la vida
Cuanta pasiòn en la vida cuanta pasiòn
es una historia infinita
cuanta pasiòn
una illusiòn temeraria
un indiscreto final
ay, que vision pasionaria
trascendental!
Area personale
Davvero ci sono momenti in cui l'onnipresente e logica rete
delle sequenze casuali si arrende,
colta di sorpresa dalla vita, e scende in platea,
mescolandosi tra il pubblico,
per lasciare che sul palco,
sotto le luci della libertà vertiginosa e improvvisa,
una mano invisibile peschi nell'infinito grembo del possibile
e tra milioni di cose,
una sola ne lasci accadere
( oceano mare alessandro baricco )
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« notiziola carina | Messaggio #369 » |
il mio gesù bambino
Non ricordo bene quando avvenne ma ad un certo punto babbo natale spodestò gesù bambino.
I miei natali di bambina erano dominati non certo dall’omone barbuto vestito di rosso ma dalla più gentile ed ineffabile figura di gesù bambino. Per lui era la letterina, da lui aspettavo i doni. ....Se non stai brava gesù bambino non ti porterà i regali ..... era la frase ricorrente di tutti i genitori , e noi bambini si cercava di dare una aggiustata ad un anno un po’ traballante comportandoci bene almeno gli ultimi giorni prima del natale.
all’inizio del mese in ogni classe ed in ogni casa si cominciava ad allestire il presepe, mettendo da parte la statuina del gesù bambino perché lui, fino alla mezzanotte del 24 non sarebbe nato e tutto ciò per noi rappresentava qualcosa di incomprensibile ed affascinate. …scrivevamo una letterina piena di disegnini e cornicette e la consegnavamo alla mamma o alla maestra affinché potesse arrivare chissà come al legittimo destinatario ed aspettavamo la notte santa con un misto di ansia e di elettrica allegria.
Nessuno voleva andare a dormire, sperando così di riuscire a dare una sbirciata al piccolo gesù ma chissà perché i regali arrivavamo sempre quando ormai si crollava dalla stanchezza. Ricordo ancora che i miei genitori posavano i regali ai piedi del mio letto e così, appena sveglia, cominciavo ad allungare le gambe per cercare il contatto con qualche bel pacchetto infiocchettato e la sorpresa era sempre meravigliosa e, incredibilmente, superiore alle aspettative.
Erano anni di magia e di amore, tutto pareva possibile e la famiglia era al centro di tutto, faro e rifugio sicuro. I genitori parevano invincibili ed eterni, i nonni sorridenti e cristallizzati nel tempo ma sempre forti e pronti ad esaudire ogni nostra richiesta.
sono anni che ricordo con nostalgia e che vorrei poter rivivere con lo stesso spirito e la stesso stupefatta meraviglia .
ora c’è babbo natale, non so precisamente perché prese il posto del mio gesù bambino ma devo dire che il paragone non regge . il panciuto vecchietto mi piace ma mi pare qualcosa di artificioso e commerciale mentre il bambinello resta, nel mio immaginario, qualcosa di incomprensibile e umanissimo al tempo stesso, è lo spirito che si incarna, è la vera poesia del natale.
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Inviato da: claudia.sogno
il 02/06/2011 alle 14:27
Inviato da: JON.L
il 03/11/2009 alle 14:39
Inviato da: whosthere
il 02/05/2009 alle 18:39
Inviato da: JON.L
il 20/04/2009 alle 10:39
Inviato da: JON.L
il 29/03/2009 alle 11:00