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attualità, politica, cultura

 

 
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L'incongruenza politica e sociale dello "ius soli"

Post n°1598 pubblicato il 16 Giugno 2017 da r.capodimonte2009
 

Circa 90 decreti governativi passati a fiducia, dato che il I° e II° Governo Renziloni non ha la maggioranza in Senato, a causa degli imbrogli istituzionali messi in piedi da partiti “tangentizi”, come NCD, Ala, e Centristi, e da organi istituzionali, come i Presidenti della Repubblica, del Senato e della Camera, che fanno di mestiere gli affossatori della Costituzione. 30 di questi sono ancora sospesi tra le nuvole, perché si tratta di leggi-delega, approvate in fretta e furia, di tre o quattro righe, e che aspettano di essere riempiti con gli spettacoli deprimenti che abbiamo visto ieri, e che vediamo ormai da quattro anni, a cui è ridotta l’opposizione in un Parlamento ormai di tipo autoritario.

Non solo il PD e i suoi quattro ciarlatani di contorno, imbrogliano le carte, come è accaduto con la legge elettorale, ma  promuovono leggi che non hanno né capo né coda, attenti soltanto a non toccare le proprie saccocce, e quelle delle lobby che li tengono in piedi; e che sono le stesse che governano l’Europa, tentano di scalzare la May in Gran Bretagna, e Trump negli Usa. Lobby che si sono intestardite nell’attacco concentrico all’Italia, per disintegrarne il tessuto connettivo ancora forte, fatto di imprese e risparmi, di cui, queste “carogne” vendute ai grandi potentati occulti, vogliono impadronirsi. I Governi Renziloni sono stato “montati” come nefasti meccanismi, proprio per lavorare come fanno spie e traditori, dall’interno, minando la resistenza di un Paese, il cui popolo è ormai allo sbando: e come burattini eseguono gli ordini, mentre la situazione economica peggiora di giorno in giorno, ma i premi e i privilegi vanno sempre alle lobby e alle caste dominanti.

Così, dopo il “decreto” fasullo che ha ribaltato il codice penale, e che non fa altro che diminuire le potenzialità indagatorie della giustizia, in modo  da restituire alla piena attività centinaia di delinquenti, mafiosi e faccendieri che hanno fatto dei partiti il loro schermo (come hanno anche dimostrato i risultati elettorali, dove solo con le liste civetta costoro riescono a raccattare voti da un popolo di sbadati e creduloni!); adesso è la volta di quello dello “ius soli”, che assomiglia dannatamente a quello sull’omofobia e sulle coppie gay, di cui proprio non si sentiva l’urgenza, una volta parificati i diritti con le coppie etero (visto che riguarda sì e no 4.000 cittadini), e che, invece, sono stati imposti, mentre decine di altri, molto più urgenti, giacciono nel limbo. Ma si sa, a personaggi perfidi come Grasso e Boldrini, o evanescenti e incapaci, come Mattarella, quel che interessa è che l’Italia “galleggi”, mentre viene svaligiata, e la gente si converta al calcio, o sia terrorizzata dall’Islam, o umiliata dalla miseria, in modo da pensare a tutto fuorchè a partecipare alla politica. E, così, quel che le arriva addosso è semplicemente letale.

Il decreto-ius soli, che non ha proprio nulla a che vedere col discorso molto più complesso dell’accoglienza, ma ne evidenzia tutte le più gravi conseguenze, è forse il  più retorico e circostanziato attentato alla repubblica che si ricordi; e non è un caso che sia avallato soprattutto da quelle forze ideologiche che, vestite dei colori del più bieco opportunismo, vengono puntualmente pagate a suon di milioni, dai poteri occulti: seguendo strategie preordinate, hanno, di volta in volta, promosso la stagione degli attentati, poi quella delle convergenze parallele, quella della concertazione, infine quella delle larghe intese, mentre, obbedienti, animano i tafferugli (Black-Block), promuovono e incoraggiano l’immigrazione clandestina sotto forma di ONG di ispirazione kalergiana, sono sempre all’avanguardia quando si deve fare carne da cannone dei problemi degli italiani, intrufolandosi nei cortei della vera protesta, per danneggiarli, e causando l’intervento di una polizia, che spesso è in perfetto accordo con loro. E sullo ius soli non c’era dubbio che esse risorgessero dalla tomba, avallate dai media di regime, che ne sono i complici, a imperversare con le loro ipocrisie e insulse teorie su un “buonismo dell’accoglienza” che, nell’abbraccio serafico con il modernismo cattolico di  matrice materialistica, fa del male soprattutto agli stessi immigranti: convinti, sempre di più, ad imbarcarsi, essere schiavizzati, e morire. In fondo, costoro, sono la cinghia di trasmissione sociale del becero neo-liberismo capitalista, il quale, nei tempi delle crisi da esso stesso innestate e cannibalizzate,  mira a gestire milioni di nuovi “servi della gleba” (dove la “gleba” non è più la zolla di terra, ma l’automazione!) da inserire nelle imprese che martoriano il pianeta, con  medicinali tossici, prodotti infettati e modificati dalla genetica, a costo quasi zero.

In realtà si tratta  del più vasto fenomeno immigratorio dai tempi di quello europeo verso il continente americano: la differenza, tuttavia, è lampante. Da una nazione che offriva, nel bene e nel male, occasioni e consolazioni, si passa a nazioni che sono desolate dalla miseria e dalla disoccupazione, e dove è già implicita una serrata e sanguinosa “guerra tra miserabili”, e dove le èlite si godono lo spettacolo dello sfruttamento, ricavandone prebende!

Da qui al 2020, lo ius soli porterà l’incremento della nascite nel nostro Paese, da 0 a +800.000 piccoli cittadini italiani, anche figli di chi non lo è, ma è solo di passaggio, o addirittura andrebbe respinto perché clandestino: quale povero cristo, cacciato dalla sua terra, dai conflitti di matrice tutta occidentale,  dalla desertificazione delle terre o, dall’ opposto, latifondismo speculativo delle multinazionali della bio-energia o delle discariche, non metterebbe al mondo dei figli (atto non certo razionale, ma solo istintivo!), in una nuova patria, ostile, per carità, ma ormai notoriamente aperta ad ogni compromesso di tipo solidaristico? Spes, ultima dea!

Da qui al 2020, a questi bambini, si aggiungeranno decine di milioni di poveri italiani (se non passerà un reddito di cittadinanza), e milioni di genitori disoccupati, perché, nel frattempo, come è prassi, si effettueranno le ricongiunzioni. Ovviamente qui non si distinguono le razze e i colori della pelle, ma non si può neppure escludere quel “razzismo gestionale e organizzativo”, che distingue nettamente le varie comunità tra di loro: si pensi, ad esempio, i cinesi, gli indiani, gli islamici, dagli africani.

Aver scelto di dare adito a questa vera e propria insensatezza, vuol dire fare il gioco al massacro, per l’Italia e per l’immigrazione: l’ennesima dimostrazione che il nostro Paese è sotto scacco, e ormai condannato ad un futuro senza speranza.   (ST. JUST)

 

 

 
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