Creato da La_Chambre_d_Isabeau il 10/09/2006

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Lectio magistralis

Post n°217 pubblicato il 21 Gennaio 2007 da La_Chambre_d_Isabeau
 

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L'aula è stracolma. Gli studenti, in gran parte ragazze, si assiepano ovunque. I miniregistratori accesi. Non vogliono perdersi una sillaba. L'illustre, seppur ancora giovane. Professor Baldwin terrà una dotta lezione sul tema: "Amore e congiungimento carnale". Di sana e provata fede cattolica, il noto accademico  da sempre è fautore dell'Amore come sentimento della Grazia Divina.
Il Rettore lo presenta con poche parole di circostanza. Il brusio di fondo cessa del tutto. Eccolo, un bell'uomo dal sorriso disarmante. Sicuro di se e delle sue idee. Propugnatore della Verità.
Tutti sanno che, nemmeno troppo velatamente, si diletta anche in poesia.
Ha una bella voce, non troppo stentorea, seducente.
La lectio ha inizio.
...Ragazzi non esistono altri modi d'amare se non nella Grazia Divina.
Ammutoliti.
...L'Amore deve essere volto alla ricerca della purezza....
....in quell'atto risiede il mistero della procreazione....
....vi è la vita....

Scoppia scrosciante l'applauso finale.
Il Rettore annuncia compiaciuto che il Professor Baldwin risponderà ad alcune domande.
Momento di imbarazzo. Non si aspettavano il contraddittorio.
Dal fondo dell'aula si alza una ragazza.
Permette Professore, avrei delle domande.
Con passo deciso si dirige verso il piccolo palco.
Allora, esimio Professore, come concilia queste sue dotte parole con un gelido alberghetto sperso nella nebbia?
Con due corpi avvinghiati?
Purezza?
Con un cazzo conficcato in gola?
E' il suo unico modo d'amare?
Con una lingua su per il culo?
E' il suo dono? Alla Grazia Divina?
Il professore sbianca. Si aggrappa con le mani forte al leggio.
E mi dica, esimio Professore, dov'era quando l'altro corpo si sdraiava al centro dei binari?
In Chiesa a pregare?
Aveva solo diciannove anni.
Nessuno che accorra in aiuto del Professore.
Pietrificati.
Dov'era il mistero della vita?
Lo trapassa con lo sguardo.
Poi a voce bassissima.
Era mio fratello.

 
 
 
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CINQUE PEZZI FACILI

PRIMAVERA

La primavera senza una foglia che potesse venir rovesciata dal vento, nuda e luminosa come una vergine di scontrosa castità, di sdegnosa purezza,  si distese sui prati con gli occhi spalancati e attenti e del tutto indifferente a quel che facessero o pensassero quanti guardavano.

Gita al faro
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