Finalmente mi preparo per Bayonne, meta insignificante se ci fossi arrivato in autobus come da programma iniziale, ma trasformata in tappa simbolo dalla decisione di arrivarci in bicicletta. A Bayonne infatti finirà il mio cammino del norte al contrario festeggiando 420 bellissimi km aggiuntivi non previsti. Per raggiungerla percorro circa 25 km di carretera statale, e li faccio in fretta senza tanti panorami visto il cielo che si fa di nuovo minaccioso. Arrivo e come grande città è logicamente molto trafficata, quindi senza tanto soffermarmi in giro vado subito alla ricerca della stazione dei treni e la trovo velocemente. Mi aspettavo chissà cosa, invece è piccolina. Meglio per me, che trovo senza fatica il tabellone dei treni indicante anche quello che mi interessa, il trenino per Saint Jean Pied De Port. Parte alle 14.37, quindi ho ancora 2 ore e mezza di tempo per fare il biglietto, mangiare con santa calma e riposarmi un po’. Inizio a vedere pellegrini dappertutto, scommetto che siamo tutti sullo stesso treno. E’ ora, ma il treno ha dei problemi quindi si tarda un po’ a partire. Niente paura, ci cambiano direttamente di treno e via verso l’ inizio del cammino francese, che emozione! Il treno è pieno zeppo di pellegrini, ho notato una sola persona che non centra nulla con il cammino! Arriviamo a Saint Jean Pied De Port un’ ora e mezza più tardi dove vedo un altro pellegrino solitario con la bicicletta ancora imballata. Chiedo se serve aiuto e scopro che è padovano, Luca, un ragazzo 24’ enne. Montiamo la bici assieme e poi subito all’ ufficio del pellegrino in centro paese dove faccio il primo “sello” (timbro) sulla credenziale. Mi faccio anche consegnare la “concha” (conchiglia), simbolo assoluto del Camino de Santiago. Luca mi propone di partire subito per Roncesvalles, appena 10 minuti di tempo per dare un’ occhiata a questo meraviglioso paese pieno di vita e dico si, vengo anch’ io, sebbene non sia del tutto convinto. Questa scelta mi servirà di lezione per il resto del cammino! Quando partiamo sono circa le 18.00 - 18.15 e anche se la tappa sia descritta sulla guida come la più corta non a caso viene comunque considerata una tappa da fare in un giorno intetro. E’ davvero molto impegnativa, e considerando i km fatti stamattina, per me inizia ad essere un po’ pesante concluderla. Ma devo arrivare in cima per forza, è tutta salita, è tutta montagna e non ci sono ostelli o alberghi da nessuna parte. Vista l’ ora di sera e la difficoltà dell’ infinita salita per l’ Alto de Ibañeta non ci azzardiamo nemmeno a fare il sentiero sterrato, continuando sempre sulla carretera più veloci possibile! L’arrivo in vetta è sempre una soddisfazione. Diamo un' occhiata veloce alla piccola cappella sull' Alto de Ibañeta con la sua simbolica campana utilizzata un tempo per guidare i pellegrini nei giorni di bufera, poi scattiamo qualche foto ricordo prima di scendere a Roncesvalles che si trova dopo una breve discesa. Ci sistemano in dei container di plastica attrezzati apposta per l’accoglienza dei pellegrini in bicicletta, quelli a piedi avevano il privilegio di dormire su uno dei due dormitori appositi. Comunque non manca niente, container letti riscaldati no-stop e container docce con acqua calda!
Inviato da: sillylamb
il 23/10/2008 alle 17:18
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