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Non si può governare solo con le frottole, una più ridicola dell’altra. Sì, perché il phisic du role di Matteo Renzi fa un tutt’uno con un mendace di mestiere: la sua faccia, il suo fisico, il suo modo di camminare e di parlare, lo tradiscono!

Allora, sentite: “Con la sconfitta del referendum anti-trivelle abbiamo salvato 11.000 posti di lavoro”: è falso, perché prima di tutti gli addetti al settore sono meno della metà, poi 1/3 delle piattaforme sono già chiuse e rottamate (che fine hanno fatto quegli operai?), e quelle che il referendum voleva portare a conclusione dei contratti senza rinnovo non avrebbero mai licenziato nessuno!

E ancora: “Il referendum è stato uno spreco di denaro”: è falso. Tutte le opposizioni avevano chiesto di votarlo al pari delle elezioni amministrative, ma la paura fa novanta, e Renzi ha immaginato che il voto politico facesse da traino; perciò è stato lui a pretendere che si votasse il 17 aprile, buttando via 100 milioni. Così come ha deciso di votare per le amministrative il 5 giugno, quando ci sarà il ponte, sempre per timore delle batoste, fidando sulla ignavia degli italiani!

“Con il salvataggio di banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Cariferrara abbiamo salvato 6.000 dipendenti dal licenziamento, e i conti correnti e le azioni di 100.000 clienti”: è falso, perché intanto i dipendenti di queste 4 bancarelle sono 3.500, e l’operazione di salvataggio bastava farla quando gli allarmi della Vigilanza erano stati inoltrati al ministro dell’Economia, e sarebbe intervenuto il Fondo Interbancario, anziché pignorare i risparmi delle gente. Per quanto riguarda poi i correntisti, il 90% di quelli con posizioni attive se ne sono andati, e agli azionisti, da parte loro, non restano che azioni senza alcun valore!

 “Il bilancio dell’Expo sarò reso noto alla fine di giugno”: è falso. Il bilancio dell’Expo, potrà essere reso noto anche nel 2050, ma si sa già che è in profondo rosso, e che i tre responsabili  del disastro sono la Moratti, Pisapia, Renzi e Sala. E questo nonostante le montagne di bugie che ci hanno raccontato che l’Expo avrebbe fatto la differenza, che era un affare, che ha risposto al quesito sul cibo nel mondo. Proprio per niente: il risultato è stato drammatico, tanto che la società si trova in situazione di insolvenza tale che non può pagare le ditte fornitrici; sono state costruite infrastrutture, tra cui due autostrade perfettamente inutili, centinaia di ettari di terra sono stati strappati all’agricoltura più strategica, e sono stati ingannati oltre 5.000 precari, pagati 400 € al giorno!

“Il Jobs Act ha creato 630.000 nuovi posti di lavoro”: è falso. I posti di lavoro che la franchigia sui contributi a carico delle aziende, pari a 19 miliardi di € in tre anni (per altro già ridotti della metà già dal secondo anno!), ha creato sono stati 327.000, di cui 125.000 di passaggio da ltd e lti. Che il J.A. sia un’altra tragedia lo dimostra il fatto che non appena le imprese hanno visto che il Governo non manteneva le promesse, hanno licenziato chi avevano assunto in fretta e furia (per papparsi le prebende), circa 100.000 addetti; i quali, proprio grazie al Jobs Act non hanno più alcun strumento di salvaguarda contro il licenziamento se non qualche mese di salario, e poi il nulla!

“La soluzione del problema immigrazione è contribuire con interventi finanziari a favore dell’Italia e della Liba, con l’emissione di eurobond”: è falso. Innanzi tutto Renzi prova a inventarsi qualcosa che già anni fa Tremonti tentò di far digerire alla Germania (ma che significherebbe anche salvare l’Unione Europea!), ed è una scialba riproposta senza alcuna vera convinzione; poi perché si è reso conto che, dopo aver fatto parte del cartello di coloro che hanno voluto concedere alla Turchia ben 6 miliardi per fare da gulag ai profughi siriani (su costrizione di Obama!), adesso si rende conto di essere caduto in una trappola senza uscita, essendosi riaperta in pieno la rotta mediterranea, che porterà in Italia, entro l’estate oltre 500.000 immigrati clandestini, e questo senza ricevere dall’UE neppure un centesimo; mentre lui se la prende con i furbi, come la Macedonia, la Slovenia, l’Austria e l’Ungheria!

Di bene in meglio, quindi: ogni singolo argomento trattato dal nostro premier è pieno di menzogne. E il popolo italiano pare divertirsi di fronte a questo teatrino, invece di correre alle urne per mandarlo a casa! (R.S.)