daniela Straccamore malissimo non male

 xxxxxxxxxx non mi permetterei mai Daniela Straccamore sei uno

 stronzo invece ecco quello che sei xxxxxxxxxx meno male che nn

 mi son messo in web altrimenti mi mangiavi Daniela Straccamore

 e ci provi con diverse donne xxxxxxxxxx non ci provo Daniela

 Straccamore il tuo profilo mi è stato segnalato e ti ho chiesto

 l'amicizia di proposito xxxxxxxxxx io ci parlo se poi vogliono ma

 mica con tuttw Daniela Straccamore io scrivo, faccio la

 giornalista. e tutto questa conversazione ora la pubblico perchè i

 maiali come te non possono stare su facebook xxxxxxxxxx che ti

 devo dire Daniela Straccamore puoi anche bloccarmi tanto è tutto

 salvato xxxxxxxxxx non ti blokki blokko Daniela Straccamore e

 prega Dio se lo dovessi fare pure con le minorenni saranno guai

 per te xxxxxxxxxx ci mancherebbe altro Daniela Straccamore fai

 ridere, anzi, no piangere xxxxxxxxxx vabbè Daniela Straccamore

 vabbè cosa quanti profiili hai xxxxxxxxxx che faccio piangere 50

 questo ho Daniela Straccamore 50 profili? xxxxxxxxxx questo ho

 Daniela Straccamore chiudo, ti cancello, ti blocco e ti segnalo

 xxxxxxxxxx ti auguro una buona giornata Daniela Straccamore

 anche a te...e al prossimo disturbo in chatt xxxxxxxxxx ? al

 prossimo? — con Maddalena Accoti.


Per informazioni contattarmi in privato...

 

 

 
 
 

INTERVISTA ALLA BEFANA

Post n°2 pubblicato il 26 Settembre 2013 da DanielaStraccamore
 


Una strana intervista....

No, questo proprio non me lo aspettavo!!! 

Sono stata svegliata in piena notte dal telefonino. Rispondo assonnata ed una voce un po’ stanca mi dice che vuole vedermi subito…Cerco di connettere di capire qualcosa perché appunto dormivo. Mi dice che è la befana, befana? Ma chi è questa matta, pazza, paranoica, schizzofrenica, a quest’ora? E’ mezzanotte meno un quarto…. Sarà... qualcuno che vuole farmi uno scherzo penso. Lei insiste dicendomi che vuole vedermi subito, vuole incontrarmi. La befana vuole incontrare me? E cosa mai vorrà da me? Capisce che non credo che sia lei e sto per riattaccare, lei, con la voce tremante al telefono mi dice 
“Daniela non riattaccare ti prego, ti ho cercato perché vorrei che tu mi facessi un’intervista”
Io a questo punto scoppio a ridere e cerco di stare al suo gioco, anche se è uno scherzo, è comunque uno scherzo piacevole. Mi dice,

”Sono io, la befana quella vera. Non so se ricordi quando anche tu eri piccolina, un anno ti portai come regalo una cucina, che gioia per te, dicevi a tutti che la befana ti aveva portato una cucinetta tutta rosa. Giocavi accanto a tua madre mentre cercavi di imitarla, un altro particolare, così capisci che sono proprio io. Ogni anno lasciavo le mie calze appese con tanti dolcetti al lampadario della camera da letto dei nonni dei tuoi figli. Paoluccio mi lasciava sempre la finestra aperta perché sapeva che sarei passata per i suoi nipotini che lui adorava. Vorrei attraverso te che sei brava a scrivere e a raccontare cose che potrebbero a volte sembrare favole, dire, parlare a tanti bambini che mi stanno aspettando”. 

A questo punto non ho dubbi, è proprio lei...Mi da appuntamento in un posto molto isolato perché non vuole che nessuno ci veda. In quattro e quattr’otto mi preparo e vado ad incontrarmi con la Befana con un entusiasmo da bambina, che bello sarà vedere il suo viso! Chissà cosa vorrà dirmi, mi viene il batticuore per questa emozione che andrò a vivere, arrivo all’appuntamento, fa un freddo pazzesco e finalmente la incontro. E’ tutta infreddolita, la invito ad entrare nella mia macchina. 

“Grazie” Mi dice, “Ho tanto freddo, ora mi scaldo anche un po’. Ti ho chiamato perché vorrei che tu scrivessi sul giornale un po’ di cose che voglio dire ai tanti bambini che con ansia tra stasera e domani mi aspettano, io non sono capace né a leggere né a scrivere“. 

Chiedo, “Se non sei capace né a leggere né a scrivere, come fai a capire quello che i bambini ti chiedono attraverso le letterine?” 

Lei risponde, 

“ Leggo nei loro cuori, so e vedo tutto, so di ogni bambino ogni desiderio. Vorrei poter esaudire tutte le loro richieste, ma purtroppo non mi è possibile. Molti aspettano da me quello che a volte i loro genitori non riescono a comprargli. Anche io però ho dei limiti. Molti bimbi mi chiedono di portare loro computer, telefonini, monopattini, e tutti quei giochi tecnologi che loro adorano, io però non riesco ad esaudire tutte le loro richieste, non ho tanti soldi, anche io sono una povera vecchierella che campa oramai alla giornata. Vedi come sono ridotta? Questo vecchio vestito è oramai tutto rotto e strappato”.

La befana vede che mi sto commuovendo, le dico che proverò a cucircelo io uno, lei allora risponde

”Ti ringrazio ma questo vestito me lo cucì mia nonna, per me è un ricordo e non posso disfarmene. Ora che ci penso, scrivi pure che sono stata molto contenta che Joele, un bimbo di appena 3 anni figlio della tua amica Patrizia, quando la mamma gli ha detto che non potrò portargli quello che spera perché sono appunto molto povera, lui ha avuto pietà di me. Alla mamma ha detto che non fa niente, anzi, di non preoccuparmi perché sarà lui insieme al fratello Deni a comprarmi tutto nuovo. Dovranno contentarsi, farò comunque visita anche a casa loro. Con questa occasione vorrei mandare un bacione grande, grandissimo alla piccola Aurora Fiorini e al suo fratellino. Aurora vive ad Alatri, e so che chiama sua zia Anna Maria, zia befana. Io sono molto contenta di questo, però ti voglio ricordare cara Aurora che l’unica vera Befana sono io. La tua zietta ti vuole un bene infinito, anche quanto non è presente ti è comunque sempre vicina. Lei per te vorrebbe che ogni tuo piccolo o grande desiderio si possa realizzare. La zia befana saluta te Federica e Francesco”. 

Sto immaginando quanti chilometri farà con la sua scopa, glielo chiedo e risponde, 

"Figlia mia quanto freddo, quanta neve, quanto vento! Chi li ha mai contati i chilometri, quello che invece conta e ha sempre contato per me, è fare contenti tutti i bambini del mondo, farli continuare a sognare e poter regalare loro un sorriso". 

Alla Befana vorrei fare tante domande ma non mi viene da chiedere niente, poi è lei che mi dice cosa devo scrivere. Mi fa una grande pena, è talmente vecchia e stanca che sta quasi per addormentarsi sul sedile della mia macchina. Come per incanto legge nel mio pensiero e mi dice. 

"Ora devo andare, devo finire di incartare i tanti doni che tra questa notte e domani dovrò portare. Scrivi pure che non mi dimenticherò di nessuno, ovunque ci sia una casa con un bimbo ad aspettarmi io passerò. Ciao, ti ringrazio che sei venuta ad incontrarmi, raccomando alle persone grandi di leggere quello che hai scritto per me ai bambini". 

A questo punto scende dalla macchina, faccio per salutarla con la mano ma…come per incanto la befana è sparita davanti a me. La vedo già sulla scopa che è partita a razzo su nel cielo stellato…..

Daniela Straccamore



PUBBLICATO 6 GENNAIO 2011 su l'Inchiesta quotidiano

 
 
 

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