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Post N° 190

Post n°190 pubblicato il 24 Settembre 2007 da languageisavirus001

L’odore dei morti te lo porti appresso ovunque

Ti s’appiccica addosso come colla sui vestiti nei capelli

Che quando qualcuno ti passa vicino

Subito lo senti dire

Quello fa il becchino

Ma ai morti bisogna portarci rispetto dico io

Non si può tirarli fuori dalle bare

E buttarli assieme come bestie

Senza pensare che non succede niente

Io che ci lavoro

So che un giorno saliranno tutti da sottoterra

Con le ossa e quello che c’è rimasto addosso

E dovremo rendergli conto di come li abbiamo trattati

Lo chiamano giorno dell’apocalisse lo chiamano

Mentre invece dal cielo

Verranno giù quattro cavalieri e chissà quant’altro

E non è che non ci si può credere a cose del genere

Perché lo vanno dicendo in chiesa

E so pure che di notte

Quando il cielo si fà nero come l’inchiostro

L’unico rumore che sento

Camminando tutto solo per il camposanto

È lo squittire dei topi là sotto che s’azzuffano

Per un pezzo di carne umana

A me hanno sempre detto

Che per permetterti di rompere le regole

Prima le devi conoscere per bene

E poi andarci d’accordo

E allora per non sbagliare non sgarro

E faccio quello che mi dicono

Per questo non ho paura di nessuno io

Manco dei morti

 

Immagine: Albrecht Durer “Apocalypsis cum figure”

 
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