Dovrà passare ancora molto tempo, io credo, prima che la donna possa sedere al suo tavolo a scrivere un libro senza scoprire un fantasma da uccidere, una pietra da scagliare con rabbia.
Virginia Woolf
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Vita in carta carbone- Te l’hanno mai detto che assomigli ad Humphrey Bogart? Sembri un suo sosia. - Beh certo, a ben guardare se mi impomatassi i capelli. Accendo la prima sigaretta, Dio è disgustosa, devo imparare a tenerla incollata al labbro come faceva Bogey. Si, così può andare. - Buongiorno, in cosa posso servirla? - Guardi sto cercando un trench vintage. Ha presente Bogart nel film Il falconemaltese? Ecco, ne vorrei uno identico. E se poi aveste un borsalino non troppo malandato sarebbe perfetto. Si, sono quasi identico. Mi potrebbero scambiare per lui, se non fosse morto. Sono felice, ma non basta ancora: manca la mia Laureen. A.A.A. Cercasi, scopo matrimonio, bionda affascinante di nome Laureen. Si offre fedeltà assoluta. - In collegamento da Cinecittà, la nostra inviata Francesca Orla per il Primo Concorso Internazionale SaremoSosiaFamosi. - Si, buonasera Signore e Signori. In questa splendida cornice la giuria presieduta da Maurizio De Filippi e Maria Costanzo sta per annunciare il verdetto finale. - Ladies and Gentlemen the winner is: il concorrente numero 59, Humphrey Bogart per la sua totale identificazione con il personaggio. - Grazie, sono commosso. Mi chiami pure Bogey, per me è un onore incarnare il suo spirito. Anche con l’alcool ormai ci dò dentro pesante, per non parlare delle 80 sigarette senza filtro al giorno. - Mi dispiace la PET ha confermato la diagnosi iniziale: carcinoma inoperabile ai polmoni, le restano meno di tre mesi di vita Signor - Bogart, ma mi chiami Humphrey, Dottore. Alle ore 18 e 15 del 15 Agosto si constata il decesso del paziente numero 471311. - Questo è il vestito portato dalla vedova, quella bella bionda. Ha insistito per il trench e il borsalino. Dai, vieni a darmi una mano. - Dì, ma non trovi che assomigli come una goccia d’acqua a Clark Gable? |
CINQUE PEZZI FACILI
PRIMAVERA
La primavera senza una foglia che potesse venir rovesciata dal vento, nuda e luminosa come una vergine di scontrosa castità, di sdegnosa purezza, si distese sui prati con gli occhi spalancati e attenti e del tutto indifferente a quel che facessero o pensassero quanti guardavano.
Gita al faro
Virginia Wolf
Virginia Wolf
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