IL BOSCO SUSSURRALEGGENDE MISTERI BISBIGLI |
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Post n°163 pubblicato il 12 Marzo 2012 da ladywillow2010
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Post n°162 pubblicato il 01 Marzo 2012 da ladywillow2010
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Post n°161 pubblicato il 23 Febbraio 2012 da ladywillow2010
Essendo tua schiava, che altro posso fare
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Post n°160 pubblicato il 19 Febbraio 2012 da ladywillow2010
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Post n°159 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da ladywillow2010
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Post n°158 pubblicato il 04 Febbraio 2012 da ladywillow2010
UNA FAVOLA D'AMORE.. Prestami una favola, Prestami una favola dal web |
Post n°157 pubblicato il 29 Gennaio 2012 da ladywillow2010
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Post n°156 pubblicato il 23 Gennaio 2012 da ladywillow2010
vi propongo ...i miei segreti di bellezza, che vi consiglio da provare !
L'acne si può combattere anche così Cachi rassodanti Pelle denutrita Cocktail salutista Pelle grassa Pelle luminosa come una stella Sorriso bianco e lucente Gonfiore alle gambe Tonico naturale Mani sempre morbide Capelli lucidi
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Post n°155 pubblicato il 16 Gennaio 2012 da ladywillow2010
Sono gli spiritelli curiosi e molto spesso molesti che da sempre abitano i luoghi meno accessibili della Valle di Paularo. Il nome degli stranissimi personaggi, forniti della facoltà di rendersi invisibili, deriva dal latino: curiosus. Dedicano il loro tempo libero nel seguire ogni attività dei laboriosi abitanti della lussureggiante vallata, molto spesso intralciando il loro lavoro, organizzando dispetti e furti a danno degli ignari valligiani. Vivono in piccoli gruppi in strette e profonde grotte, celate lungo i dirupi che affiancano i rii: Turriee, Tamôsjas, Malinfièr, il Pic di Pala, La Busja di Cacèl, Cjarandauàrc, tra le forre delle Cjaràndas, delle Ruvisjàtas, di Strangois, negli anfratti inaccessibili del Monte Serenâ (Monte Sernio), del Monte Salincjee ed in altri siti della Vallata del Chiarsò. Il loro aspetto è tutt'altro che gradevole; gli adulti non superano i sessanta centimetri d'altezza e la descrizione che gli anziani di Paularo fanno delle loro membra sgraziate, invoglia i bambini in ascolto a deridere queste loro caratteristiche fisiche: attenti che spesso la reazione di questi esseri evanescenti può diventare pericolosa, introducendo nei sogni di questi fanciulli spaventose figure di "orcolàts" ed orribili "streghe". I guriùz si alimentano con i prodotti spontanei del territorio: fragole, lamponi, mirtilli, noccioline e svariate verdure che, molto spesso, rubano nei campi coltivati dagli abitanti del luogo. Le persone più anziane di Ravinis, il panoramico villaggio che sovrasta il Capoluogo, assicurano che i capienti magazzini dei guriùz, sistemati nei punti più asciutti delle loro caverne, conservano abbondanti scorte d'ogni specie di sementi per il loro fabbisogno, ma anche a garanzia del patrimonio genetico a disposizione dell'umanità e di tutte le specie viventi, in caso di grosse carestie. I nostri simpatici personaggi non si cibano mai di carne, neppure durante i rigidi inverni. Sono profondi conoscitori della natura che li circonda, fanno largo uso d'erbe officinali e di prodotti naturali per curare ogni loro malanno. Nelle loro dimore si dedicano all'alchimia e a riti propiziatori che dedicano al dio Beleno, protettore dei boschi e della selvaggina. Si racconta che la grappa, un pregiato distillato nell'Incarojo, è una loro scoperta e che. durante le celebrazioni folcloristiche della "Femenàta" e delle "Cidulas" la loro presenza invisibile porti grande scompiglio tra la gente festante, a causa delle loro sonore sbronze di grappa. I piccoli esseri, presi da un'incontenibile euforia, inciampano sovente, urtando gli ignari spettatori che finiscono a terra per una causa a loro sconosciuta; spesso tra il pubblico c'è chi, scherzosamente, invita gli sfortunati spettatori a prestare attenzione ai guriùz! I minuscoli ambientalisti della Valle di Paularo sono in continua lotta con un altro mitologico personaggio del luogo: il "Maltòn", uno scontroso dannato costretto a scavare per l'eternità i fianchi franosi dell'irruente Rio Orteglàs. I nostri minuscoli ecologisti intervengono quotidianamente al ripristino dei danni provocati dal furibondo demolitore. I nostri guriùz amano profondamente la musica e si racconta che "La Stajare", un famoso saltarello friulano, sia il loro ballo preferito. Tutti gli sposalizi celebrati nei religiosi villaggi del Chiarsò fruiscono della loro invisibile presenza e: guai se la coppia di sposi non organizza, a proprie spese, il "Ballo Nuziale", con accesso libero a tutti gli abitanti del Canale; se la regola non viene rispettata "Gli sposi non avranno figli maschi! " I guriùz sono anche i garanti "amministratori" dell'intero patrimonio del nostro territorio: boschi, torrenti, fauna, flora, miniere ancora nascoste, ed anche dei numerosi reperti archeologici ancora celati in questo meraviglioso "Angolo di Paradiso".
Testo di Rino De Crignis dal web
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Post n°154 pubblicato il 13 Gennaio 2012 da ladywillow2010
T tanto tempo fa, sulla terra non vi erano troppe differenze tra le piante, se non quelle relative al tempo.Le piante che erano nate prima,e quindi più adulte, chiacchieravano tra di loro, e le nuove si guardavano intorno incuriosite. La Novità, una particolare fata delle piante, già da tempo girava irrequieta tra la flora, senza riuscire a capire il perché di quel nervosismo. La fata percepiva che stavano cambiando le cose, e non sarebbe stata proprio lei a tirarsi indietro di fronte a quel cambiamento.
Il vento,che ascoltava senza esser visto,comprese l'origine della contesa, e decise che occorreva far rinascere nelle ultime qualcosa che si era perduto. Soffiò con sempre maggiore forza, sino a creare nelle piante una sorta di sonnolenza, di dormiveglia, quello che in seguito sarà chiamato il letargo. Al risveglio,le piante sentirono,con la percezione propria di ognuna, che qualcosa in loro era cambiato.
dal web |
INFO
mattutino,
ho incontrato
in mezzo al prato.
Con delle scarpe,
rosse e gialle,
rincorreva,
le farfalle.
Le rincorreva
solamente,
e aveva un volto
sorridente.
Poi specchiandomi
in un rio,
m'accorsi che quel cretino
ero io.
Un angelo si è appoggiato alla mia spalla, dicendomi che avrebbe realizzato il mio sogno più grande. Accarezzandolo gli ho chiesto: rendi meraviglioso il Natale della persona che leggerà questo messaggio.Kiss
grazie rossanna
grazie liliana
Cercavo una piccola cosa in un mondo infinito.....
invece ho trovato te...
una cosa infinita in un piccolo mondo!!!
UN AMICO ..........
rosanna
Algernon Charles Swinburne
Il giorno in cui voi non brucerete più d'amore, molti altri moriranno di freddo.
François Mauriac
Vista la giornata invernale e cupa…. Provo ad inviarvi un po di calore con queste due citazioni, che fanno riflettere ma incendiano anche l’animo…
Kaen
Un amico è colui al quale puoi rivelare i contenuti del tuo cuore, ogni grano e granello, sapendo che le mani più gentili li passeranno al setaccio e che solo le cose di valore verrano conservate, tutto il resto verrà scartato con un soffio gentile. (proverbio arabo)
Non odiare le belve feroci, contribuiscono all'equilibrio naturale, odia piuttosto gli esseri "umani" feroci, uomini o donne che siano.
dono di lord Lycan
"Siamo angeli con un'ala soltanto e possiamo volare solo restando abbracciati";
Luciano De Crescenzo
dono di ilsognor
dono di luna-piena
dono di ripensoaltuosorriso
dono di donnavittoriana
Inviato da: avvbia
il 01/01/2020 alle 12:21
Inviato da: avvbia
il 01/01/2013 alle 03:21
Inviato da: saverio.ancona
il 10/04/2012 alle 16:43
Inviato da: massimosbirulino
il 14/03/2012 alle 23:09
Inviato da: massimosbirulino
il 02/03/2012 alle 18:14