Creato da labbrasilenziose il 04/04/2009

MY CHEMICAL ROMANCE

IN QUESTA VITA SELVAGGIA NON PUO' ESSERE TUTTO UNA COINCIDENZA

 

« 私はあ...Pezze rattoppate »

fever

Post n°754 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da labbrasilenziose

Febbre. Arriva cosi all'improvviso. Come tutte le disgrazie in fondo. Mancava solo lei per completare l'opera. E non ti molla facilmente, specie se fa freddo. E quando arriva tutto e tutti sembrano fuggire via. Fugge chi non l'ha ancora presa, fugge la connessione e fugge anche la decenza di chi fa i palinsesti in tv. Si perchè quando sei costretto in casa in tv non c'è nulla, nemmeno quei bei documentari su come i delfini attaccano i branchi di sardine o su come cacciano le tigri siberiane d'inverno. Ma di che mi lamento, alla fine sei cosi rotto che hai difficoltà anche a tenere gli occhi aperti, anche respirare sembra una fatica che non vedi la differenza tra stare sotto le coperte o sott'acqua.
Dicono che è infettiva sta febbre che ti prende. Anche perchè solo cosi potevo prenderla visto che era da un bel cinque anni che non collassavo a letto in questo modo. E poi visto alcuni disagi che potevo crearle anche la mia famiglia mi ha tenuto alla larga. Ma li l'ho preteso io per non complicare le varie patologie di cui sono affetti.
Quindi ho passato da martedi a domenica mattina in totale isolamento, salvo le sporadiche telefonate di lavoro a cui rispondevo snobbandone le decine che ogni giorno arrivavano. Si perchè non ti caca nessuno quando sei sano ma quando sei malato invece sembrano aver bisogno della mia benedizione per andare al cesso per poi richiamarmi e rendermi partecipe del successo sul cesso.
Non saprei dire su come ho passato il tempo. Penso di aver vissuto 4 giorni di dormiveglia. Sognando cose e situazioni strane. Forse colpa delle medicine, inadeguate credo visto che non sto ancora per un cazzo bene, forse colpa di quel sottile dolore alla nuca che non mi ha mai abbandonato ma praticamente gli occhi mi si chiudevano in continuo per poi sbarellare al primo cedimento di un muscolo che sorreggeva la carcassa ormai lessata dentro un pigiama militare degl'alpini.
E mi son sentito perso in questo mio sopravvivere. Senza nessun'ansia di guarire presto, di ritornare di nuovo all'opera, di sentire un altro calore dentro che non fosse la febbre.



































 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963