Nessuna ambizione

Dipende.

Il tredici e il quattordici aprile se starò bene non andrò a votare.

Se mi sentirò ricco, tronista, bello, trombista, Napoleone o Dio darò il voto a Berlusconi.

Se mi sentirò Americano, darò il voto a Veltroni.

Se mi sentirò confuso e avrò vuoti di memoria, darò il voto a Storace.

Se mi sentirò diverso, darò il voto a Casini.  

Se mi sentirò coerente e realista, darò il voto a Fini.

Se mi sentirò povero, darò il voto a Faustino Zapata.

Il tredici e il quattordici aprile starò bene,ne sono certo! Comunque vada, dopo avrò mal di testa.

Mi fido di te.

Sarei contento se Berlusconi comprasse: l’Alitalia, i Sindacati confederali, la Salerno- Reggio Calabria, la RAI, le Comunità Montane, i boschi bruciati, le spiagge private, Luther Blisset, Ronaldo e le Ferrovie dello Stato che diventerebbero le ferrovie di Silvio! Comunque, sempre FS.

Gli spacciatori di speranze.

Napoleone Bonaparte una volta disse: “Il condottiero è un trafficante di speranze”.  I nostri futuri condottieri, di speranze ne offrono poche prima, figuriamoci dopo!  Addirittura Silvio più che una vittoria di misura, preferirebbe un pareggio per poi fare una grande alleanza alla Tedesca. Non si spiegano altrimenti le scelte di escludere i Casinisti e inserire in squadra Chiarrapicos. Lui che di solito è impostato in modo da spingere le masse verso il delirio, ha già parlato di pensioni, di precari di quello che gli Italiani fanno; ma non ne vogliono sentir parlare: i sacrifici. A volte, Walter confonde il popolo Italiano con quello Americano. La riduzione delle spese Statali deve partire dai “Palazzi”: Camera, Senato e Quirinale. Nel nostro paese la corruzione diminuirà solo quando le amministrazioni saranno depoliticizzate. In molti comuni si continuano a pagare migliaia di euro di affitto a privati per vecchi palazzi adibiti a edifici scolastici privi delle più elementari norme di sicurezza . A Reggio Emilia abbiamo le scuole comunali dell’Infanzia migliori del mondo. Un modello efficace quello Reggiano che andrebbe esteso a tutto il territorio Nazionale.

Tibet.

Aspetteranno che finiscano le Olimpiadi e dopo li massacreranno. Il mondo non saprà mai la verità. Intanto, il Dalai rimarrà al sicuro in India perché agli Dei non è consentito combattere e morire da uomini.

I Re, le Regine e le Figure.

La famiglia reale Saudita da alcuni anni passa le vacanze a Marbella in Spagna.  Quando regnava Re Fahd, in due mesi di vacanza spendeva quasi cento milioni di euro, per affittarsi trecento stanze negli hotel più lussuosi, per fare acquisti per se, per gli amici e per i tremila familiari al seguito. L’Arabia  Saudita è il primo paese esportatore di greggio al mondo. Visti i costi del petrolio, speculazioni a parte, si potrebbe pensare che i cittadini di quel paese siano ricchi, invece non è così! In futuro quando “l’oro nero”non ci sarà più, rimarranno: pochi ricchi che hanno fatto propria la fortuna riservata a un intero popolo, migliaia di poveri e tanti pregiudizi. Alle donne sono negate cose che altrove sembrano banali. Chi ama la Libertà deve sostenere la giornalista Wajeha Al-Huwaider perchè ha avuto il coraggio di sfidare le “autorità” e le regole inconcepibili, che impediscono a qualsiasi donna Saudita di guidare la macchina.

Visioni.

Credevo di aver visto un formicaio, le formiche lavoravano tutte. Con notevoli sforzi, sollevavano pesi e accumulavano riserve di  cibo.  A volte, compariva un nemico troppo grande per loro; le uccideva o le schiacciava con i piedi vanificandone gli sforzi. Invece, erano uomini! Di quel nemico non ho visto il volto.

Gli ultimi.

Nel mondo ci sono persone che da sole possiedono un patrimonio pari al Pil di uno Stato. Spesso le leggende personali raccontano che alcuni si sono arricchiti onestamente, addirittura in pochi anni. In molte fabbriche mensilmente, la somma complessiva degli stipendi di tutti gli operai è inferiore alla cifra guadagnata dal “padrone” nello stesso periodo. Ci sono dirigenti statali e privati che percepiscono uno stipendio dieci, venti, trenta, cinquanta volte più alto di quello di un qualsiasi impiegato. L’inferno non bisogna cercarlo altrove, per i poveri è già qui sulla terra. La vita è un inferno per tutti quelli che non hanno un lavoro, per le famiglie che finiscono i soldi il dieci di ogni mese, per i pensionati, per i precari, per gli ultimi. Per i precari una soluzione ci sarebbe: sposarsi con i ricchi, quelli sposati potevano pensarci prima! I sindacati dovrebbero difendere i diritti dei lavoratori e delle classi meno abbienti. Ogni due anni, quando va bene, altrimenti ogni tre, quattro firmano i contratti con le parti interessate e sono contenti di aver ottenuto un aumento medio di cento euro lordi in busta paga. Intanto le famiglie, solo per gli aumenti dei beni necessari ne spendono quasi duecento in più ogni anno.

Degrado.

Sbaglia chi pensa che i corrotti siano soltanto i politici. La corruzione parte dal basso. I cittadini che chiedono un favore “all’amico” sono il “comburente” della miscela, “l’amico” in questo caso rappresenta il combustibile. In Campania siamo ben oltre il problema rifiuti, credo si debba parlare di Società impazzita. Tutti si devono mettere in discussione e assumersi le proprie responsabilità, non giova a nessuno scaricarle su altri. In Calabria si fa fatica a stabilire dove finisce il territorio della politica e dove inizia quello della ndrangheta. Sarebbe già grave se un solo cittadino barattasse il suo voto, ma in tanti lo fanno senza vergogna.

 Perchè no?

Ben Gurion una volta disse: “Israele sarà un paese normale solo quando ci saranno i ladri e le puttane”. In Italia alcune categorie di ladri sono già state accettate dalla società. Ma, la prostituzione è immorale! Nessuno osa schierarsi contro quella “morale” che contrasta con la coerenza, che impedisce a molti di vivere una vita normale e ad altri di morire quando la sofferenza supera ogni limite di sopportabilità. Se si riconoscerà la prostituzione come lavoro al pari di altre attività, ci guadagneranno tutti: lo Stato, i cittadini e le stesse prostitute che non verranno più sfruttate, a rimetterci saranno soltanto le organizzazioni criminali.

Lo Stato.

Sono un onesto lavoratore statale pentito. Ho deciso di collaborare con la “Giustizia” perché l’onestà ormai, è stata sconfitta. Per ora, mi sono limitato a fare i nomi dei colleghi che arrivavano in orario al lavoro. Presto, farò anche i nomi di coloro che non sono mai stati raccomandati e di quelli che non parlavano male degli altri. Lo Stato mi darà: la casa e uno stipendio. Finalmente! Non lavorerò più.