La vita secondo Katy

.. a volte la penso così!

 

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Nickname: katyusha1
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 38
Prov: MI
 

CONOSCIMI

NOME: katia
ALTEZZA: 1.64
CAPELLI: castano scuro
OCCHI: verdi/azzurri
N.SCARPE:39/40

CIBO PREFERITO: spaghetti (fatti in qualsiasi modo) - crostacei
DOLCE PREFERITO: tutto ciò che abbia la nutella
BEVANDA PREFERITA: tè
ALCOLICO PREFERITO: martini / caipiroska fragola
BIRRA PREFERITA: bud

SPORT: adoro il pattinaggio
HOBBY: surf in internet, scrivere
INTERESSI:cinema, poesia
MUSICA:qualsiasi genere, purchè non sia fastidiosa

CARATTERE: difficile, nevrotica, isterica, generosa e dolce (con ki se lo merita), sensibile, semplice, disponibile con chi ha bisogno.

 

JANUARY

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« mannaggiaCiao »

C'era una volta...

Post n°160 pubblicato il 01 Giugno 2007 da katyusha1

C'era una volta un gruppo di amici, piuttosto numeroso,
era solito trovarsi appassionatamente tutti insieme, capitava però che all'appello
mancasse qualcuno di tanto in tanto, cosa ovvia, in quanto ognuno ha anche i suoi giri....
 
Pian piano uno ad uno spariscono quasi tutti, chi per un motivo e chi per un altro,
finisce che da quel bel gruppetto ne rimangono in sei...bhe, non si demorde mica,
si ha la possibilità di vedersi magari + spesso....poche teste, poche idee,
ma cmq si fa + in fretta a decidere e a mettere tutti d'accordo!
 
Insomma non è proprio così alla fine, tra gli interessi diversi, tra esigenze familiari,
tra lavoro e balle varie anche adesso a stento ci si trova riuniti tutti insieme...
 
Approfittanto della bella stagione che aimè tanto bella attualmente non è,
mi farebbe piacere ritrovare i vecchi amici di allora tutti insieme, quasi come una riunione di famiglia,
dove non si vedono parenti da anni e l'unica frase che si sente riecheggiare è " come sei cresciuta/o"
solamente che adesso non c'è molto da crescere, e l'unica cosa che si può dire è
" come sei ingrassato, come sei dimagrito" ..

Purtroppo non si può fare neanche questo... mi domandoio, è così difficile avere degli amici che non siano troppo loser? Dove non si riesce a organizzare una minima cosa insieme, dove tutti pensano per sè e mai nessuno pensa a tutti!? sarò sbagliata io a credere ancora in qst valori, a credere che c'è ancora qualcuno che voglia passare tempo insieme agli altri e non sempre a fare gli asociali!

 
 
 
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IL PASSERO SOLITARIO G.LEOPARDI

D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finchè non more il giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo migliore:
Tu pensoso in disparte il tutto miri;
Non compagni, non voli
Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;
Canti, e così trapassi
Dell'anno e di tua vita il più bel fiore.
Oimè, quanto somiglia
Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso,
Della novella età dolce famiglia,
E te german di giovinezza, amore,
Sospiro acerbo de' provetti giorni,
Non curo, io non so come; anzi da loro
Quasi fuggo lontano;
Quasi romito, e strano
Al mio loco natio, 
Passo del viver mio la primavera.
Questo giorno ch'omai cede alla sera,
Festeggiar si costuma al nostro borgo.
Odi per lo sereno un suon di squilla,
Odi spesso un tonar di ferree canne,
Che rimbomba lontan di villa in villa.
Tutta vestita a festa
La gioventù del loco
Lascia le case, e per le vie si spande;
E mira ed è mirata, e in cor s'allegra.
Io solitario in questa
Rimota parte alla campagna uscendo,
Ogni diletto e gioco
Indugio in altro tempo: e intanto il guardo
Steso nell'aria aprica
Mi fere il Sol che tra lontani monti,
Dopo il giorno sereno,
Cadendo si dilegua, e par che dica
Che la beata gioventù vien meno.
Tu, solingo augellin, venuto a sera
Del viver che daranno a te le stelle,
Certo del tuo costume
Non ti dorrai; che di natura è frutto
Ogni vostra vaghezza.
A me, se di vecchiezza
La detestata soglia
Evitar non impetro,
Quando muti questi occhi all'altrui core,
E lor fia vóto il mondo, e il dì futuro
Del dì presente più noioso e tetro,
Che parrà di tal voglia?
Che di quest'anni miei? che di me stesso?
Ahi pentirornmi, e spesso,
Ma sconsolato, volgerommi indietro.
 

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