La vita secondo Katy

.. a volte la penso così!

 

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Nickname: katyusha1
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 38
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NOME: katia
ALTEZZA: 1.64
CAPELLI: castano scuro
OCCHI: verdi/azzurri
N.SCARPE:39/40

CIBO PREFERITO: spaghetti (fatti in qualsiasi modo) - crostacei
DOLCE PREFERITO: tutto ciò che abbia la nutella
BEVANDA PREFERITA: tè
ALCOLICO PREFERITO: martini / caipiroska fragola
BIRRA PREFERITA: bud

SPORT: adoro il pattinaggio
HOBBY: surf in internet, scrivere
INTERESSI:cinema, poesia
MUSICA:qualsiasi genere, purchè non sia fastidiosa

CARATTERE: difficile, nevrotica, isterica, generosa e dolce (con ki se lo merita), sensibile, semplice, disponibile con chi ha bisogno.

 

JANUARY

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HO UN PENSIERO CHE MI FRULLA PER LA TESTA

Post n°40 pubblicato il 25 Luglio 2006 da katyusha1

Ed eccomi ancora di fronte a delle scelte! Lavoro a mezz'ora di strada da casa mia, non lontanissimo, ma ciò mette in pensiero i miei e le persone a me care, quando sarà inverno, ci sarà la nebbia, la neve, e sarà dura venire qui a lavorare...

In questi giorni mi arriva la proposta di mandare il mio curriculum presso il comune del mio paese, sapendo che occorre qualcuno per la contabilità della farmacia comunale. Ho dovuto solo mandare il mio curriculum e forse mi prenderanno...grazie a vari giri e magheggi! Sono fortunata, lo so.  Ma una cosa continua a tormentarmi. Io amo il mio attuale lavoro, e il sol pensiero di lasciarlo mi fa stare male.

Mi è stato detto di fare un pò i pro e i contro della situazione.. ovviamente tutti i pro ce li ha il lavoro al mio paese.. sarei in completa regola, paga sicura, posto sicuro e vicino a casa, mentre dove sono adesso, mi paga se ha i soldi, è lontano di casa, spendo circa 100 euro al mese di benzina, e ancora nn ho un contratto!

L'unica cosa positiva è che faccio il mio lavoro con passione, mi piace stare in office, avere a che fare con i clienti, vedere e preparare le schede degli immobili..insomma, è una cosa che mi piace..

Adesso cosa devo fare però.. continuare il mio lavoro o accettare se mi chiamano a lavorare per la farmacia? Come al solito ho una confusione totale nella testa!

 
 
 
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IL PASSERO SOLITARIO G.LEOPARDI

D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finchè non more il giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo migliore:
Tu pensoso in disparte il tutto miri;
Non compagni, non voli
Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;
Canti, e così trapassi
Dell'anno e di tua vita il più bel fiore.
Oimè, quanto somiglia
Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso,
Della novella età dolce famiglia,
E te german di giovinezza, amore,
Sospiro acerbo de' provetti giorni,
Non curo, io non so come; anzi da loro
Quasi fuggo lontano;
Quasi romito, e strano
Al mio loco natio, 
Passo del viver mio la primavera.
Questo giorno ch'omai cede alla sera,
Festeggiar si costuma al nostro borgo.
Odi per lo sereno un suon di squilla,
Odi spesso un tonar di ferree canne,
Che rimbomba lontan di villa in villa.
Tutta vestita a festa
La gioventù del loco
Lascia le case, e per le vie si spande;
E mira ed è mirata, e in cor s'allegra.
Io solitario in questa
Rimota parte alla campagna uscendo,
Ogni diletto e gioco
Indugio in altro tempo: e intanto il guardo
Steso nell'aria aprica
Mi fere il Sol che tra lontani monti,
Dopo il giorno sereno,
Cadendo si dilegua, e par che dica
Che la beata gioventù vien meno.
Tu, solingo augellin, venuto a sera
Del viver che daranno a te le stelle,
Certo del tuo costume
Non ti dorrai; che di natura è frutto
Ogni vostra vaghezza.
A me, se di vecchiezza
La detestata soglia
Evitar non impetro,
Quando muti questi occhi all'altrui core,
E lor fia vóto il mondo, e il dì futuro
Del dì presente più noioso e tetro,
Che parrà di tal voglia?
Che di quest'anni miei? che di me stesso?
Ahi pentirornmi, e spesso,
Ma sconsolato, volgerommi indietro.
 

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