Il VENTO e il LEONEIl guaio è che gli uomini hanno una particolare abilità nello scegliere proprio le cose peggiori per loro (J. K. Rowling) |
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IL CANTO DEL DERVISCIO
L'uomo è un flauto di canna, sospeso sugli abissi. E invoca la sua origine, cui vorrebbe tornare, tra i lamenti. Poiché è la strada di casa che ha smarrito, e la cerca. Udendolo, il mio cuore è mosso a pietà. E vorrebbe aiutarlo, ma non osa, perché sa che il compito è suo, di lui solo. E l'amore è una dolce follia, che riesce a guarirci dal peccato. Gli innamorati si incontrano, senza parlare, e ciascuno di essi dice proprio ciò che deve dire, ciò che l'altro s'aspetta. Mosè perse i sensi, alla vista del Divino. E così l'amante, che rincorre l'amato. E lo scorge dappertutto, avvolto in mille veli. Che gliene annunciano l'onnipresente esistenza. E quando l'incontro ha luogo, è una dolce ebbrezza, nel delirio, a imporsi. Queste storie si aprono al mondo. Esse sono rivolte agli amici, affinché imparino a guardare. E intraprendano il cammino, se già non si sono messi in viaggio.
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« Messaggio #81 | Yggdrasil » |
Post N° 82Le spirali che avvolgono i pensieri in certi momenti sono impossibili a dipanarsi, contorcono la realtà che cerchiamo disperatamente di osservare e mutano i nostri orizzonti. È trascorso troppo tempo da quando le domande sgorgavano sincere dal mio animo, troppo tempo in cui le risposte insoddisfacenti segnavano cocenti delusioni. Oggi una sorta di cinico contemplare si profila giorno a giorno, eppure non posso fare a meno di ammirare chi ha potuto scovare una propria verità fra le pieghe delle coscienza, fra brandelli di pensieri sopravvissuti all’insignificante aridità che si incontra negli occhi altrui. Non vivo più di domande o risposte. Alla fine scopri che non sono poi così rilevanti, scopri che quel che conta veramente è la concretezza che segue l’idea, quella sorta di sano pragmatismo che consente talvolta di mettere in tasca il proprio credo, il proprio pregiudizio, e fare la cosa giusta al momento giusto. Occorre una forza che non sempre siamo in grado di trovare, una spinta che porta a situazioni scomode, intricate, difficili. Situazioni che si affrontano solo con il coraggio di prendere ciò che si rintana nel proprio cuore e gettarlo oltre l’ostacolo. Perché non accada più, quando si fa buio, di ascoltare quelle voci, che ad ogni angolo di mondo, disperate si levino in quel grido: Eloì, Eloì, lamà sabactani? Non chiedete in cosa io creda. Chiedete, piuttosto, in cosa voi crediate ancora. |
Inviato da: Kastaghir
il 10/11/2009 alle 03:11
Inviato da: hope.s
il 10/11/2009 alle 03:08
Inviato da: space.dream
il 12/01/2009 alle 23:07
Inviato da: space.dream
il 12/01/2009 alle 22:56
Inviato da: Gioconda_I
il 25/11/2008 alle 14:49