Ricordi

Ricordo che non mi recai in Chiesa per la cerimonia, ma restai a casa con Annuccia che mi tenne compagnia. Al termine della funzione religiosa venne a prendermi mio cognato Luca, che mi aiutò a vestire e, insieme a lui, ci recammo al ristorante “Le Rose Rosse” di S. Maria a Castello…..

Provai una grande gioia quando incontrai gli sposi con i loro abiti nuziali, formavano proprio una bella coppia…C’erano anche tutti gli altri familiari, gli amici, i miei genitori, mia sorella, i cugini, gli zii…mia sorella era molto bella con il suo pancione…era incinta di nove mesi (difatti una settimana dopo nacque Francesco)…..

Trascorremmo davvero una stupenda giornata, mangiando ottimo cibo e divertendoci con la musica…A sera tornai a casa stanco, ma contendo…Il giorno dopo gli sposi partirono in viaggio di nozze per Assisi, dove incontrarono anche il mio amico Narciso che in quel periodo faceva parte dell’ordine dei frati minori…..

Come ho detto prima mia sorella una settimana dopo diede alla luce Francesco,

in quei giorni ero molto preoccupato per lei, in quanto mia madre dovendo badare a me, non poteva starle vicino…fortunatamente gli furono accanto le mie zie e, quando uscì dalla clinica Annamaria passò subito per casa mia a farmi vedere il bambino…..

Fu molto commovente e, tuttora conservo un bel ricordo di quei giorni…..

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“UN ’97 TERMINATO PIENO DI”

BELLE EMOZIONI

Verso la fine del ’97 ricordo che mio fratello Eduardo, ci disse che a maggio dell’anno dopo la moglie Teresa avrebbe dato alla luce il suo primogenito …Anche quella notizia mi commosse molto e mi riempì di gioia.

L’ultimo giorno dell’anno, lo trascorremmo tutti a casa mia, vennero mia sorella con il marito e i figli, i miei zii Teresa e Emilio con la loro figlia Francesca…Purtroppo mio fratello Eduardo e la moglie, per motivi di lavoro, non erano presenti…..

Quell’anno addobbammo l’albero di pino che si trovava in giardino, con palline colorate, luci ed altro…era veramente molto bello e dava un’atmosfera particolare al Santo Natale…..

Trascorremmo quella serata molto allegramente…più tardi venne anche Nino, fidanzato di Francesca…Allo scoccare della mezzanotte brindammo tutti all’anno nuovo, poi telefonai a Ciro per fargli gli auguri…finimmo la nottata giocando a tombola fino alle tre di notte…..

E’ molto bello trascorrere giornate particolari, come il Santo Natale, in famiglia con i propri cari, ed auguro a tutti di poter sempre vivere simili esperienze…..

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“FINALMENTE AL MARE”

E’ arrivato luglio, il giorno 1 sono partito per le vacanze insieme a mio zio Emilio e la sua famiglia, per Scauri, dove ci attendeva una villetta molto carina e confortevole…mi consentiva tutti gli spostamenti con la mia sedia, l’unico inconveniente, però, era molto lontana dal mare…..

Dopo pranzo ci andavamo a riposare, poi il pomeriggio mia madre e mia zia uscivano per fare la spesa per poi organizzare la cena…la mattina ci svegliavamo presto per recarci in spiaggia, mio zio mi aiutava a mettere i piedi in acqua…verso mezzogiorno ritornavamo a casa…..

Stavo bene in spiaggia e non avvertivo particolare senso di disagio per la mia condizione…il pomeriggio a volte mio zio organizzava delle passeggiate in auto…ricordo che un giorno ci recammo a visitare Gaeta, una bella cittadina a pochi chilometri da Scauri…..

In un’altra occasione andammo a visitare il centro commerciale…c’era molta gente, non solo per fare compere, ma anche per divertirsi…..

Quella estate ho trascorso davvero dei bei momenti con mia madre e i miei zii, a cui sono molto affezionato, soprattutto con mia cugina Francesca. Sono stati soprattutto loro ad aiutare me i la mia famiglia nei momenti più difficili…ancora oggi sono le persone sulle quali posso fare maggiore affidamento…..

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“UN’AMICIZIA DURATA

SOLO DUE ANNI”

Agli inizi del ’99 ero particolarmente solo…tranne il mio fedele e caro compare, non avevo altre persone che mi frequentassero e, spesso avvertivo la solitudine delle lunghe giornate…..

Un pomeriggio di febbraio venne a farmi visita la signora Maria che, notato il mio difficile momento, mi disse che avrebbe fatto il possibile per aiutarmi a venirne fuori…purtroppo anche lei non riuscì subito a trovare qualche amico comune da presentarmi…..

A quell’epoca la mia terapista, la signora Rosa, che mi era molto affezionata, gli venne in mente un’idea che si rivelò quella giusta. Mi fece scrivere la mia prima lettera, che ancora conservo con affetto, nella quale esprimevo il mio disagio ed il mio bisogno di calore umano e di amici…..

Rosita mi chiese di poterla pubblicare sul giornalino del Convento, accompagnata da un suo articolo molto bello, “Non Chiudetemi la Porta”, così consegnammo la lettera alla signora Maria, che a sua volta la diede ad una sua amica, la signora Papasso…..

Nel corso di una riunione al Convento di San Vito, la signora Capasso lesse il contenuto della lettera alle persone presenti. Le domenica successiva, nel primo pomeriggio, io e mia madre, stavamo guardando alla TV il film “La Vita è Bella”, quando bussarono alla porta…erano la signora Papasso e Rosita, accompagnate da un ragazzo molto simpatico…Andrea Masi…con il quale feci subito amicizia…..

La domenica di Pasqua, Andrea insieme a Rosita venne a casa mia ed insieme andammo al Convento per partecipare alla Santa Messa. In quell’occasione ricordo

che celebrò la liturgia Padre Mario Follieri, frate al quale sono tuttora molto affezionato…..

Grazie alle spiegazioni della signora Rosa, il mio amico Andrea imparò l’uso del tabellone e dei colori, così riuscimmo a comunicare i nostri reciproci sentimenti, rafforzando quel legame che stava nascendo…..

Il nostro rapporto è durato circa due anni, poi Andrea per motivi di lavoro, ha dovuto allontanarsi da Marigliano e, da allora, i nostri incontri sono diventati sporadici. L’ho rivisto due anni dopo, il giorno delle sue nozze, in chiesa…da allora purtroppo sono riuscito ad incontrarlo poche volte e, spero di poterlo rivedere quanto prima, per manifestargli l’affetto che sempre nutro per lui…..

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“UNA VACANZA POCO SERENA”

Nel mese di agosto, mia madre affittò una casa, per le vacanze, a Pescopagano. Sono partito il giorno due, era di lunedì, ci mettemmo in macchina io e la mia famiglia, insieme a mia sorella e la sua di famiglia…..

Devo dire che non fu un’estate proprio serena…i bambini facevano molto chiasso, la casa era piccola e molto calda…quindi la convivenza fu davvero difficile…..

L’accesso alla casa era complicato, c’erano dei gradini all’ingresso e, quindi dovemmo organizzarci con delle asse di legno per poter entrare ed uscire. Io avevo paura di cadere, non mi sentivo libero di muovermi…..

In quel periodo anche il mio amico Andrea era in villeggiatura a Pescopagano, il quale, sapendo che anche io mi trovavo li, venne a trovarmi in diverse occasioni, facendoci delle belle passeggiate per il paese e, una notte rimasi a dormire a casa sua…che notte…..

“MIMMO MANI DI FATA”

Al ritorno dalle vacanze, a settembre, quando ripresi la riabilitazione, fu molto dura e Mimmo, il mio fisioterapista, dovette impegnarsi al massimo perché potessi sbloccarmi nei movimenti…..

Mimmo quando viene a casa per l’ora di terapia, mi rilasso e mi affido completamente a lui, traendo dall’opera delle sue mani un gran beneficio…..

Purtroppo tra me e lui non è facile comunicare…ma lui riesce comunque ad intuire il mio stato d’animo e, ciò lo aiuta a svolgere il suo lavoro nel modo migliore, dando sollievo al mio corpo…..

Spero che il bel rapporto che ho con lui possa continuare in futuro e cementare quel sentimento di amicizia che attualmente ci lega…..

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