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Il Sudafrica (di nuovo l' apartheid?)

Post n°639 pubblicato il 20 Maggio 2008 da hesse8







Scontri razziali in Sudafrica



















Nel Paese che attira milioni di immigrati, disoccupazione e povertà alla base delle violenze

Image
La situazione in Sudafrica è ormai gravissima, continuano le violenze e
gli scontri fra sudafricani, per lo più di etnia zulu, ed immigrati
provenienti dallo Zimbabwe



Sono i ghetti, le baraccopoli, i quartieri più poveri di
Johannesburg il teatro degli attacchi xenofobi agli immigrati, in fuga
da un Paese, lo Zimbabwe appunto, dove l'inflazione alle stelle e una
crisi economica senza precedenti ha piegato la popolazione, vittima
anche della violenza politica della dittatura di Mugabe.
Gli
immigrati, provenienti anche da Congo, Nigeria, Malawi, Somalia e altri
Stati africani, sono accusati di lavorare per metà della paga e quindi
di rubare il lavoro ai cittadini sudafricani.

In una settimana i
morti sono stati 22 secondo le fonti mediche ma si teme un bilancio
molto più alto, si parla di uomini e donne dati alle fiamme, uccisi a
colpi di machete, migliaia di immigrati in fuga dai quartieri sotto
assedio.
Nella terra dell'apartheid ma anche simbolo del riscatto
del popolo africano imperversa una guerra tra poveri che ha preso i
connotati dello scontro razziale e che porta alla luce tutte le
contraddizioni di un sistema che registra una sviluppo economico
poderoso ma a costi sociali altissimi, un Paese che in questi anni ha
attirato milioni di immigrati, regolari e non, ma che registra anche un
impressionante tasso di disoccupazione che quest'anno ha toccato il 30%.

Il
presidente sudafricano, Thabo Mbeki, ha lanciato un forte appello a
fermare le violenze e il nuovo leader dell'African national congress,
Jacob Zuma, ha dichiarato: «Noi sudafricani durante l’apartheid abbiamo
trovato rifugio in Paesi stranieri, chi scappa da condizioni disperate
deve essere accolto con comprensione».

(20.5.08) 



 

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