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diario di un ragazzo speciale

 

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continuo diario

Post n°174 pubblicato il 20 Giugno 2007 da pasquale_boss

“L’ADDIO DI UN AMICO”

 

     Uno dei momenti più tristi invece, fu nel luglio del ’95…..Un pomeriggio il mio amico Narciso venne a prendermi a casa per fare una passeggiata…..

     Per strada mi disse che per motivi di lavoro, sarebbe partito per Rimini, dove stava iniziando una nuova attività…..

     Quella notizia mi procurò una crisi di nervi e, scoppiai a piangere. Per molti giorni non riuscì a superare lo stato di depressione che mi era venuto, anche perché in quel periodo, oltre Narciso non avevo altri amici che venissero a trovarmi…..

     E’ stato il mio padrino Ciro ad aiutarmi a superare quei difficili momenti…..

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“UN ANNO PIENO DI EMOZIONI”

 

     Nel ’96 il gruppo di cui facevo parte “Comitato Autonomo per le pari Opportunità”, mi teneva abbastanza impegnato con riunioni, programmi di lavoro ed uscite di gruppo…..

     In quell’anno cominciai a frequentare per la prima volta un gruppo organizzato…uscivo di casa con regolarità, divertendomi molto ad incontrare gente…..Ricordo con piacere una gita ad Acqua Flash, eravamo tantissimi, il tempo era stupendo, ci divertimmo molto…..

     Un nostro amico, Acierno Marco, anche lui disabile, si lasciò prendere dall’entusiasmo e, in un attimo di distrazione cadde all’indietro con la carrozzina e si ferì al gomito…..Era tanto felice, da non sentire dolore, , il sangue usciva, ma lui non ci faceva caso…..

 

 

 

 

“IL PRIMO PASSO PER COMUNICARE”

 

     Nel mese di Aprile del ’96 Massimiliano e Narciso, vennero a casa a trovarmi, per dirmi che avevano visto in una trasmissione televisiva un ragazzo nelle mie stesse condizioni, che comunicava con le lettere dell’alfabeto…..

     Decisero allora di preparare un tabellone di plastica sul quale vi collocarono le lettere dell’alfabeto ed i numeri da 0 a 10, scritti in rosso…..Mi dicevano una lettera, ed io dovevo indicare loro, tramite una bacchetta di legno in loro possesso, quella giusta sul tabellone…..E’ stato così che ho iniziato a comunicare con le persone, non solo attraverso gli occhi e i gesti della testa…..

     Quel sistema inizialmente adottato non mi consentiva però di esprimermi in maniera autonoma, in quanto avevo sempre bisogno che qualcuno mi indicasse sul tabellone le lettere…..

     In quel periodo la mia fisioterapista, la signora Rosa, sentendo da mia madre quello che i miei amici avevano fatto, un bel giorno venne a casa con un’idea che gli era venuta in mente…si presentò con una busta piena di pezzi di plastica in diversi colori…..rappresentavano tutte le lettere dell’alfabeto e i numeri da 0 a 9…..

     In quel periodo venivano a trovarmi due ragazze, Lina e Claudia, conosciute tramite Ciro, le quali su invito di Rosa prepararono con i pezzi di plastica una tastiera identica come disposizione a quella dei computers…..

     Nella cucina stabilimmo dei colori convenzionali (giallo, rosso, blu, bianco, rosa, verde), corrispondenti a quelli usati per colorare le lettere ed i numeri…..ad esempio, per indicare il verde mi rivolgevo con la testa e lo sguardo verso una piantina posta nell’angolo in alto della parete frontale…..

     Inizialmente Rosa mi diceva una parola, poi, dovevo indicare con i gesti della testa le lettere, mostrando i colori come convenuto…Pian piano cominciai ad imparare a memoria la posizione ed i colori delle lettere e dei numeri che componevano la tastiera…..

     In questo modo, oggi, ho la possibilità di dialogare con i miei amici e, di comunicare loro i miei sentimenti e le mie esperienze…..

 

     Quegli anni furono per me motivo di grande gioia, in quanto ero circondato da molti amici e, partecipavo spesso a manifestazioni, incontri ed altre iniziative di vario genere…Ricordo ad esempio che il 19/05 Ciro organizzò una partita di calcio al palazzetto dello sport di Marigliano…fu un incontro speciale, in quanto le sue squadre erano composte da ragazzi disabili…..

     Trascorremmo una piacevole domenica, che servi anche a sensibilizzare la gente sui nostri problemi…La domenica successiva Franca organizzò una gita all’aeroporto militare di Grazianise, riempiendo due pullman …..

     Eravamo un gruppo di circa cinquanta persone…visitammo sia gli aerei che l’aeroporto. Una ragazza disabile ebbe la gioia di salire su un’aereo e vedere come era fatto all’interno…..Rimanemmo a pranzo nella mensa militare e in serata tornammo a casa…..

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“LA GIORNTA DEL DISABILE”

 

     Nel mese di giugno, il giorno di San Vito, Compatrono di Marigliano, i frati del Convento organizzarono una messa domenicale per le persone in difficoltà (anziani, disabili, ecc.). Durante la messa, al momento dell’offertorio, mi recai con altri verso l’altare portando un cestino colmo di regali…..

     Il comitato di cui faceva parte il mio amico Ciro, organizzò dopo la messa, presso la sede dell’associazione di S. Nicola, un pranzo sociale…alcuni familiari prepararono le pietanze che poi furono distribuite…..

     Come tutti, anche io, tutta la giornata ho avuto un accompagnatore…..il mio amico Francesco…..

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“IL MIO PELLEGRINAGGIO A LOURDES”

    

Nel mese di agosto, per conto di un’associazione di S. Anastasia, Franca organizzò un pellegrinaggio a Lourdes, con il cosiddetto “Treno Bianco”…        

 

 

     Purtroppo, forse anche a causa della tensione che mi prese in quel periodo, il giorno della partenza accusavo sintomi di febbre…infatti il viaggio fu molto duro, sia per me che per mia madre che mi assisteva…..

     Trascorsi tutto il viaggio, circa 24 ore, steso su di una brandina senza riuscire a rilassarmi e riposare…Ricordo che uno dei volontari, Pasquale, cercava in tutti i modi di aiutare me e mia madre ad alleviare le nostre difficoltà…..

     Arrivati a Lourdes, fummo alloggiati presso un ospedale della città, dove fui sistemato in una stanza con altre due persone in difficoltà…mia madre, per non lasciarmi da solo, la notte portava un divano nella camera e si sdraiava al mio fianco. Avvertimmo in quei giorni notevoli disagi logistici, in cambio, però, feci una bella esperienza di vita…..

     Partecipai alla Via Crucis con tutto il gruppo…ricordo che la Santa Messa durò circa tre ore; fu molto coinvolgente vivere l’atmosfera di quel luogo, così carico di speranza, di fiduciosa e serena attesa in un futuro, affidato nelle mani della Beata Vergine di Lourdes…..

     Di quel pellegrinaggio conservo, tra i miei ricordi, alcune foto ed una videocassetta comprata sul posto…..

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     Quanto verde c’era in quei luoghi sacri, quanto rispetto per le cose e per le persone…se solo pensiamo a quanta gente ogni anno passa davanti alla grotta e quanti “invadono” la cittadina di Lourdes, senza però fare danno alle cose e, adattandosi all’ordine imposto dalla Polizia Locale…..

     Ricordo, con un po’ di malinconia, di un ragazzino malato di osteomelite, costretto a vivere sempre steso su una tavola…la sua vita era in orizzontale….

     Svolgeva le azioni quotidiane della vita sdraiato….si era adattato molto bene a quel modo di vivere…Diventammo subito amici e, devo dire che era molto simpatico…il suo nome era Natale…..

 

 

 

 

“ULTIME GITE CON L’ASSOCIAZIONE”

 

     Nel settembre dello stesso anno la signora Franca organizzò anche una gita a Scafati nella Villa Comunale, era di domenica, dove fu celebrata la Santa Messa all’aperto…Dopo pranzo, ci trattenemmo tutti in villa, dove avevamo organizzato giochi e musica…Mi dispiacque solo per l’assenza di Ciro, il quale non venne per una serie di problemi che stavano nascendo in associazione…..

     L’ultima gita che fu fatta insieme all’UALSI di S. Anastasia, fu nel mese di ottobre…Ci recammo al Santuario di Visciano da Padre Arturo, con il pullman del Comune di Marigliano…..

     Dopo la Messa invece facemmo ritorno a casa con l’auto di mio fratello che era venuto a Visciano per trascorrere con noi la giornata…

     Anche quella volta Ciro non partecipò alla gita, ma poche sere dopo venne a casa mia con la moglie a trovarmi e a spiegarmi i problemi che stavano spaccando l’associazione…Da allora non la frequentammo più…..

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“LA MIA CRESIMA”

 

     L’anno ’96 non poteva finire che in bellezza…..per me è stata una gioia immensa sentirmi dire di “si” ad una richiesta fatta da me, a Ciro…Gli chiesi se gli faceva piacere essere il mio padrino di cresima…lui accettò con immensa gioia…..     Fu così che il 18 maggio dell’anno dopo mi cresimai…..

     La cerimonia avvenne nella Chiesa S. Maria delle Grazie di Marigliano…dopo la festa fu organizzata a casa mia, insieme a tutta la famiglia, fino alla sera, insieme a tutti gli zii…..

 

 
 
 
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