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Un blog creato da labiologiamarina il 06/03/2006

La biologia marina

Un sorriso e una manciata di semi. E' così che si educa la gente

 
 

PUBBLICAZIONI E ATTI A CONVEGNI 2019

2019

ü  Rizzelli Daniele and Pagliarulo Lorella Pina, “Young Scientists Discovering Food Web: An IBSE (Inquiry Based Science Education) Activity at Zoo Delle Maitine (Benevento, Italy).” American Journal of Educational Research, vol. 7, no. 3 (2019): 194-198. doi: 10.12691/education-7-3-2.

 

ü  Daniele Rizzelli, Lorella Pina Pagliarulo, Newton Fusco. Meeting the Educators’ Anxiety on Zoo Accreditation because of Conservation Education Standards (EAZA CES): the road to success is littered with caffeine and adrenaline. (ORAL COMMUNICATION) EAZA EZE Conference, Skansen Zoo, Stockholm, 25 – 28 March 2019.  

 

Daniele Rizzelli, Michele Capasso, Lorella Pina Pagliarulo, Newton Fusco. Mediterranean reptiles: my monsters friends. An educational campaign to raise awareness on Mediterranean reptiles. (POSTER) EAZA EZE Conference, Skansen Zoo, Stockholm, 25 – 28 March 2019.

 

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Proprio vero... Dovremmo prendere esempio dalla loro...
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Dovremmo prendere tutti esempio da loro!!
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È proprio vero! Comunque ottima ricetta soprattutto in...
Inviato da: Ida
il 24/11/2019 alle 10:53
 
Grazie mille Mr.Loto! Tengo duro come ho sempre fatto e...
Inviato da: labiologiamarina
il 15/11/2019 alle 14:29
 
 

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educataMENTE!

Post n°357 pubblicato il 01 Marzo 2016 da labiologiamarina
 

Oggi è il primo giorno del mese di marzo e, come ogni anno, è il momento di pensare alla formazione della nuove persone che lavoreranno insieme a me: i nuovi educatori.

La parola educatore non mi piace tanto, anzi, non mi piace per niente; la trovo riduttiva. Noi non ci occupiamo di educare la gente, non ne avremmo il tempo. il nostro vero ruolo è quello di prendere per mano le persone, facendole sentire accolte e a casa loro, e accompagnarle in un viaggio tanto emozionante da generare in loro un cambio nelle loro abitudini rendendole più ecosostenibili e amiche della natura. Questo è il vero ruolo dell'educatore.

Un compito davvero complicato ma importantissimo. gli educatori, come mi ha detto qualcuno, sono il braccio armato degli zoo e dei parchi, ed è vero. Noi siamo in prima linea, noi dobbiamo far si che l'esperienza vissuta sia davvero magnifica, noi dobbiamo riuscire a conquistare il pubblico in modo tale che questo abbia voglia di tornare e di aiutarci nei progetti di conservazione. Ciò che davvero devono comprendere è che il tipo di impronta che lasciamo ogni giorno sulla terra dipende solo da noi. Da ognuno di noi! siamo noi che acquistiamo, siamo noi che scegliamo quali prodotti e quali aziende favorire, non sono "i potenti". 

 

Le nozioni si studiano sui libri. Per lavorare come educatore, invece, bisogna essere un educatore! E sarà proprio di questo che parlerò a chi deciderà di accostarsi a questo lavoro!

 

 
 
 

Il Piccolo Principe

Post n°356 pubblicato il 21 Gennaio 2016 da labiologiamarina
 

Ieri sera ho avuto il piacere di andare al cinema per vedere l'ultima versione cinematografice de Il piccolo Principe. Al di la dei giudizi che possono essere espressi sulla pellicola, posso senza dubbio affermare che la mia vita non sarebbe stata la stessa se a un certo punto io non avessi incontrato il Piccolo Principe. Lui di cose ce ne insegna tante, con quel suo fare da bambino mette tutti gli adulti in crisi, o almeno quelli che vogliono guardare la propria vita da vicino! Perchè sappiamo bene che non c'è più sordo di chi non vuol sentire!

Caro mio Piccolo Principe grazie mille per avermi addomesticato!

 
 
 

TEO IL TOPOLINO E IL PARCO DELL'APPIA ANTICA

Foto di labiologiamarina

Ieri pomeriggio sono stato alla presentazione di un libro per ragazzi "Teo e il tempo perduto" di Marisa Ceccarelli presso il Parco dell'Appia Antica. 

Davvero un bel pomeriggio, uno di quelli che ti fanno sperare in un futuro migliore. C'è chi non sceglie i centri commerciali, c'è chi no sceglie l'ignoranza ma c'è chi sceglie di farsi truccare il viso da topo per partecipare, insieme ai figli piccoli, alla lettura di un libro per ragazzi in uscita in un luogo senza tempo come il Parco dell'Appia antica che di storie da raccontare ne ha davvero tante. 

Una piacevole scoperta è stato anche il piccolo museo con aula didattica dove, soprattutto durante la bella stagione, vengono organizzate attività didattiche per bambinie ragazzi. Una teca fornitissima di reperti biologici e non permette ai bambini di scoprire le immense meraviglie della natura sotto lo sguardi vigile e sorridente degli educatori. 

Bello! 

 
 
 

NON SCIACQUATE IL POLLO CRUDO!

Post n°354 pubblicato il 20 Novembre 2015 da labiologiamarina
 

 

Siete di quelli che passano il petto di pollo sotto il getto del rubinetto prima di buttarlo in padella? Allora lo slogan del Food Safety Week 2014 lanciata dall’ente britannico per la sicurezza alimentare (Food Standards Agency) è per voi: “Non lavare il pollo crudo”. Un monito che sconvolge una pratica igienica molto diffusa che si rileva tutt’altro che sicura. Il pollo è portatore di diversi batteri che possono causare intossicazioni alimentari; fra questi il campylobacter, che in Europa provoca più intossicazioni alimentari della salmonella. 

Tuttavia l’unico metodo sicuro per eliminare il batterio dal pollo è la cottura completaQuindi non solo sciacquare il pollo crudo è ininfluente per l’eliminazione dei batteri, ma è proprio un’azione pericolosa perché non fa che diffondere i germi e aumentare il rischio della cross-contaminazione: dal lavandino gli schizzi di pollo “infetto” possono depositarsi fino a 60-70 centimetri di distanza, investendo il piano cottura, gli utensili, altri cibi e perfino i vostri vestiti. Gli stessi utensili (posate, taglieri, piatti ecc.) che entrano i contatto con il pollo crudo devono essere tenuti separati dai cibi cotti e lavati accuratamente (se avete maneggiato il pollo crudo con le mani lavatele con il sapone per non diventare voi stessi veicoli di batteri).

Per lo stesso motivo quando conservate il pollo in frigorifero tenetelo coperto ed evitate che i suoi liquidi possano gocciolare su altri cibi.
Per accertarvi di aver cotto il pollo a sufficienza verificare che la carne dentro non sia rosa e che sia succosa.

GUARDA IL VIDEO

 
 
 

IL DRAMMA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA!

Foto di labiologiamarina

Non ne facciamo un dramma, ma in alcuni casi lo diventa. 

Ci sono persone che proprio non riescono a capire, tipo la mia anziana vicina di casa, quale differenza ci sia tra la frazione umida/organica e l'indifferenziata. Per lei è tutta "monnezza" e io sono continuamente li a ravanare nella spazzatura altrui per cercare di ristabilire l'ordine nei cassonetti condominiali. Eppure non è difficile e mio padre, che non è giovanissimo e non è neanche un pozzo di scienza, riesce a farla senza problemi. Certo, un po' di attenzione, soprattutto all'inizio, ci vuole ma basta davvero molto poco. 

Carta e plastica sono abbastanza conosciuti e non creano troppi priblemi nonostante qualcuno si ostini a gettare i piatti di plastica usati nella plastica mentre vanno nell'indifferenziato (NON USATELI! E' MEGLIO PER TUTTI!!).

Il TETRAPAK è un altro problema per il semplice fatto che ogni comune adotta una strategia differente. Il comune in cui vivo, Pomezia, lo raccoglie con la carta. 

Il vetro è vetro e credo che su di lui non ci siano problemi. A pomezia, tra l'altro, lo ritirano di venerdì che in un tentativo estremo di far comprendere il calendario alla vicina io ho abilmente trasformato in VETRERDì!!!

GUARDA IL VIDEO SUL VETRO

L'umido/organico resta un grosso scoglio.

GUARDA IL VIDEO SUL COMPOSTAGGIO DOMESTICO

I volantini dicevano: "scarti di cucina".... così ho iniziato a trovare i famosi piatti di plastica sporchi, i barattoli di pelati e addirittura le vecchie padelle... Del resto... SONO scarti di cucina. 

Il problema deve essere risultato chiaro anche ai raccoglitori che hanno cambiato informativa stilando direttamente cosa si può e cosa non si può gettare nel contenitore dell'umido:

sì| scarti di cibo, di frutta e verdura, alimenti avariati, gusci d’uovo, fondi di caffè e filtri di tè, pane, foglie, fiori recisi, piante, terriccio dei rinvasi, carta assorbente, tovaglioli, salviette e fazzoletti di carta, tappi di sughero, cenere di legna.

no|tutto quello che non è di origine vegetale o animale, ed in particolare le confezioni degli alimenti: vaschette, barattoli, retine, buste, cellophane, ecc., piatti e bicchieri di plastica. in particolare vanno esclusi i rifiuti liquidi.

NB:VETRO, LATTINE E TETRAPAK DEVONO ESSERE SCIACQUATI PERIMA DIO ESSERE CONFERITI!

 
 
 
 
 
 
 

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