La Matrice

Ho deciso di passare ad Infostrada come operatore unico.
In questo modo dovrei notevolmente risparmiare evitando di pagare il canone Telecom, e potrei anche riuscire a chiamare chi voglio sentendomi libero dal costo a “consumo”.
Nella giornata di mercoledì 24 gennaio sento suonare il telefono di casa: rispondo e la voce metallica di una fredda, malsana e preconfezionata fonia mi avvisa che dal giorno venerdì 26 sarei stato ufficialmente e stabilmente collegato alla centralina Infostrada.
Mi ragguaglia anche sul fatto che nella giornata del cambiamento ci potrebbero essere dei disagi dovuti al cambio fisico di allacciamento.
Io mi sento felice e sollevato dopo aver ascoltato la vocina monocorde che mi rassicura sul mio futuro nel ramo delle comunicazioni interpersonali via filo.
Invece le cose vanno in maniera quasi del tutto opposta: sono 3 giorni (da venerdì appunto) che la mia linea ADSL è inferma come un bambino di 11 mesi che cerca di camminare senza sostegno ed il mio telefono è completamente isolato per quello che riguarda tutte le chiamate in entrata. Cioè io posso chiamare (così gli amici di Infostrada non perdono il loro simpatico introito) ma da fuori non si riesce a chiamare casa mia. Bene direi!
Quindi che faccio? Chiamo il call center e va tutto come dovrebbe andare....una tragedia!
La prima telefonata la faccio ieri nel primo pomeriggio: dopo circa 25 minuti di attesa la linea, magicamente ed improvvisamente, cade.
Ok. Riproviamo. Dopo altri 20 minuti di stand by mi risponde una ragazza gentilissima che mi dice molto semplicemente che il problema non è loro ma è di Telecom. Ma come di Telecom dico io?!
Se sono passato ad un altro operatore proprio per non aver niente a che fare con loro, come è possibile che sia ancora colpa loro?!
La signorina mi fornisce gentilmente un numero per l'assistenza tecnica: io ringrazio, riaggancio e diligentemente faccio il nuovo numero.
Dopo un breve passaggio di fonie mi viene chiesto di digitare il numero per il quale si richiede assistenza, io lo digito e la fonia mi congeda simpaticamente dicendomi che io non sono un loro cliente!! Ma come no?! Ma la vostra bolletta però mi è già arrivata e avete voluto i soldi....li avete voluti veri ed nei tempi prestabiliti al contrario della funzionalità della mia linea!.
Bene: richiamo il centro assistenza oggi, domenica, per sentirmi dire, dopo quasi 20 minuti di attesa, che la mia linea non è ancora attiva e che l'unica cosa che posso fare è aspettare qualche giorno.....chissà se la provvidenza provvederà a sistemare il tutto.
Da queste piccole cose nasce una grande frustrazione: una volta se qualcosa non andava ci si recava fisicamente nella sede della società responsabile (Telecom, Enel ecc erano tutte presenti nei capoluoghi).
Oggi no. Oggi non è più possibile. Oggi si deve chiamare un fantomatico numero generalmente formato da tre diaboliche cifre, e si deve aspettare che una buon'anima risponda e poi sperare che la stessa buon'anima sia competente ed in vena di aiutarti.
Ci si trova spesso a parlare con ragazzi e ragazze sottopagati, sfruttati e con contratti ridicoli: a queste persone spesso non importa nulla dei nostri problemi....quanto forse a noi non importa dei loro.
Il problema è che anche questi dipendenti sono a loro volta utenti, e anche loro fanno le spese di questi disservizi pazzeschi.
E poi se io m'incazzo con un operatore non lo faccio perchè sono arrabbiato con lui personalmente ma perchè è l'unico aggancio tra me e la società che mi sta sostanzialmente rubando dei soldi.....questa persona è l'unico tramite tra me ed il mio problema.
Se non lo dico a lui a chi lo dico?
In Italia paghi la bolletta per avere un servizio, il servizio non ce l'hai o è incompleto, continui a pagare la bolletta e se hai bisogno di assistenza devi impazzire al telefono tra un centralino all'altro come se fossi un mendicante di informazioni....mah.....