Ladeadeiventi

Guardatelo

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

I MIEI BLOG PREFERITI

- Bari e Dintorni
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

 

« Messaggio #2Messaggio #4 »

Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 22 Ottobre 2005 da ladeadeiventi
Foto di ladeadeiventi

Addio al libretto del lavoro

 

 

 

Approvato il Libretto Formativo del cittadino

Con la riforma del mercato del lavoro, i vecchi uffici di collocamento si sono trasformati, sono state aboliti le liste di collocamento e il libretto di lavoro.

Al posto degli uffici di collocamento operano i centri per l'impiego, diventati il nuovo strumento, attivo ed efficace, per trovare un nuovo lavoro o per cambiarlo ed il nuovo punto di riferimento per l'incontro tra i cittadini e le imprese, tra la domanda e l'offerta di lavoro.

In maniera completamente gratuita, gli operatori del Centro per l’Impiego sono a disposizione per un colloquio individuale, nel corso del quale è possibile definire un primo quadro delle proprie esperienze, delle competenze ed aspirazioni per la vita lavorativa.

Dopo il colloquio di accoglienza sono previste altre iniziative di orientamento, azioni specialistiche che possono aiutare ad individuare meglio le capacità del soggetto e scegliere tra le varie opportunità formative offerte dal sistema formativo della Provincia oppure azioni di accompagnamento ed inserimento al lavoro. Completato il percorso informativo e formativo, il Centro per l'Impiego segnala il nominativo alle aziende interessate, in corrispondenza dei profili professionali ricercati.

Al posto delle liste di collocamento ordinarie e speciali è stato istituito un elenco anagrafico, a base nazionale, che contiene i dati del lavoratore. Sono invece rimaste le liste di collocamento dei lavoratori marittimi, dello spettacolo, degli elenchi dei disabili e dei lavoratori in mobilità.

E’ stato abolito anche il libretto di lavoro, il documento personale che attestava i periodi di lavoro svolti dal lavoratore subordinato alle dipendenze altrui.

Istituito con la Legge n. 112/35, il libretto di lavoro veniva rilasciato dal Comune di residenza, a richiesta dell’interessato, compiuti i 15 anni di età, purché in regola con l'istruzione obbligatoria. Per ottenere il libretto di lavoro l’interessato doveva presentarsi allo sportello con un documento di identità e riempire un’apposita domanda su moduli forniti dall'ufficio comunale. Per i minori di anni 18, la richiesta veniva presentata da un genitore che, sotto la sua responsabilità, dichiarava tra l'altro che il minore aveva assolto agli obblighi scolastici.

Dal 28 febbraio 2001, a seguito dell’entrata in vigore del D.P.R. n. 442/01, il datore di lavoro non è più obbligato a richiedere il libretto di lavoro prima di assumere il lavoratore, a conservare il documento per tutta la durata del rapporto subordinato e a restituirlo all’interessato non oltre il giorno successivo alla cessazione del servizio.

Il libretto di lavoro risulta ora sostituito dalla scheda professionale, rilasciata dal Centro Provinciale per l'Impiego, in cui sono inseriti i dati del lavoratore, nonché le esperienze formative e le competenze professionali.

 

L’approvazione del modello

La Conferenza Unificata Stato-Regioni ha approvato il Libretto Formativo del cittadino, previsto dall’art. 2, comma i, del Decreto Legislativo n. 276/03, che raccoglie informazioni, dati e attestazioni riguardanti esperienze effettuate in ambito educativo/formativo, lavorativo, sociale, ricreativo o familiare e le documenta.

Il libretto personale del lavoratore, in particolare, risponde all'esigenza di rendere codificabile e riconoscibile l'apprendimento non formale o informale che, in quanto tale, deve essere ricostruito, documentato ed eventualmente certificato al fine di essere reso trasparente.

Nel libretto si ritroveranno le competenze acquisite durante la formazione in apprendistato, in contratto di inserimento, quella specialistica e continua svolta durante l’arco della vita lavorativa ed effettuata da soggetti accreditati dalle regioni, nonché delle competenze acquisite in modo non formale e informale secondo gli indirizzi della Unione Europea in materia di apprendimento permanente, purché riconosciute e certificate.

 

La struttura

Il Libretto Formativo del Cittadino, predisposto in formato cartaceo ed elettronico, si articola in due sezioni, organizzate in modo dinamico e selettivo a seconda delle caratteristiche del soggetto utilizzatore in modo da permettere all’interessato di rendere più evidenti le sue competenze ed alle imprese di individuare meglio le persone con le competenze più adatte alle loro esigenze.

La prima sezione riguarda le informazioni:

personali, connesse ai dati anagrafici, relative alle diverse tipologie di esperienze lavorative/professionali

E’ opportuno compilare tanti quadri per quanti sono stati i rapporti di lavoro, precisando ogni volta la tipologia contrattuale, la data di inizio del rapporto di lavoro  e quella di cessazione, la mansione svolta (secondo la qualifica SIL), il settore economico (codice ISTAT), le principali attività svolte, gli estremi identificativi del datore di lavoro

ai titoli di studio e di formazione professionale conseguiti

E’ opportuno compilare tanti quadri per quanti sono stati i titoli di studio conseguiti, precisando per ognuno l’anno di conseguimento, il nome dell’Istituto, la votazione conseguita, l’anno dell’eventuale abbandono o l’anno di frequenza in corso, l’ente o l’azienda ospitante in caso di stage o tirocinio

ad altre esperienze formative

In questa parte occorre esporre le altre attività formative svolte, precisandone il tipo di attività formativa (apprendistato, contratto di inserimento, tirocinio, stage), il soggetto che ha erogato la formazione, la durata e la data di conclusione, l’attestazione o la  certificazione rilasciata o validata dall’ente pubblico.

La seconda sezione è dedicata alla “descrizione” della persona mediante il linguaggio delle competenze, al fine di mettere in trasparenza il patrimonio di quanto acquisito nei diversi contesti di vita e di lavoro.

Ognuna delle due sezioni può avere una diversa ampiezza e una composizione variabile a seconda delle informazioni prevalenti e più significative del soggetto, pur in un quadro unico di leggibilità.

 

Altri strumenti

Il Libretto Formativo del Cittadino sarà allegato alla scheda anagrafico/professionale che ha natura amministrativa e costituisce il supporto informativo nell’erogazione di servizi da parte dei soggetti competenti in materia di servizi al lavoro e la base per lo scambio di informazioni nell’ambito della Borsa Continua Nazionale del Lavoro.

Il libretto potrà essere eventualmente accompagnato dal curriculum vitae europeo, che, però, avrà sempre più un limitato valore sociale in quanto è autogestito dal solo interessato, e dal portfolio delle competenze.

 

Rilascio e responsabilità del Libretto

Responsabili del rilascio del Libretto e della sua gestione sono le singole Regioni e Province autonome, che possono gestire direttamente o delegare ad altri soggetti le relative operazioni. Le scelte operative dovranno ispirarsi ad una serie di comportamenti condivisi a garanzia dell’unitarietà dello strumento stesso. Ciascuna Regione e Provincia autonoma individuerà così le tipologie di soggetti preposti a supportare la persona nella compilazione ed aggiornamento del libretto formativo, almeno nella fase di introduzione e sperimentazione dello strumento, garantendone la effettiva capacità e competenza a svolgere il servizio, mediante idonee misure di controllo.

In particolare, nell’attivazione del libretto, i soggetti autorizzati ad assistere i singoli individui dovranno avere le competenze professionali necessarie per instaurare una corretta relazione con gli stessi, rispettare il carattere volontario dello strumento e delle scelte che la persona opera rispetto a ciò che intende mettere in trasparenza, mantenere costantemente centrale la prospettiva di valorizzazione dell’individuo, anche al fine di orientarlo nei progetti professionali e nelle scelte di vita, o indirizzarlo in percorsi per la successiva validazione delle competenze non ancora certificate. Le Regioni e le Province autonome dovranno garantire la massima diffusione ed informazione circa le caratteristiche dello strumento stesso presso i potenziali utilizzatori.

Responsabile dell'aggiornamento del Libretto Formativo del Cittadino è il singolo interessato, che ne è titolare.

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: ladeadeiventi
Data di creazione: 12/10/2005
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

micio1112ladeadeiventistevieray70micioso76rb123mplttttje_est_un_autreciclamino44Alberto_B_autoreChiodo_fisso35rediquadrfalco20050RiccardoPennalorenzo.russo2008cinghiale20070
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963