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17 gennaio pro Palestina.La manifestazione silenziosa (se succedeva qualcosa?)

Post n°827 pubblicato il 18 Gennaio 2009 da hesse8

Oltre 150 mila persone sfilano a Roma con il popolo palestinese !

  



NONOSTANTE IL VERGOGNOSO E DISARMANTE
SILENZIO MEDIATICO DELLA MAGGIORANZA DELL'INFORMAZIONE UFFICIALE, E'
PIU' CHE RIUSCITO IL CORTEO NAZIONALE A ROMA PER IL POPOLO
PALESTINESE....

Oltre
150mila persone hanno invaso Roma quest'oggi per il corteo nazionale
per la Palestina. Un corteo attraversato dalle associazioni pro
Palestina, dalle comunità arabe, dai centri sociali e collettivi
autorganizzati, dalle tante persone, italiane e migranti, che hanno
voluto portare la loro vicinanza al popolo palestinese, in opposizione
all'aggressione sionista contro la Striscia di Gaza.

Un corteo
nazionale che arriva dalle mobilitazioni delle settimane scorse nel
nostro paese. Manifestazioni che hanno portato in piazza la rabbia per
la violenza dispiegata contro Gaza e la tenacia nel sostenere la
Resistenza del popolo palestinese. Piazze all'interno delle quali è
emerso forte il protagonismo dei migranti, primi attori in un conflitto
sentito quanto mai vicino, non solamente dalle comunità arabe. Questo
si è riproposto quest'oggi per le vie della capitale, letteralmente
invasa dalle migliaia di persone.

Manifestazione "Dalla parte
dei palestinesi!", senza se e senza ma, che è andata a chieder conto
con slogan cori striscioni manifesti e interventi ai governi
dell'Occidente di smettere la recita succube d'Israele, ai governi
degli Stati arabi di cessare immediatamente l'atteggiamento comodo di
immobilismo di fronte alla tragedia. Oltre ovviamente all'essere
andati, come esplicitava lo stesso slogan fatto assumere dal corteo, a
solidarizzare con il popolo palestinese, con la Resistenza che ha fin
qui tenuto dignitosamente testa alla micidiale macchina da guerra
israeliana.

Una grande giornata di lotta interessatamente
ignorata dai media, che hanno praticamente cercato di mettete il
silenziatore alla mobilitazione, fedeli alla rappresentazione della
realtà richiestagli dai piani alti. Un ostracismo sfondato dalla forza
di questa, così come delle altre che l'hanno preceduta, mobilitazione:
indetta autonomamente, portata avanti in quanto mobilitazione dal
basso, vissuta sul filo della tensione di quelle che erano le notizie
provenienti da Gaza. In poco più di una settimana si è tirata su una
mobilitazione straordinaria, che ha evidenziato, ancora una volta, la
distanza siderale in capacità di lettura ed iniziativa corrente tra
apparati e forze sociali: le differenze numeriche e di carattere tra la
"marcia di Assisi" ed il corteo romano sono oggi quanto mai palesi. Il
moderatismo e il pacifismo di Assisi surclassato politicamente dalla
determinazione e dalla rabbia di Roma. Senza padrini e parole
obbligatoriamente politicamente corrette la manifestazione nella
capitale ha raccolto i frutti di una scadenza nazionale indetta su
parole d'ordine precise, senza concetti astratti, fuori dalla retorica
dell'equidistanza: contro l'aggressione militare israeliana, con la
Palestina che resiste.

Nonostante si rincorrano sempre più le
voci di una tregua possibile, le cui condizioni sono tuttora offuscate
dai giochi politici degli attori statali in campo (Usa, Israele, Egitto
e servitù al seguito), a Gaza quella di oggi è stata una nuova giornata
di guerra, che ha visto, ancora, l'ennesimo bombardamento contro una
scuola delle Nazioni Unite. Un lembo di terra, la Striscia di Gaza, che
pur nella drammaticità della sua realtà, si è cercato sempre di non
lasciar solo, di rimarcare quella vicinanza e quell'appoggio ad una
battaglia che dura da 61 anni e che Israele non può certamente
illudersi di poter pacificare e normalizzare per mano delle bombe.


Con la Palestina nel cuore, con Gaza che resiste!
Tratto da indymedia
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Commenti al Post:
fachiavassa
fachiavassa il 18/01/09 alle 19:54 via WEB
Giusto qualche piccola precisazione sulla verità che e abbastanza diversa da quella citata nell'articolo:i manifestanti non superavano i 25mila (numero già arrotondato per eccesso), non si è trattata di una manifestazione sobria come sembra,sono comparsi pupazzi di bambini ricoperti di sangue,cosa che sicuramente non è di grande invito alla pace, così come a non invitare alla pace erano gli imbecilli che sulle bandiere israeliane hanno appicccato la svastica,una cosa di cattivo gusto che poco ha a che fare con chi in quel momento manifesta la pace. Ma una curiosità hamas non è stata votata alle elezioni dal popolo palestinese?
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 19/01/09 alle 10:57 via WEB
25 mila persone diventano 150 mila...... uuuum la sinistra ormai boccheggia in un deserto di indifferenza, forse ha le allucinazioni!!!!
 
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