Creato da laboratoriotv il 26/12/2010
Tv e canali tv
 

Contatta l'autore

Nickname: laboratoriotv
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 65
Prov: FG
 

Ultime visite al Blog

cassetta2laboratoriotvletizia_arcuriacer.250amorino11QuartoProvvisoriomonellaccio19saturno.leoprefazione09Tintoretunivalfeeling_lovedony686stufissimoassaiwarrior.dm
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Area personale

 

I miei Blog Amici

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
 
 

Speedtest by



(c) www.My-Speedtest.com/it/ | my-speedtest.com

 

 

 

 

« Al via la nuova Tv digit...Ecco come funziona il DV... »

Ecco come funziona il DVB-I, canali Internet nella lista DTT. Ad aprile 2023 parte Mediaset, ma serve un TV nuovo

Post n°440 pubblicato il 26 Novembre 2022 da laboratoriotv

Ecco come funziona il DVB-I, canali Internet nella lista DTT. Ad aprile 2023 parte Mediaset, ma serve un TV nuovodi - 26/11/2022 07:2269Ecco come funziona il DVB-I, canali Internet nella lista DTT. Ad aprile 2023 parte Mediaset, ma serve un TV nuovoNella cornice della conferenza annuale di Ultra HD Forum tenutasi a Roma, Mediaset ha dimostrato il funzionamento del nuovo standard DVB-I che permette di ibridare la lista canali mescolando contenuti da digitale terrestre con altri in streaming su Internet, che arrivano addirittura per primi.

Tra pochi mesi,precisamente ad aprile 2023, partirà la sperimentazione di Mediaset didistribuzione dei canali TV lineari via Internet in standard DVB-I: i quattrocanali interessati (Canale 5, Italia 1, Rete 4 e TGCom 24) arriverannodirettamente via IP, se possibile in multicast, e lo faranno con prestazionieccellenti e in maniera del tutto integrata con la lista canali, che finalmentediventa compiutamente ibrida. L'occasione per vedere il sistema in funzione efarcelo raccontare è stata la conferenza annuale del l'UltraHD Forum, tenutasia Roma. Ma andiamo per gradi, perché le cose da sapere su DVB-I sono tante edecisamente interessanti.

Il DVB-I è lostandard della famiglia DVB pensato per la distribuzione di contenuti lineari(quindi non on demand) via Internet. Il dubbio che sarà venuto a molti è cheparentela c'è - se c'è - tra DVB-I e la trasmissione via hbbTV che Rai stasperimentando in questi giorni con i Mondiali di Qatar 2022 in 4K: ebbene, nonc'è nessun rapporto, anzi si tratta di modalità di distribuzione dei contenutivia Internet in lista TV in qualche modo concorrenti tra loro. Rai non avevascelta ed è andata su hbbTV perché di fatto al momento non ci sono TV sulmercato compatibili con DVB-I. Mediaset invece, che pur ha spinto e supportatohbbTV, è certa che il futuro passi per DVB-I.

Mentre la soluzionevia hhbTV si basa su un canale-cartello su digitale terrestre che lancial'applicazione che va ad agganciare il contenuto in streaming, il DVB-Iinteragisce direttamente sulla lista canali, che finalmente diventa pienamenteibrida: si può avere sull'1 Rai Uno in versione digitale terrestre e sul 5Canale 5 in versione Internet, in maniera del tutto trasparente per l'utente.

Basta, al momento dell'installazione, fare quella che nel mondo tradizionalechiameremmo "sintonia" del DVB-I ma che di fatto è solo la lettura ela memorizzazione di una lista di canali disponibili. Quindi di fatto il DVB-Ifunziona anche senza alcun collegamento di antenna, basta Internet; il canalevia hbbTV, invece, richiede il segnale DTT per agganciare lo streaming IP delcanale in questione.

A sinistra Marco Pellegrinato, R&D Director di RTI Mediaset e a destra Stefano Braghieri dell'Area Innovazione di Mediaset, durante la presentazione del market trial del DVB-I che partirà ad aprile 2023Latenza bassissima:il DVB-I va addirittura ritardato per arrivare insieme al digitale terrestre

Partiamo dalle bellenotizie: la cosa più notevole è la bassissima latenza raggiungibile dalsistema. La cosa stupefacente, che abbiamo potuto verificare con i nostriocchi, è che il DVB-I arriva decisamente prima del digitale terrestre, almenotre secondi. Per questo motivo Mediaset, nella sua sperimentazione, haaddirittura fatto un canale DVB-I ritardato di qualche secondo per arrivare più omeno appaiato con il digitale terrestre.

I due flussi, quello DTT a sinistra e quello DVB-I a destra sono praticamente in sincrono.

"È impossibile che sianoperfettamente sincroni - ci ha spiegato Marco Pellegrinato, R&D Director di RTI Mediaset -, isegnali fanno strade diverse. Ma riusciamo a stare in ritardi nell'ordine dipochi fotogrammi. Insomma, con il DVB-I si esulta per il gol insieme aldigitale terrestre…".

Qualità buona apiacere: nessun problema anche con il Dolby Atmos

L'altra bellanotizia è sul fronte della qualità: via DVB-I non ci sono limiti tecnici allaqualità. Il bitrate può essere anche molto alto (dipende più che altro dallabanda disponibile), la risoluzione 4K, la gamma dinamica HDR e l'audio ancheAC-4, il formato evoluto (anche ad oggetti) che è stato inserito tra le codifiche audio DVB.

Nella sperimentazione di Mediaset è già attivooggi un canale con un promo Dolby Atmos codificato in AC-4 proprio per testare la gestionedell'audio ad oggetti. Non ha dubbi Alberto Bruno del marketing di Mediaset, che èintervenuto nella sessione convegnistica: "Non avremo mai 20 canali in 4Ksu DTT, neppure alla fine della transizione al DVB-T2. La soluzione del futurosarà quella di avere i canali in qualità più bassa via digitale terrestre chepossano essere sostituiti automaticamente sui TV compatibili e connessi con ilcorrispondente canale in alta qualità, se possibile in 4K. Il tutto senza chel'utente debba fare nulla".

Di passaggio dallostand Mediaset anche Andrea Borgato di Dolby, che ci ha mostrato ancheun'applicazione su Ipad per la visione dei canali DVB-I, anche con audio DolbyAtmos.

Infatti non c'èalcun motivo per il quale il DVB-I non possa essere reso disponibile anche aidevice mobili: "Al momento - ci ha detto Marco Pellegrinato - la nostraintenzione è lasciare l'esperienza DVB-I confinata ai televisori, ma in futurotutto è possibile".

Una modalitàresiliente: il DVB-I fa da fallback al DVB-T o viceversa

Uno dei vantaggifondamentali del DVB-I è quello di intervenire a supporto del digitaleterrestre o di appoggiarsi ad esso in caso di mancanza di banda. In pratica ilbroadcaster definisce qual è considerata la modalità prioritaria, a secondadella qualità: se il flusso via Internet è migliore, il TV preferirà quello; seal contrario, quello via Internet dovesse essere più compresso, saràprivilegiato quello del digitale terrestre.

Nella demo Mediaset ha simulato la disconnessione del segnale d'antenna e di quello di rete, per testare l'entrata in funzione del canale alternativo.

La postazioneMediaset alla conferenza UltraHD Forum ha dimostrato anche questo: infatti,quando si è sulla versione DTT, se si stacca l'antenna, dopo qualche secondo latrasmissione passa automaticamente sul canale Internet, che in questo caso fada fallback. Allo stesso modo, se si sta guardando un canale DVB-I e si staccala rete, la visione passa automaticamente sul digitale terrestre. "Restanoancora da tarare le strategie di cambio canale - ci ha spiegato Pellegrinato -per evitare un controllo troppo nervoso che potrebbe dare comportamenti nonvoluti su segnali di soglia. Ma la strada è segnata".

Tutto molto bello.Ma i TV sono compatibili?

E arriviamo ora allebrutte notizie: i TV attuali, anche se potenzialmente potrebbero esserecompatibili con le trasmissioni DVB-I, non lo sono, andrebbero aggiornati."Parliamoci chiaro - ci ha detto Stefano Braghieri dell'Area innovazione di Mediaset - conoscendo leabitudini del mercato non vedo molte possibilità che i TV già nelle case degliitaliani vengano aggiornati al DVB-I dai produttori, anche se sarebbe possibile". Bisogna contare solosui TV di nuova produzione e quindi non sarà una passeggiata, dopo che intantissimi hanno appena cambiato TV in forza dello switch-off; anzil'impressione è l'utenza sia stufa di standard e formati, che si sia giàabbastanza scottata tra DVB-T2, HEVC e altri termini per i più del tuttoastrusi: ora parlare di DVB-I fuori dai "salotti" della tecnologianon sarà accolto precisamente con gli applausi.

In questo momentoMediaset sta lavorando con LG, Sony, TPVision (TV a marchio Philips, perintenderci) e Vestel: si prevede che almeno una parte della gamma del prossimoanno di questi produttori, che arriverà proprio in primavera, sarà compatibilecon il DVB-I.

Apri originale

I possessori di questi apparecchi a partire dal prossimo aprilepotranno sperimentare per primi il DVB-I, per lo meno sui canali che Mediasetmanderà in onda, anzi in rete, che andranno a posizionarsi nell'arco dei 500,per allora oramai liberati dai canali MPEG2 che verranno spenti a fine anno."La nostra è una sperimentazione che mettiamo a disposizione a tutti glialtri editori - ci ha chiarito Pellegrinato -; il DVB-I è uno standard ed èaperto, a noi piacerebbe che tutti venissero a bordo". Il riferimento, purvelato, ci è parso essere rivolto a Rai che al momento pare non stiaconsiderando l'opzione di unirsi alla sperimentazione.

Apri originale

Nel frattempo ad AGCOMva ovviamente l'onere di regolamentare l'accesso alle locazioni LCN anche perquesti servizi DVB-I per una buona integrazione con il digitale terrestre eperché non diventi l'ennesimo far-west di locazioni auto-assegnate.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963