Creato da hesse8 il 04/02/2007
Federazione della sinistra di Lentini
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: hesse8
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 63
Prov: SR
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Federaz.giovani comunisti italiani

 

Ultime visite al Blog

urlodifarfallaalterogalasso_raffaelezoppeangeloideaculturaleTomassiniPieroabagnalevincenzo1983alessandro.de.angeliunafatastregamax_6_66elomanlubopomesdiaiellovivianagreta.rossogeraniosilviomassari
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Peacereporter

 
 

Un quadro

                                                                                                                                   

Stefano Lattanzio

Tel.095.7835328(Lentini)


Investimenti nell'arte

 

Non-violenza

L'immagine “http://nonviolenti.org/images/bandiera.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
 

San Precario

San Precario



 
 

Tag

 

La piazzarossa-video




 
 
blog di spazioblog

Blog di libero
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Web tv interessante

Welcome to Arcoiris Web TV
 

rosso vivo

immagine
 

settimanale del pdci


 

Ultimi commenti

Contro la pena di morte nel mondo

Fdca federazione dei comunisti anarchici

 

 

« Continuano le stragi bia...Morto a 98 anni Vittorio... »

L' inquinamento puo' attendere  un anno(le banche no)

Post n°768 pubblicato il 20 Ottobre 2008 da hesse8


«Sul clima non siamo soli»

Berlusconi chiede lo stop Ue







Silvio Berlusconi



Il
presidente del Consiglio difende la posizione italiana, condivisa,
sottolinea, «da altri nove stati». E torna a chiedere la sospensione
del pacchetto clima almeno per un anno. Mentre il ministro delle
Infrastrutture Matteoli vorrebbe «rinegoziare il protocollo di Kyoto»



 





L'Italia
non si è avviata in solitaria a chiedere più tempo per l'applicazione
del pacchetto sul clima. Alla vigilia del Consiglio dei ministri
dell'Ambiente Ue, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi torna
in campo, dopo le polemiche di questi giorni, per difendere la
posizione italiana, condivisa, sottolinea, "da altri nove stati". E
accanto alla richiesta del governo di sospendere l'applicazione delle
misure anti-inquinamento per almeno un anno al fine di verificarne i
costi, oggi in Lussemburgo l'Italia chiederà anche, come annuncia il
ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, di "rinegoziare il
protocollo di Kyoto".


Più tempo, dice il premier, è necessario per "approfondire il tema
dei costi per la riduzione dell'anidride carbonica", posizione che "è
stata condivisa da altri 9 Stati". Non c'è quindi "nessun isolamento
dell'Italia in Europa", come scrivono "alcuni quotidiani. Non è
assolutamente vero", ribadisce il Cavaliere, sottolineando che
l'intento dell'Italia è di fare in modo che "i costi vengano sostenuti
in modo eguale da ciascun cittadino europeo. Altrimenti, a pagare di
più sarebbero i Paesi manifatturieri". E il polverone che si é
sollevato in questi giorni, altro non è che il "costume deteriore
dell'opposizione", abituata "a fare polemica anche contro il proprio
Paese".


E oggi l'Italia non solo ribadirà la sua proposta di adottare il
pacchetto europeo a dicembre, con l'inserimento di una clausola di
revisione, che consenta di riesaminarlo alla luce della valutazione di
impatto da effettuare nel 2009, ma chiederà anche di ridiscutere i
termini del protocollo di Kyoto, su cui, sostiene Matteoli, "c'é molta
timidezza, perché si ha paura di essere accusati di non voler
salvaguardare l'ambiente". Il ministro, che è stato titolare
dell'Ambiente nel 2001-2006, è sicuro che sul 2009 "si troverà
un'intesa", ma il problema vero sarà "la scadenza del 2012. E' lì che
noi dovremo lavorare - spiega - per far sì che il 2012 sia più sereno
perché altrimenti le nostre imprese allora saranno ancora più
penalizzate".


L'opposizione, spiega Pierluigi Bersani, non è contraria a chiedere
all'Unione Europea più flessibilità, ma chiede che il governo "non si
metta di traverso" in generale sul piano per la lotta ai cambiamenti
climatici. Un conto, insomma, è difendere le imprese italiane, un conto
è porre veti a un pacchetto necessario e che offre anche "delle
opportunità". Dello stesso parere Francesco Rutelli, secondo il quale
il governo "fa bene a negoziare condizioni che non svantaggino le
nostre imprese", ma deve "raccontare tutta la verità", e cioè che il
pacchetto sul clima dell'Unione europea "non contiene solo svantaggi ma
anche dei vantaggi e delle opportunità per il nostro Paese", a meno
che, al posto di un Paese moderno, non si voglia allineare l'Italia "ai
Paesi dell'Est, con un'industria super-inquinante e ai margini della
crescita economica".


È "assurdo - rincara la dose Ermete Realacci, ministro ombra
dell'Ambiente - che, invece di prendere come riferimento Paesi europei
avanzati e che investono in innovazione come Germania e Francia, il
premier chiami in causa e si allei con quelli dell'Est, che non
brillano certo per politiche ambientali virtuose". Le richieste
dell'Italia, invece, per Prc e Pdci dimostrano che il governo "è il
braccio armato di Confindustria", mentre i Verdi sono convinti che le
mosse del premier vogliano solo "far saltare tutto" il piano messo a
punto da Bruxelles.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/lapiazzarossa/trackback.php?msg=5690545

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
annette2006
annette2006 il 20/10/08 alle 14:17 via WEB
io ho 60 anni ma non per questo voglio lasciare alle generazioni future la nostra cacca, io ad esempio non mangio più carne, non maltratto animali e non inquino, ci sono i legumi che hanno proteine a sufficenza,SENTI AIUTAMI,STO IMPAZZENDO VIENI SUL MIO BLOG ED AIUTAMI,NE HO VERAMENTE BISOGNO, CIAO ANNA http://blog.libero.it/imbrogli/?nocache=1223976627
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963