Creato da sorriditueio il 20/09/2007
 

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un omaggio a Francesca

Post n°245 pubblicato il 01 Aprile 2009 da sorriditueio
Foto di sorriditueio

 ...e da genitore un pensiero per questa sfortunatissima ragazza e un grande e forte abbraccio ai suoi genitori, pensando che da oggi per tutti noi, c'e un bellissimo angelo in piu'....(mi ha colpito molto qst notizia e vicenda pur nella iniziale distrazione e nell'atroce velocita' con la quale consumiamo tutto....e allora volevo fissare un pensiero)

Oggi pomeriggio a Bari
l'addio a Francesca

(Roberto - 01-04-2009)
(addio francy, non poter più ascoltare la tua voce che mi chiama "fratellone" credo sia il giusto fardello che dovrò portare per tutta la mia vita, la giusta punizione per non aver fatto pace con te dopo quella lite maledetta, che mi avrebbe permesso di riabbracciarti l'ultima volta e starci vicino come volevo... addio francy, il mondo non è posto per angeli come te)

Un'onda di emozioni. Per Francesca. Per la sua scomparsa così prematura, così incredibile per una ragazza di 18 anni, stroncata da una encefalite virale al ritorno dalla gita scolastica. Oggi gli amici e tutti quanti si sono sentiti colpiti dalla vicenda si ritroveranno nella Chiesa di San Francesco di Paola alle 16 per l'ultimo saluto alla studentessa del liceo scientifico Scacchi di Bari 
IL PAPA' DI FRANCESCA: «NON SONO RIUSCITO A SALVARLA»

di GAETANO CAMPIONE


BARI - La morte clinica di Francesca Maggi è stata dichiarata ieri sera. I funerali della ragazza di 18 anni, colpita da encefalite virale fulminante, si terranno oggi, alle 16, nella chiesa di San Francesco da Paola. Alla fine, davanti alla malattia, si sono dovuti arrendere tutti: i medici del Policlinico che hanno tentato l’impossibile, le centinaia di amici che hanno tenuta accesa per ore la fiammella della speranza, i genitori. Il pellegrinaggio, nel piazzale di Asclepios, davanti all’ing resso della stanza rossa dell pronto soccorso, dove la ragazza era ricoverata, è stato incessante. Travolgente. Come il carattere di Francesca. «Un turbine», la definisce papà Mimmo, pediatra, dotato di una forza interiore straordinaria. Abbraccia gente, stringe mani, distribuisce pacche sulle spalle. Lui, ha parole di conforto per chi si presenta con gli occhi lucidi. 

E sono tanti. I compagni di classe della V sezione A del liceo scientifico «Scacchi», i professori. Ma soprattutto gli amici. Tanti. «Vuol sapere che tipo era la mia figliola? » chiede il genitore. «Si guardi intorno e capirà. Guardi quanta gente. È commovente». C’è Luca, il ragazzo coinvolto in un incidente stradale, per sei mesi costretto a letto, assistito ogni giorno da Francesca. Ieri si è alzato per la prima volta: «Dovevo farlo per lei», ha detto stringendo forte Mimmo. C’è Angelo, il fidanzatino: «Era una cosa iniziata da poco - spiega papà Mimmo - ma si vedeva che era intensa, che sarebbe durata. Noi però avevamo preferito non interferire. Insomma, niente presentazioni ufficiali. Lo chiamerò». 

Mimmo è un monolite: «E cosa dovrei fare? Ho riunito la famiglia. Siamo rimasti in tre e ho detto: dobbiamo reagire, altrimenti ci distruggeremo, non avremo futuro. Un lutto può essere devastante. Eccomi qui, a parlare, parlare e ancora parlare. Io sono morto dentro. Ho salvato tanta gente nella mia vita professionale, ma per mia figlia, non c’era nulla da fare. Questa malattia non lascia scampo, anche se non è contagiosa. Lo scriva a lettere cubitali. Praga, la gita, non c’entrano nulla. Le statistiche parlano chiaramente: si verifica un caso ogni tre milioni. E noi abbiamo vinto la lotteria della sfortuna». 

Francesca e la voglia di vivere: «Dove c’era una festa, c’era lei. Sempre pronta a chattare, a chiamare col telefonino amici e conoscenti. Le piaceva la kick boxing. Lo studio, un po’ meno. Dopo gli esami di maturità avrebbe tentato i test d’ing resso per la facoltà di Medicina. Il sogno si è infranto». Francesca e la malattia: «Per me è morta domenica sera, a casa. Ha vomitato ed è caduta per terra. L’edema cerebrale era esteso, il virus si è annidato nel cervello, bloccando le funzioni vitali. Minuto dopo minuto, ora dopo ora. I bollettini medici sembravano bollettini di guerra: coma di primo grado, poi di secondo. Fino ad arrivare all’ultimo grado, il quarto, quello irreversibile». 

La gente si avvicina con discrezione. Ancora abbracci e strette di mano. «Non ho più la forza di piangere», sibila Mimmo. «La nostra casa sarà vuota, silenziosa. A Francesca non bastavano due telefoni cellulari. Erano sempre senza credito. Allora, chiedeva il mio. Ora quella ricarica da 50 euro mi durerà una vita». 
L’elaborazione del lutto è personale. È un processo lento. Rimarginare una ferita così profonda richiede tempo e pazienza. Mimmo lo sa. E si difende parlando: «Pensavo di aver già vissuto con Francesca i 30 secondi più lunghi della mia vita. Aveva tre anni. Un pezzo di wurstel le bloccò la trachea. La salvai d’istinto, afferrandola e mettendola a testa in giù». 
Lui, da medico, avrebbe voluto donare gli organi della figlia. «Ma il virus è inesorabile. Si attacca ovunque. Anche alle cornee». Il ricordo, però, quello nessuno potrà cancellarlo. «La disperazione non avrà il sopravvento. Sono uno che combatte a viso aperto, non mi rassegno. Francesca c’è e sarà sempre con noi. Lei era una casinista nata. La parola giusta è questa. Immagino che si comporterà così anche lassù. Avremo un angelo custode in più. Con delle ali grandi quanto quelle di un bombardiere B-52. Ciao, Francesca».
 
 
 
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"IL SENSO DELLA VITA..."

     "il senso della vita" programma interessantissimo, profondo, intenso...bellissimo, ma anche divertente e ironico. a oggi il mio senso della vita e' nn mollare mai...cercare di riuscire ad avere la forza, il coraggio di nn mollare mai x riuscire a guardare a un futuro sempre migliore e a sperare in un mondo sempre migliore.

 

 

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LA LEGGENDA DELL'AMICO LUPO...

...o errore storico....perche' chi conosce la storia sa che il lupo e' stato costretto a reagire e a difendersi dai cacciatori e dall'isolamento...e a cacciare x sopravvivere...da qui la cattiva e ingiusta fama...e un po lo stesso errore storico e leggenda che alle volte si fa per altre cose e altri aspetti della nostra vita....

"IL MONDO HA BISOGNO DEL SENTIMENTO DEGLI ORIZZONTI INESPLORATI, DEI MISTERI DEGLI SPAZI SELVAGGI. HA BISOGNO DI UN LUOGO DOVE I LUPI COMPAIONO AL MARGINE DEL BOSCO NON APPENA CALA LA SERA, PERCHE' UN AMBIENTE CAPACE DI PRODURRE UN LUPO E' UN AMBIENTE SANO, FORTE, PERFETTO!.....(G. WEEDEN)

 

 

BEI PENSIERI.....

Se un giorno ti viene voglia di piangere...
chiamami...
non prometto di farti ridere,
ma potrei piangere con te,

Se un giorno tu decidessi di fuggire
chiamami...
non prometto di chiedere di
restare ma potrei fugggire con te.

Se un giorno ti viene voglia
di non parlare con nessuno,
chiamami...
in quel momento ti prometto di
stare in silenzio insieme a te.
Ma...se un giorno tu mi chiamassi
e io non rispondessi...
vienimi incontro di corsa...
.....forse questa volta ho io bisogno di te.

 

...PAUSA....ANCHE SE IO NN FUMO...

 

COGLI L'ATTIMO...

Ricorda sempre, la vita è breve,
qnd e' il caso, qnd e' lecito,                                                                                              
infrangi le regole, dimentica in
fretta, bacia lentamente,
ama sinceramente, ridi senza
controllo, e non rimpiangere
mai ciò che ti ha fatto
sorridere!!!...meglio vivere di

rimorsi che di rimpianti...


 

SALSA DI CUBA.....BELLISSIMA....

margherite.....bellissime...nella loro semplicita'

 

BUONA COLAZIONE A TUTTI.....

 

                                 

CHE PIACERE!!!....PICCOLI PIACERI

DELLA VITA QUOTIDIANA MAGARI..

LA DOMENICA...O IL SABATO..          

                             

 
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