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Post n°691 pubblicato il 30 Giugno 2008 da hesse8

Salvataggio dell' orso clicca

 
 
 

La spagna c'è la fa' io tifavo germania sempre andare controcorrente Viva Zapatero

Post n°690 pubblicato il 29 Giugno 2008 da hesse8

A Vienna la finale di Euro 2008, vittoria meritata delle Furie Rosse
Per gli iberici è il secondo titolo continentale dopo 44 anni
La Spagna campione d'Europa
Un gol di Torres: Germania ko



bLa Spagna campione d'Europabr/Un gol di Torres: Germania ko/b



VIENNA
- La Spagna conquista il suo secondo titolo europeo, 44 anni dopo il
primo. Nella finale di Vienna le Furie Rosse di Luis Aragones hanno
battuto la Germania per 1-0 grazie alla rete di Fernando Torres al 33'
del primo tempo. E hanno dominato, sul piano del gioco e della
mentalità, prendendosi la rivincita sulla tradizione che voleva la
Spagna sempre bella ma perdente. Questo europeo laurea una squadra
giovane e matura al tempo stesso, che ha imparato a vincere come
vincono i suoi grandi club, che si è concessa il lusso di superare in
finale e nei quarti le due squadre che nel Vecchio continente
rappresentano una tradizione forte: la Germania tre volte campione
d'Europa e l'Italia campione del mondo in carica. Nazionali che,
insieme, combinano sette titoli iridati e quattro europei.



La vittoria finale
non è casuale. Un gran gol di Torres, due pali e parecchie occasioni
mancate di poco hannno legittimato il successo delle Furie Rosse. Un
successo che viene da lontano: molti dei giocatori spagnoli si sono
affermati nelle Nazionali giovanili (Casillas, Marchena, Xavi, Ramos,
Iniesta, Silva, Torres) e poi sono andati a mietere successi nei grandi
club. Rispetto ai giocatori della Germania, in fatto di successi nei
club, gli uomini di Aragones vantano una superiorità schiacciante: 19
trofei a uno (di Lehmann, in Coppa Uefa). Casillas, Puyol, Iniesta,
Xavi fra l'altro hanno vinto la Champions. Quella delle Furie Rosse non
è quindi l'impresa estemporanea di un gruppo, come avvenne nel 2004 con
la Grecia che trionfò in Portogallo a forza di difesa e contropiede.





In questo Europeo la Spagna ha vinto tutte le partite meno quella con
l'Italia, dove è passata ai solo ai rigori. Ha avuto una continuità di
risultati e ha segnato più di tutti (12 gol).




La partita.
Privo di Villa (infortunato) Aragones preferisce giocare con il solo
Torres davanti, schierando subito Fabregas che aveva fatto molto bene
contro la Russia. Loew all'ultimo momento recupera Ballack, fermo da
venerdì: il capitano tedesco gioca regolarmente, il polpaccio non gli
dà fastidio, fa dei buoni assist e manovra con disinvoltura.



La Germania comincia
in avanti, tiene la Spagna nella sua metà campo, e se Klose delude in
fase conclusiva, si danno invece molto da fare Podolski e
Schweinsteiger sulla sinistra, ma la verticalizzazione si limita a
qualche traversone.



La Spagna si
mantiene compatta, poi comincia a macinare gioco. Xavi è il fulcro,
Ramos cerca inserimenti da destra, i centrocampisti si muovono su tutto
il fronte avanzato e al 14' Iniesta da sinistra tenta di servire
Torres, ma una deviazione di Martesacker costringe Lehmann a un gran
balzo sulla sinistra per mettere in angolo.



Quello degli
spagnoli è un crescendo continuo. Al 22' un triangolo
Ramos-Fabregas-Ramos sfocia in un assist per la testa di Torres che
schiaccia colpendo il palo basso alla destra di Lehmann, poi graziato
(tiro fuori) da Capdevila. I tedeschi reclamano con Rosetti per due
presunti mani di Puyol e di Capdevila.



Al 33' la svolta
della partita: Xavi lancia a Torres che sulla destra lotta con
l'impacciato Lahm, lo aggira e poi sull'uscita di Lehman colpisce da
sotto, supera il portiere e mette nell'angolo opposto. Un gran gol, che
conferma le doti dell'attaccante.



Nella ripresa Loew
sostituisce l'incerto Lahm con Jansen che, sempre sulla sinistra, se la
vede con Iniesta. I tedeschi cercano di attaccare, ma col passar dei
minuti la Spagna ricomincia a proiettarsi in avanti e Xavi in diagonale
mette fuori rasoterra su input di Torres da destra all'8'. Poi un
sinistro di Silva è deviato fuori da Torres che poco dopo costringe
Lehmann a un'uscita spericolata. Low inserisce Kuranyi al posto di
Hitzlsperger ma un diagonale di Ramos da destro tiene sul chi vive la
difesa tedesca.



Al 15' una bella
azione Jansen-Schweinsteiger consente a Ballack di andare (male) al
tiro di destro e in seguito lo stesso Ballack costringe Casillas a
un'uscita alta. Insomma, la Germania in qualche modo si fa pericolosa e
allora Aragones inserisce Xabi Alonso per Fabregas.



La partita si è
riscalda per una piccola testata di Silva a Podolski. Per evitare guai,
Aragones lo sostituisce il suo giocatore con Cazorla. E subito dopo
prima Xavi di testa, poi Iniesta sfiorano il gol. A questo punto la
squadra di Loew butta sulla bilancia il suo maggior peso atletico. La
partita cresce d'intensità e qualche azione in contropiede della Spagna
mette in difficoltà la difesa tedesca.



Aragones ripropone
Guiza al posto di Torres. Lehmann esce di mano sulla linea dei sedici
metri (quindi in area). E la Spagna sfiora il secondo gol: testa di
Guiza da sinistra e Senna non arriva a spingerla dentro. L'estremo
tentativo dei tedeschi fallisce e gli spagnoli possono festeggiare con
re Juan Carlos e con il primo ministro José Luis Rodriguez Zapatero il
ritorno tra i grandi del calcio europeo.

 
 
 

Di Pietro: i"magnaccia"

Post n°689 pubblicato il 29 Giugno 2008 da hesse8

Magnaccia di governo

VELINE.jpg



Poco fa mi sono espresso senza mezzi termini di fronte alla stampa sulle intercettazioni tra Berlusconi e Saccà, definendo questa classe politica più simile a dei magnaccia intenti a piazzare veline a destra e manca, a spese del contribuente, piuttosto che occuparsi dei loro problemi.



Penso anche che il presidente del Consiglio farebbe molti meno
sforzi, e rischierebbe molto meno, visti i recenti sviluppi, se facesse
queste dubbie intermediazioni con le proprie televisioni, piuttosto che con quelle pubbliche.



Il problema è sempre lo stesso, utilizzare ruoli pubblici per
gestire affari privati. Lo dimostra il fatto che per vincere le
elezioni Berlusconi e Bossi hanno utilizzato
l’allarme sociale, amplificandolo a dismisura, sull’immigrazione
clandestina. Ecco che in tutta fretta l’immigrazione clandestina
diviene reato. L’Europa condanna, il Governo ignora. Dopo tutto la strada verso la dittatura dolce è già segnata. Il Governo ha ignorato l’Europa sul prestito ponte Alitalia, l’ha ignorata sulla sentenza contro l’occupazione abusiva delle frequenze da parte di Rete 4, nulla impedisce di farlo anche per l’immigrazione clandestina.



Dopo l’ illusione mediatica offerta agli elettori su tutti i TG e giornali arriva subito la contropartita personale
di Berlusconi. Pochi giorni dopo infatti, mentre la Lega gonfia il
petto per aver mantenuto la promessa elettorale, al Governo è costretta
a voltare le spalle agli stessi elettori. La blocca
processi infatti oltre a bloccare il reato di corruzione giudiziaria,
che metterebbe al sicuro Berlusconi per un anno da certi, e a lui
sfavorevoli, sviluppi del processo Mills, blocca anche il reato sull’immigrazione clandestina.
Ma di questo “dettaglio” ai sudditi cittadini non è dato sapere, e cala
il consueto silenziatore mediatico, di giornali e televisioni “libere”.



Tutto sommato la blocca processi serve sia a destra che a sinistra,
forse a non volerla siamo solo noi dell’Italia dei Valori poiché siamo
all’opposizione. L’unica opposizione.

 
 
 

Naomi klein aveva scritto un libro contro il marchio "Nologo"

Post n°688 pubblicato il 28 Giugno 2008 da hesse8

Treviso, sorpresa nei bagni di una media a scattarsi immagini piccanti con il videofonino
Inviava mms ai compagni in cambio di 5-10 euro. Il provveditore: "Sono preoccupata"
A dodici anni vende le sue foto nuda
"Volevo comprare vestiti alla moda"




A dodici anni vende le sue foto nuda







TREVISO
- Si fotografava nuda nei bagni della scuola e vendeva le foto ai
compagni per comprarsi abiti firmati. Ha appena 12 anni la studentessa
di una scuola media di Treviso sorpresa da un professore mentre usava
il videofonino per scattare piccanti immagini da vendere per 5 o 10
euro.





"Lo facevo per comprarmi i vestiti firmati che mamma e papà non mi
vogliono regalare". Chiamata in direzione, la ragazzina ha confessato.
Inviava le immagini con mms ai compagni di classe.





La direttrice dell'Ufficio Scolastico di Treviso Maria Giuliana Bigardi
è preoccupata: "La crescente disattenzione delle famiglie nei confronti
dei figli è allarmante". Possibile che in casa non si fossero accorti
di quegli abiti costosi che indossava la ragazzina?

 
 
 

Tutti contro la thyssen (anch'io)

Post n°687 pubblicato il 27 Giugno 2008 da hesse8


Comune,
Provincia e Regione si costituiscono parte civile al processo per il
rogo del 6 dicembre che si aprirà martedì a Palazzo di Giustizia

TORINO
Comune
Il Comune di
Torino si costituirà parte civile nel processo che si aprirà martedì al
Palazzo di Giustizia sul rogo della Tyssen Krupp, costato la vita lo
scorso 6 dicembre a 7 operai. La decisione di costituirsi parte civile
è stata presa questa mattina dalla Giunta comunale che ha dato mandato
all’avvocatura di avviare la procedura.

«La nostra
costituzione di parte civile è soprattutto un dato politico -ha
spiegato il vicesindaco Tom Dealessandri. Quello che è accaduto,
infatti ha coinvolto fortemente le emozioni della città creando
un’immagine distorta rispetto alla sua capacità di affrontare temi
legati alla sicurezza sul lavoro. Il risarcimento che potrebbe derivare
dalla costituzione di parte civile -ha concluso il vicesindaco-
potrebbe essere devoluto ad attività formative e a borse di studio,
magari destinate a figli di vittime sul lavoro».

Provincia
Analoga
decisione di costituzione di parte civile è stata assunta ieri,
all’unanimità, dalla Giunta provinciale di Torino. Una decisione che fa
seguito alle intenzioni manifestate dal presidente di Palazzo Cisterna,
Antonio Saitta, che all’indomani della tragedia, nel corso di un
consiglio provinciale convocato per dibattere temi legati sulla
sicurezza sul lavoro aveva annunciato l’intenzione dell’ente di
costituirsi parte civile.

Regione
Anche la
Regione Piemonte, dopo il Comune e la Provincia di Torino ha deciso di
costituirsi parte civile nel processo contro che vedrà a giudizio 6
manager della Thyssen Krupp per l’incendio sviluppatosi lo scorso
dicembre sulla linea 5 nel quale morirono 7 operai. La decisione, che
era già stata annunciata lo scorso 17 dicembre, 10 giorni dopo la
tragedia, è stata formalizzata oggi. La Regione ha deciso la
costituzione di parte civile in considerazione dell’art. 117 della
Costituzione che attribuisce a titolo di competenza legislativa
concorrente oltre la tutela della salute, anche la tutela e la
sicurezza de lavoro. Nel caso in cui alla conclusione del processo
venissero riconosciute alla Regione fondi a titolo di risarcimento,
questi, secondo gli intendimenti dell’ente, potrebbero essere devoluti
al fondo a sostegno delle vittime degli infortuni sul lavoro.

 
 
 

Finalmente qualcosa cambia in America

Post n°686 pubblicato il 26 Giugno 2008 da hesse8

la decisione della corte suprema
Usa, sancito il diritto ad essere armati
I giudici hanno bocciato un divieto a detenere le armi che era in vigore nella città di Washington

 

 








Il monumento contro le armi alla sede dell'Onu a New York
Il monumento contro le armi alla sede dell'Onu a New York
WASHINGTON - La Corte Suprema degli Stati Uniti ha
rafforzato il diritto individuale degli americani ad essere armati. Con
una sentenza storica su come interpretare, una volta per tutte, un
diritto costituzionale sancito in modo incerto nel 1791, i giudici
hanno bocciato un divieto a detenere le armi che era in vigore nella
città di Washington.

CORTE SPACCATA -
La decisione ha spaccato i nove giudici della Corte Suprema, che si
sono pronunciati per 5-4. Il giudice Anthony Kennedy, un moderato, si è
unito ai quattro membri conservatori della Corte per costituire una
maggioranza. I giudici hanno bocciato un divieto in vigore da 32 anni
nel Distretto di Columbia - dove sorge la capitale Washington - a
tenere in casa una pistola per difesa personale. Il caso si era
trasformato in un test nazionale sul diritto al porto d'armi, perchè
per la prima volta ha spinto la Corte Suprema a far chiarezza
sull'interpretazione del Secondo Emendamento alla Costituzione, che
sancisce - ma fino a oggi in modo controverso - il diritto individuale
ad essere armati.

CONSEGUENZE
- In pratica, da oggi, essere armati viene riconosciuto negli Usa un
diritto costituzionale paragonabile al diritto di voto o della libertà
di espressione. La sentenza, l'ultima dell'anno giudiziario della
Corte, è ora destinata a entrare nella campagna elettorale, per le
ripercussioni inevitabili che avrà nel dibattito tra i candidati alla
Casa Bianca.

 
 
 

Il cinema italiano senza festival

Post n°685 pubblicato il 25 Giugno 2008 da hesse8

Le associazioni imprenditoriali del settore - Anica, Agis e Api - annunciano
un clamoroso boicottaggio. Appello alle altre categorie: "Unitevi a noi"
La protesta dei produttori di cinema
"Nessun film italiano ai Festival"

La decisione presa per protestare contro l'abolizione del tax credit
"Se il governo non cambia idea noi diserteremo Roma, Venezia e Torino"


La protesta dei produttori di cinema

Il ministro Sandro Bondi






ROMA - Una
decisione clamorosa: nessun film italiano nei festival cinematografici
nazionali. A partire dal più antico e prestigioso, ovvero la Mostra di
Venezia, la cui edizione 2008 apre i battenti il prossimo 27 agosto.
Artefici della decisione, le associazioni industriali che fanno capo
alla settima arte: Anica, Agis e Api. Furiose con la decisione del
governo di abolire il tax credit, ovvero il credito d'imposta, per il
settore.



E se le cose non
cambiano, spiegano gli imprenditori, nessuna ellicola made in italy
sarà presente in Laguna, o alla Festa di Roma, o al Festival di Torino.
La decisione è stata presa dalle tre associazioni, al termine di una
riunione che si è svolta oggi a Roma. Con appello a tutto il mondo
dell'industria culturale a unirsi alla loro iniziativa.



"Deve essere
chiaro a tutti - si legge in una loro nota congiunta - che il governo,
venendo meno a impegni precisi, ha deciso di infliggere un colpo
mortale al cinema italiano nel momento in cui dimostra appieno, anche a
livello internazionale, la sua vitalità artistica e industriale.
Ulteriori azioni saranno decise al più presto".



E ancora: "Le
rappresentanze dell'industria cinematografica italiana, Anica, Api,
Agis sono unite nel manifestare lo sgomento per l'eliminazione delle
misure di incentivo fiscale per il cinema decisa dal governo, in
incomprensibile contraddizione con la dichiarata volontà di abbandonare
le politiche assistenzialistiche del passato per dar vita a un circolo
virtuoso di nuovi investimenti, nuova occupazione, nuovi film".
Un'abolizione del tax credit, proseguono, che avviene "nonostante le
più ampie rassicurazioni al riguardo fornite dal Ministro Bondi".











Dunque, "viene abrogata una legge decisiva per il futuro del nostro
cinema. E' incredibile che tale abrogazione passi attraverso il divieto
di presentazione di emendamenti di parlamentari della maggioranza
stessa che, tra l'altro, avevano individuato con precisione l'adeguata
copertura finanziaria. Tutto il cinema italiano è mobilitato contro
questo atto devastante". Vedremo se, e come, il governo risponderà.

 
 
 

Sembra che il popolo serva solo per i voti solidarieta' a qualsiasi iniziativa della gente di Agnano

Post n°684 pubblicato il 24 Giugno 2008 da hesse8

La municipalità napoletana di Fuorigrotta-Bagnoli contesta la scelta del sindaco
"Fare qui il termovalorizzatore distruggerebbe un quartiere in attesa di rilancio"
Rifiuti, ora a insorgere è Agnano
"Sull'inceneritore daremo battaglia"

Incontro a Bruxelles tra Bertolaso e il commissario Ue all'Ambiente Dimas
"Roma ha emendato alcune misure che avevano destato preoccupazioni"




Rifiuti, ora a insorgere è Agnano

L'area dove sorgerà il termovalorizzatore di Agnano











NAPOLI - Apparentemente risolto il nodo di Chiaiano con il via libera alla discarica
confermato dal sottosegretario Guido Bertolaso (che stamane ha
incassato anche l'approvazione del commissario Ue all'Ambiente Dimas),
nella vicenda rifiuti rischia ora di aprirsi un nuovo fronte di
protesta. La municipalità di Fuorigrotta-Bagnoli, nel cui territorio
ricade il quartiere di Agnano, ha comunicato infatti che non intende
ospitare il termovalorizzatore previsto a Napoli. A ufficializzare la scelta
del sito era stato ieri il sindaco Rosa Russo Jervolino, ma stamane il
presidente della municipalità, Giuseppe Balzamo (Pd), in un incontro
pubblico ha confermato la linea dura contro la decisione
dell'amministrazione comunale.





"Questa scelta - afferma - distrugge un quartiere da decenni in attesa
di rilancio. Erano state fatte promesse e anche avviate iniziative,
come la privatizzazione delle terme per farle diventare cuore di un
nuovo sviluppo turistico-congressuale, e ora si vanifica tutto".
Balzamo ha anche parlato di una lettera inviatagli di recente dal
sindaco, in cui la Iervolino "smentiva categoricamente le voci sulla
scelta di Agnano come sede del termovalorizzatore". "Ora, invece, hanno
cambiato tutto. Ma la cittadinanza di Agnano - aggiunge il presidente
della municipalità - ha il diritto-dovere di far sentire la sua voce,
di reagire a questa imposizione che la metterebbe in ginocchio".






Questa mattina, intanto, è ripreso a Montecitorio l'esame del decreto legge sull'emergenza rifiuti
in Campania. Il provvedimento dovrebbe essere licenziato in giornata,
per passare quindi al Senato. Un accordo sarebbe stato trovato anche
sull'emendamento presentato dalla Lega per la restituzione dei soldi
dati alla gestione nello smaltimento dell'emergenza rifiuti in
Campania. Dalla nuova formulazione, la Regione (così come qualsiasi
altra amministrazione locale inadempiente d'Italia) dovrà restituire
allo Stato parte delle somme impiegate per l'emergenza rifiuti. A
riscuotere le risorse (attraverso minori trasferimenti) ci penserà un
decreto del ministero del Tesoro.








Un plauso per come è stato formulato il provvedimento è arrivato
stamane anche dal commissario europeo all'Ambiente Stavros Dimas nel
corso di un incontro a Bruxelles con Bertolaso. "Il decreto legge sui
rifiuti accoglie le modifiche richieste dalla Commissione", ha spiegato
il sottosegretario, sottolineando l'importanza "dell'assistenza, della
guida e della collaborazione della Commissione". Dimas da parte sua si
è detto sicuro che sarà trovata "una soluzione" al problema. "Abbiamo
avuto vari incontri e sono state emendate alcune misure che avevano
destato preoccupazioni", ha affermato il commissario sottolineando che
"nessuno vuole creare un problema ambientale risolvendone un altro".



 
 
 

Lunga vita al "Boss(Springsteen)" da sempre pacifista dichiarato

Post n°683 pubblicato il 23 Giugno 2008 da hesse8
Foto di hesse8

Mercoledì 25 giugno
Ecco il Boss: Springsteen torna a San Siro
Unica data italiana nel luogo del primo storico concerto dell'85. Biglietti esauriti, orario anticipato alle 20,30








 

 

MILANO - Grande attesa per il concerto di Bruce Springsteen a
Milano mercoledì 25 giugno, unica data in Italia per la parte finale
del «Magic Tour» del Boss che chiuderà il suo giro in Europa il 19 e 20
luglio con due concerti a Barcellona. La chiusura vera e propria sarà
negli Usa con tre date nel Giants Stadium di East Rutherford in New
Jersey (dove Springsteen è nato) e una a Foxboro, in Massachusetts.



PRECEDENTI - E' la terza volta
che Bruce Springsteen con la E Street Band si esibisce nello stadio
milanese, un luogo che per i fan italiani è speciale, perchè proprio
qui il Boss fece, il 21 giugno del 1985, la sua prima (e anche allora unica) apparizione italiana. Il secondo concerto a San Siro di Springsteen è stato nel 2003 per il tour di «The Rising»,
rimasto anche quello nella storia per un violento temporale (dopo molte
settimane di siccità) che non ha comunque interrotto lo show (anzi, il
Boss, come era successo in una piovosa Pasqua a Verona, aveva intonato
«Who'll Stop The Rain», classico dei Creedence, per «scacciare» la
pioggia). Solo una nota di tristezza per i fan: non ci sarà questa
volta Danny Federici, il tastierista storico della E Street Band, scomparso in aprile e sostituito da Charlie Giordano.



ORARIO ANTICIPATO E TRASPORTI -
I biglietti per il concerto, come da tradizione, sono stati esauriti il
giorno stesso della prevendita, ai primi di dicembre (tranne una
piccola quota del terzo anello). L'inizio è anticipato alle 20.30 (sui
biglietti era stato indicato alle 21). Il cambiamento è stato
necessario per conciliare la durata del concerto con l'obbligo, imposto
da un'ordinanza, del Comune di terminare entro le 23.30. Altre regole
decise dal Comune vanno tenute presenti dal pubblico. In particolare è
stata limitata la circolazione e la sosta dei mezzi privati nella zona
adiacente lo stadio nel giorno del concerto, con conseguente chiusura
dei parcheggi (anche di quelli dello stadio) dalle ore 13. Sono stati
potenziati i mezzi pubblici: prolungato l'orario di servizio della
metropolitana e potenziata la circolazione dei mezzi di superficie con
10 tram straordinari della linea 16, 4 autobus della linea 90, oltre al
funzionamento di 6 bus navetta per la fermata di Lampugnano della linea
rossa della metropolitana.

 
 
 

I partigiani in festa

Post n°682 pubblicato il 22 Giugno 2008 da hesse8

Una festa dei partigiani per i resistenti di oggiStefano Morselli

Roma, 25 aprile 2007: gli striscioni dell'Anpi e della Brigata ebraica -foto Omni Roma - 220x147
Gli
ingredienti sono quelli consueti nelle feste popolari: spettacoli,
incontri, ristoranti, stand assortiti. Ma è del tutto inedito l'evento
nel suo insieme. Infatti quella che da ieri e fino a domenica va in
scena nel podere e nel casolare che furono della famiglia Cervi, ai
Campi Rossi di Gattatico - ora sede di un moderno museo della
Resistenza e del mondo contadino - è la prima festa nazionale
organizzata dall'Anpi nei suoi oltre sessant'anni di esistenza.
«Democrazia e antifascismo - Democrazia è antifascismo» è lo slogan
scelto per sottolineare un concetto che dovrebbe essere scontato, ma
che l'Anpi teme possa invece diventare sempre più evanescente
nell'Italia di oggi.

«Un'Italia nella quale - avverte Tino Casali,
presidente nazionale dell'associazione - si moltiplicano i segnali di
ritorno in campo del fascismo, pur mascherato in forme diverse dal
passato». Anche per questo i partigiani, che sono gente ancora tosta ma
in età ormai avanzata, hanno pensato di spalancare le porte a nuove
generazioni che la Resistenza non hanno potuto farla per ragioni
anagrafiche, ma ne condividono i valori e sono impegnate in altre
«resistenze» dei giorni nostri. Come diceva Alcide Cervi, padre dei
sette fratelli fucilati dalle brigate nere nel dicembre del 1943, «dopo
un raccolto ne viene un altro». E dunque, un paio d'anni fa, all'
ultimo congresso, l'Anpi ha modificato il proprio statuto, ha
cominciato ad iscrivere anche giovani e giovanissimi. Proprio in quel
momento è nata l'idea della festa nazionale, alla cui ideazione e
organizzazione ha lavorato proprio un gruppo di giovani appositamente
costituito.

La manifestazione ai Campi Rossi, luogo simbolo
della memoria, assume anche il significato di un passaggio delle
consegne a una nuova leva di «resistenti». Lo sottolinea Armando
Cossutta, da giovanissimo combattente nelle Sap, membro della direzione
Anpi: «In una situazione politica pesante, l'Anpi può rappresentare un
forte punto di riferimento». Ieri la cerimonia inaugurale con la musica
dei Gang, che hanno dedicato le loro canzoni a Maria Cervi, figlia di
uno dei sette fratelli, a sua volta scomparsa l'anno scorso. Messaggi
di adesione sono arrivati, tra i tanti, da Scalfaro e da Ciampi, mentre
Napolitano ha concesso il suo alto patronato. Nel fine settimana,
insieme a decine di autobus provenienti da tutta Italia, sono attesi
numerose personalità della politica della cultura, tra le quali
Veltroni, Vendola, Rita Borsellino, don Ciotti.

Sono in
programma laboratori sulla Costituzione (con Domenico Gallo, Nicola
Occhiocupo, Alessandro Pizzorusso), sulla comunicazione della memoria
(con Bice Biagi e Loris Mazzetti), sull'antifascismo vecchio e nuovo,
sul ruolo delle donne nella Resistenza. Il cartellone degli spettacoli
prevede sabato Mauro Sarzi, Sine Frontera, Mercanti di Liquori,
Gasparazzo; domenica sarà la volta di Ivana Monti con le mondine di
Novi e dei Sonnebrille.

 
 
 
 
 

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