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Un blog creato da labiologiamarina il 06/03/2006

La biologia marina

Un sorriso e una manciata di semi. E' così che si educa la gente

 
 

PUBBLICAZIONI E ATTI A CONVEGNI 2019

2019

ü  Rizzelli Daniele and Pagliarulo Lorella Pina, “Young Scientists Discovering Food Web: An IBSE (Inquiry Based Science Education) Activity at Zoo Delle Maitine (Benevento, Italy).” American Journal of Educational Research, vol. 7, no. 3 (2019): 194-198. doi: 10.12691/education-7-3-2.

 

ü  Daniele Rizzelli, Lorella Pina Pagliarulo, Newton Fusco. Meeting the Educators’ Anxiety on Zoo Accreditation because of Conservation Education Standards (EAZA CES): the road to success is littered with caffeine and adrenaline. (ORAL COMMUNICATION) EAZA EZE Conference, Skansen Zoo, Stockholm, 25 – 28 March 2019.  

 

Daniele Rizzelli, Michele Capasso, Lorella Pina Pagliarulo, Newton Fusco. Mediterranean reptiles: my monsters friends. An educational campaign to raise awareness on Mediterranean reptiles. (POSTER) EAZA EZE Conference, Skansen Zoo, Stockholm, 25 – 28 March 2019.

 

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TRACCE DI BIODIVERSITA': IL RICCIO EUROPEO

Post n°38 pubblicato il 24 Ottobre 2010 da labiologiamarina
 
Foto di labiologiamarina

Il riccio europeo Erinaceus europeus Linnaeus, 1758

Il riccio è un mammifero appartenente all'Ordine degli Insettivori, Famiglia Erinaceidi. Il suo areale di distribuzione comprende tutta l'Europa e gran parte dell'Asia settentrionale; vive nella macchia e nei boschi sia in pianura che in montagna al di sotto dei 1600m, e si può trovare anche in campi, praterie e giardini.
È lungo circa trenta centimetri
; ha il capo largo ed il muso piccolo e appuntito, gli occhi sono piccoli e scuri, le orecchie sono larghe, corte e arrotondate. Il tronco è tozzo, sostenuto da zampe brevi, con lunghe dita armate di robusti artigli. Le parti dorsali, dalla fronte alla coda, e i fianchi sono ricoperti da aculei, niente altro che peli modificati, corti e duri, di colore grigio con l'apice biancastro; le parti inferiori sono invece rivestite di peli brunastri. La femmina è più grande del maschio.
Come la maggior parte dei mammiferi selvatici il riccio è poco socievole, ha abitudini crepuscolari e notturne, mentre durante il giorno si nasconde nella propria tana fatta di paglia e foglie, situata nelle cavità dei tronchi, sotto le rocce o nei cespugli. Procede lentamente sul terreno, esplorando e fiutando qualsiasi oggetto che incontra: la vista è poco sviluppata, mentre ha un udito ed un olfatto finissimi, riuscendo addirittura a sentire gli insetti muoversi sotto terra. Caratteristico è il suo modo di difendersi: al minimo rumore sospetto l'animale fa un salto sulle quattro zampe per colpire con gli aculei qualsiasi cosa si trovi vicino. Dopo di che si appallottola stretto, nascondendo capo e zampe, trasformandosi in una sfera spinosa difficilmente attaccabile; adotta la stessa tattica anche quando gli succede di cadere da un muro o di scivolare lungo un pendio: in tal modo evita di ferirsi. Questo metodo di difesa, potete immaginare, non è molto utile nel caso in cui l'aggressore è un'automobile.... Quindi.... Un pò di attenzione!
La sua dentatura è completa, formata da 44 denti aguzzi e taglienti, ed è particolarmente adatta a triturare gli insetti.

 

 
 
 
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