Il VENTO e il LEONEIl guaio è che gli uomini hanno una particolare abilità nello scegliere proprio le cose peggiori per loro (J. K. Rowling) |
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IL CANTO DEL DERVISCIO
L'uomo è un flauto di canna, sospeso sugli abissi. E invoca la sua origine, cui vorrebbe tornare, tra i lamenti. Poiché è la strada di casa che ha smarrito, e la cerca. Udendolo, il mio cuore è mosso a pietà. E vorrebbe aiutarlo, ma non osa, perché sa che il compito è suo, di lui solo. E l'amore è una dolce follia, che riesce a guarirci dal peccato. Gli innamorati si incontrano, senza parlare, e ciascuno di essi dice proprio ciò che deve dire, ciò che l'altro s'aspetta. Mosè perse i sensi, alla vista del Divino. E così l'amante, che rincorre l'amato. E lo scorge dappertutto, avvolto in mille veli. Che gliene annunciano l'onnipresente esistenza. E quando l'incontro ha luogo, è una dolce ebbrezza, nel delirio, a imporsi. Queste storie si aprono al mondo. Esse sono rivolte agli amici, affinché imparino a guardare. E intraprendano il cammino, se già non si sono messi in viaggio.
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« Messaggio #82 | Visioni. » |
Yggdrasil. In principio non vi era nulla, solo il Ginnungagap, l’abisso ribollente e senza fine del caos primordiale, poi, lentamente, due masse presero forma e, raffreddandosi, si staccarono l’una dall’altra. Vennero così alla luce due mondi: a nord dell’abisso sorse Niffelhelm, un mondo di nebbie e ombre, nei recessi del quale v’era la sorgente detta hvergelmir, da cui nascevano dodici fiumi di ghiaccio; dall’altra parte, a sud, nacque Muspellheim, la terra del fuoco, percorsa anch’essa da fiumi … fiumi che bruciavano tutto ciò che toccavano splendendo di sfavillanti bagliori nell’oscurità. Prima che i due mondi si separassero però, laddove il fuoco incontrava il ghiaccio, dall’unione di quelle due forze primordiali nacque un terzo mondo. Si chiamava Jotunheim, e su di esso venne alla luce la prima forma di vita: Ymir, il colosso di ghiaccio, capostipite della razza dei Giganti. Dall’unione però del titano con Audumula, il “grande nulla”, nacque però un essere completamente nuovo: Buri, il primo degli Dei. Egli conquistò il rispetto dei Giganti e venne risparmiato dalla loro furia. Generò un figlio di nome Bor al quale andò in sposa una gigantessa che diede alla luce tre figli, detti gli Asi. I loro nomi erano Ve, Vili e Odino. Essi a loro volta si unirono con delle gigantesse e divennero numerosi, ma proprio per questo i Titani iniziarono a temerli e cercarono di sottometterli: fu allora che gli Asi si ribellarono e dichiararono guerra ai loro stessi progenitori. A lungo si protrasse il conflitto, senza che gli uni prevalessero sugli altri, finché gli Dei ricevettero inaspettatamente l’aiuto del demone del fuoco, Loki. Pur appartenendo alla stirpe dei Giganti, egli era infatti un emarginato a causa della sua statura. Loki diede informazioni vitali agli Asi e come ricompensa essi lo accolsero in mezzo a loro: Odino lo chiamò “fratello di sangue” e gli conferì rango reale. Grazie a quel tradimento la guerra volse rapidamente a favore degli Dei. Odino stesso uccise Ymir e la stirpe dei Giganti venne quasi spazzata via. Questa distruzione ispirò gli Dei a creare un nuovo mondo, tra Niffelheim e Muspellheim: dal corpo di Ymir essi formarono Midgard, la terra. Dalle ossa del titano vennero le montagne, dai suoi capelli gli alberi, e dal suo cervello le nuvole; le acque vennero posto a circondare la terra, e, attorno ad essa un gigantesco serpente. Odino decise allora di popolare quel mondo e si recò quindi sulla terra assieme a Loki e al saggio Hoenir: giunto di fronte a due alberi Odino diede loro vita, Hoenir concesse loro ragione e Loki vi infuse il calore. Essi divennero così i primi esseri umani. Completata così Midgard, gli Dei crearono al di sopra di essa una dimora per sé stessi, Asgard, la terra degli Asi, e, tra i due mondi costruirono il “ponte arcobaleno”. Odino era il sovrano di Asgard, il “padre di tutti” e la sua arma era la lancia gugnir, che ritornava sempre in mano al suo padrone. I suoi fedeli corvi andavano ovunque e gli riferivano tutto ciò che accadeva. Fuori dalla città dorata vi era il Valalla, dove i valorosi caduti in battaglia trascorrevano l’eternità in compagnia delle sacerdotesse di Freya, le Valchirie. In tutto il creato vi erano nove mondi, e su essi dominava vi erano nove mondi, e su essi dominava Yggdrasil, l’albero cosmico esteso in ogni reame … e alle radici del quale vivevano le tre misteriose Norne, uniche a conoscere il passato, il presente e il futuro di Uomini e Dei. |
Inviato da: Kastaghir
il 10/11/2009 alle 03:11
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il 10/11/2009 alle 03:08
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il 12/01/2009 alle 23:07
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il 12/01/2009 alle 22:56
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il 25/11/2008 alle 14:49