la moscacieca
In quest'epoca di repentini cambiamenti vivere è come andare un pò alla cieca. Gli interrogativi si mescolano alle emozioni cercando nel pensiero le direzioni da seguire. Un Blog per delineare e fotografare le rotte collettive.
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Ho un dubbio amletico che mi assale.
Non so se le grandi distribuzioni fanno il lavaggio del cervello ai loro inservienti durante gli stage o li assumono già rincoglioniti.
Oggi sono stato nel tempio del “bricolage” e del “fai da te”… CASTORAMA.
Il nome è già tutto un programma…. Che Rama fosse ossessionato dalla castità si sapeva… chissà se i titolari del marchio sono pure degli sadhu… mah!!!
Insomma avevo necessariamente bisogno del nastro da pacchi per chiudere le scatole del trasloco che sto facendo. Non so se siete mai entrati in una filiale di questo gruppo ma sono delle vere e proprie città e quindi conviene sempre domandare ai commessi dove si trova l’articolo che cerchi per evitare stressanti passeggiate tra gli scaffali… e così ho fatto. Pizzico il canarino di turno che vestito di impeccabile giallo trascinava dietro di se un carrello di utensili da esporre.
“Scusami ho bisogno del nastro da pacchi, sai dove posso trovarlo?” gli ho chiesto io.
“Corsia 22 sulla destra”.
Grazie molto gentile” gli ho risposto.
Mentre avanzavo e mi avvicinavo alla corsia suggerita intravedevo barattoli di vernice e pennelli…. “ecco fatto!!! Questo ha sbagliato corsia” mi sono detto. Infatti… i nastri c’erano ma quelli di carta per i pittori mentre io cercavo quelli di plastica marrone.
Così ho dovuto domandare di nuovo dove fossero i nastri per pacchi ad un altro canarino e alla fine dopo altri tre canarini e tre tentativi andati a vuoto sono riuscito a trovarli.
Pago alla cassa e nell’andar via mi ricordo che ho bisogno anche di alcune scatole in più oltre quello che avevo già rimediato in giro per negozi e così chiedo cortesemente alla signorina del box informazioni: “Mi scusi… potrebbe farmi una gentilezza? Sto traslocando e avrei bisogno di un po’ di scatole di cartone, magari voi ne avete qualcuna” La signorina molto gentile e dalla fonetica tipo nastro registrato dei risponditori automatici mi dice: “ si signore, provi ad andare al reparto sistemazioni e chiedere ai ragazzi” Sempre educatamente ringrazio e mi diriggo verso l’indicazione data pensando alla dimensione delle scatole che mi occorrono.
Scorgo tra gli scaffali un canarino che trascinava una grande scatola di cartone con dentro tanta plastica da imballaggio dei prodotti sballati e gli ho posto la mia esigenza.
“Ho chiesto al punto informazioni e mi ha detto di venire in questo reparto, avrei bisogno di un po’ di scatole grandi tipo questa che lei stà trascinando, stò traslocando, saprebbe indicarmi dove trovarle?”
E lui, impeccabile mi ha detto: Certo Signore, vada sempre dritto e al bancale del vetrocemento in promozione giri a destra le troverà nel corridoio poggiate in terra sulla sua destra.
L’ho ringraziato e mi sono diretto verso il corridoio indicato… effettivamente c’era un bel mucchio di cartoni… non erano aperti ma ben piegati e poggiati in piedi su uno scaffale. In quel momento ho pensato… “ Caspita come sono ordinati questi commessi con le scatole dei fornitori… “ poi mi avvicino sempre di più e alla fine ne prendo una… Guardandola trova la pubblicità del negozio stampata sopra “CASTORAMA” e poi sullo scaffale scorgo un prezzo…
Euro 2,60. scatola trasporti 50x30x30
“ Ma vaffanculo!”
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IL SEGRETO DELLA FELICITA'
"... un mercante, una volta, mandò il figlio ad apprendere il segreto della felicità dal più saggio di tutti gli uomini. Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un meraviglioso castello in cima a una montagna. Là viveva il Saggio che il ragazzo cercava. Invece di trovare un sant'uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala dove regnava un'attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, ovunque gruppetti che parlavano, una orchestrina che suonava dolci melodie. E c'era una tavola imbandita con i più deliziosi piatti di quella regione del mondo. Il Saggio parlava con tutti, e il ragazzo dovette attendere due ore prima che arrivasse il suo turno per essere ricevuto. Il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita, ma disse al ragazzo che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il segreto della felicità. Gli suggerì di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore. Nel frattempo, voglio chiederti un favore, concluse il Saggio, consegnandogli un cucchiaino da tè su cui versò due gocce d'olio. Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l'olio. Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, sempre tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino. In capo a due ore, ritornò al cospetto del Saggio.
Allora, gli domandò questi, hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto i giardini che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?'
Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto niente. La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d'olio che il Saggio gli aveva affidato. Ebbene, allora torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo, disse il Saggio. Non puoi fidarti di un uomo se non conosci la sua casa.
Tranquillizzato, il ragazzo prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare per il palazzo, questa volta osservando tutte le opere d'arte appese al soffitto e alle pareti. Notò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d'arte disposta al proprio posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferì particolareggiatamente su tutto quello che aveva visto.
Ma dove sono le due gocce d'olio che ti ho affidato? domandò il Saggio.
Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.
Ebbene, questo è l'unico consiglio che ho da darti, concluse il più Saggio dei saggi. Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza dimenticare le due gocce d'olio nel cucchiaino."
tratto dall'Alchimista: di Paulo Coelho