Creato da PerUnaNotteDiPiacere il 28/12/2005

la moscacieca

In quest'epoca di repentini cambiamenti vivere è come andare un pò alla cieca. Gli interrogativi si mescolano alle emozioni cercando nel pensiero le direzioni da seguire. Un Blog per delineare e fotografare le rotte collettive.

 

 

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DVD: Revolver

Post n°186 pubblicato il 11 Dicembre 2006 da PerUnaNotteDiPiacere
 

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E’ stato considerato il film più brutto dell’anno 2005, per me è in realtà un’opera immaginedi rara composizione ermetica.
La trama esteriore racconta la storia di Jake Green (Jason Statham) un audace e fortunato giocatore d'azzardo che entra in conflitto con un potente proprietario di un casinò di Las Vegas Dorothy Macha (Ray Lotta) un gangster senza pietà.
Jack Green è molto abile nel vincere così tanto che raramente gli viene concesso di giocare, in una di queste occasioni si trova allo stesso tavolo con Macha e qui si lascia andare a qualche insulto di troppo.
Macha cercherà di eliminare Green che a sua volta immagineha tutta l'intenzione di vendicarsi di lui a causa di un torto subito in passato.
Subentrano nella storia due particolari personaggi: Avi (André Benjamin) e Zac (Vincent Pastore) che si dimostrano di aiutare Jack in un modo molto insolito.
Tutto scorre tra i pensieri di Jack in un montaggio ed una fotografia molto curati nei minimi dettagli per non parlare delle scelte musicali della colonna sonora.
Il film è diretto da Guy Ritchie e credo che abbia scritto anche la sceneggiatura.
immaginePer scoprire la chiave ermetica e quindi snocciolare la trama interiore, bisogna essere appassionati di materie esoteriche. E’ per questo che non mi stupisco che il film non sia stato apprezzato dalla maggioranza delle persone che lo hanno trovato cervellotico e confusionario secondo quello che si legge nei commenti sparsi nella rete.
Un piccolo aiuto, per la comprensione, lo si può trovare nel titolo del film stesso “Revolver”.
In tutte le scene violente vengono usate armi automatiche, gli unici revolver appaiono in due sole scene del film, le più indicative.
Per chi si vuole addentrare nella logica del film deve tener presente la differenza tra revolver e pistola automatica, se non si hanno queste nozioni è il caso di farsi un giro su internet per comprenderne la differenza.
Come tutte le opere ermetiche bisogna porre attenzione ad un infinità di simbolismi che condiscono il film dal primo all’ultimo fotogramma.

 
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"... un mercante, una volta, mandò il figlio ad apprendere il segreto della felicità dal più saggio di tutti gli uomini. Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un meraviglioso castello in cima a una montagna. Là viveva il Saggio che il ragazzo cercava. Invece di trovare un sant'uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala dove regnava un'attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, ovunque gruppetti che parlavano, una orchestrina che suonava dolci melodie. E c'era una tavola imbandita con i più deliziosi piatti di quella regione del mondo. Il Saggio parlava con tutti, e il ragazzo dovette attendere due ore prima che arrivasse il suo turno per essere ricevuto. Il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita, ma disse al ragazzo che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il segreto della felicità. Gli suggerì di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore. Nel frattempo, voglio chiederti un favore, concluse il Saggio, consegnandogli un cucchiaino da tè su cui versò due gocce d'olio. Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l'olio. Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, sempre tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino. In capo a due ore, ritornò al cospetto del Saggio.
Allora, gli domandò questi, hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto i giardini che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?'
Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto niente. La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d'olio che il Saggio gli aveva affidato. Ebbene, allora torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo, disse il Saggio. Non puoi fidarti di un uomo se non conosci la sua casa.
Tranquillizzato, il ragazzo prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare per il palazzo, questa volta osservando tutte le opere d'arte appese al soffitto e alle pareti. Notò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d'arte disposta al proprio posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferì particolareggiatamente su tutto quello che aveva visto.
Ma dove sono le due gocce d'olio che ti ho affidato? domandò il Saggio.
Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.
Ebbene, questo è l'unico consiglio che ho da darti, concluse il più Saggio dei saggi. Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza dimenticare le due gocce d'olio nel cucchiaino."

tratto dall'Alchimista:
di Paulo Coelho

 
 
 

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