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Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

 

 
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L'ARMAGEDDON SI AVVICINA: UNO SCANDALO AL MINUTOI!

Post n°1296 pubblicato il 22 Marzo 2016 da r.capodimonte2009
 

Un altro scandalo mega-galattico sta sconvolgendo un’Italia strozzata dalle sue vergogne, e  che non ha più neppure il tempo per piangere le sue splendide sette ragazze ammazzate dall’incuria e dall’incoscienza di organizzazioni internazionali, ormai ridotte all’osso, che gestiscono i loro servizi come se fossero piccoli paesi del Centro Africa: dove si fanno viaggiare i passeggeri su rottami ambulanti, condotti da un solo autista, di notte, sperando che non sia il sonno, al posto dei soliti  guerriglieri incontrati per strada, ad uccidere!

E’ relativo alle “ferrovie pugliesi”, e che finora è costato oltre 1 miliardo, e adesso rischia di costarne altri due, più 5-600 licenziamenti.

E’ presto detto: nessuno, tanto meno i Governatori che si sono susseguiti in questa disgraziata Regione, un tempo patria del cibo sano, e di una tradizione agraria d’eccellenza, ridotta dalla politica predatoria a plaga di industrie venefiche, al posto di una grande ed esclusivo turismo di qualità; bombardata dall’Unione Europea sotto lo sguardo indifferente dei soliti traditori della patria, a cominciare da “mamma” Vendola (che ha dimostrato ancora una volta quanto povera fosse la sua qualità di amministratore, piuttosto che quella di mistificatore!); nessuno, dunque, si era mai accorto che in Puglia esistono ben quattro “enti ferroviari”, due pubblici e due privati, oltre, naturalmente all’ente ferroviario principale Trenitalia, e, prossimamente, all’NTV della coppia Montezemolo-Della Valle. Una situazione che chiamarla “paradossale” vien da ridere! E naturalmente c’era da aspettarselo che, come a Roma, Napoli, Reggio Calabria, Potenza, L’Aquila, Palermo e Cagliari (ce le abbiamo messe tutte?), il Mezzogiorno desse il suo “buon esempio” di corruzione ai limiti dell’inverosimiglianza!

Ecco a voi, perciò, due piccoli enti pubblici che potrebbero essere riunificati in uno solo (le famose partecipate, su cui Renzi, ovviamente, non vuol mettere le mani, perché grandi contenitori di voti e favoritismi), e altri due piccoli (si fa per dire) enti privati, a loro volta, sotto controllo pubblico, ma lasciati tranquillamente ad autogestirsi (come è accaduto con l’azienda municipalizzata ambientale di Livorno!), in modo da creare un sottobosco di consulenti, dipendenti e raccomandati, che, lasciata opportunamente a zero la funzionalità e l’affidabilità del servizio, producono solo debiti, a carico delle banche compiacenti (le Etrurie del Sud!); immaginiamo, ma non ci vuole la mente di Azimov per farlo, in un intreccio di mazzette e privilegi. E se non fossero venuti al pettine questi “stupri” finanziari, che poi, come per le 4 banchette fallite (ce ne sono altre 10 molto più grosse, a seguire!), costano ai risparmiatori, azionisti e clienti lacrime di sangue, la situazione sarebbe continuata. E la cenerentola tra la Bari-Nord, le Ferrovia del Gargano e le Apulo-Lucane, le Ferrovie del Sud-Est e Servizi Automobilistici Srl., non sarebbe mai spuntata fuori, a dimostrare il suo volto catastrofico.

Dietro le indagini del commissario ministeriale Andrea Viero, la magistratura, naturalmente sta aprendo l’inchiesta, e, indovinate, troveremo amministratori e faccendieri, tra cui l’a.u. Luigi Fiorillo, a cui si deve lo spostamento della sede dell’ente a Roma (dove poteva muoversi con più facilità, e sperpero di risorse!), tutti di marca PD-F.I. NCD o SEL! Come se fosse una novità, e come se fosse la prima o ultima volta che questa vicenda si ripete lungo la penisola. E il ministro Delrio non ci venga a raccontare bubbole: lui non ha mosso un dito, fino a che i banchieri, in fila, con il capo cosparso di cenere, gli hanno portato il libro dei conti!

Ma altre iatture si muovono, e spingono avanti il Governo verso l’armageddon finale.

Gli sciacalli delle trivelle (nel senso che ce le vogliono, nonostante i gravi pericoli ambientalistici!), trovano spalla nei media di regime, che

reggono il gioco: la menzogna regna sovrana. Il TG2 nel menzionare il prossimo referendum (per cui, come è noto il PD chiede agli italiani di andare al mare invece di votare), sostiene che non ci sono stati mai incidenti. Tutt’altro! Gli incidenti, documenti alla mano, in 20 anni sono stati ben 9600, di cui 1300 nella sola Italia.

Mentre i “sepolcri imbiancati” governativi, nel dibattito al Senato per varare la Giornata Nazionale della Memoria per le Vittime della Malavita , parlano di “iniziative concrete che promuovano una sensibilizzazione maggiore, specie tra i giovani”, "Questo Paese ha toccato il fondo: non si ha più rispetto neppure per le vittime della mafia, di racket ed usura. Dallo scorso ottobre il governo” denuncia in aula Luigi Di Maio, “ha stabilito che non vengano più pagate le spese legali agli avvocati che difendono gratuitamente questi cittadini. Chi oserà più denunciare racket ed estorsioni, ora che sa di dover pagare anche di tasca propria? Chissà, forse è proprio questo il risultato che si vuole ottenere!” Solo i “grillini” hanno avuto il coraggio di sbugiardare il premier!
Intanto Al Senato si vara l’ennesima “Giornata Nazionale”, stavolta per le vittime dell’immigrazione. C’è solo da indignarsi: l’Italia è travolta da crisi e illegalità, le persone si suicidano, e il Parlamento spreca tempo e soldi pubblici per una cosa inutile. Questa è solo propaganda. E ovviamente, dopo gli accordi con la Turchia, soprattutto, IPOCRISIA!

E’ stata anche la settimana dell’acqua: il governo non nasconde il suo tentativo di cancellare la volontà che cittadini hanno espresso al referendum, ovvero che la gestione idrica resti pubblica. Già le “truppe cammellate” delle multiutility private si muovono, come accade nelle Marche, dove Multiservizi vende per pochi spiccioli, al monopolio rosso dell’Esra, la Prometeo partecipata al 40% dal Comune di Ancona, senza neppure che il Consiglio comunale sia convocato per discuterne. Hanno fretta, per paura che, in questi chiari di luna, la “torta” si possa sciogliere prima di mangiarla!

Si susseguono, poi, altri scandali delle banche che massacrano i risparmiatori. Il M5S  trentino ha deninciato il caso di Sparkasse, la Cassa di Risparmio di Bolzano, che nelle mani di PD, Lega e loro accoliti ha aperto una voragine di decine di milioni di euro. (ITALIADOC)

 

 

 

 

 
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