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Messaggi di Maggio 2011

Trovo questo post sul sito di Beppe Grillo interessantissimo io abito a 30 km da Melilli

Post n°1252 pubblicato il 27 Maggio 2011 da hesse8

Lettera di un padre a sé stesso

Seven_Surzuki.jpg
"Dal 1998 ho la malaugurata sfortuna di vivere a Melilli. Credo sia il posto peggiore d’Italia. Si respira veleno che le raffinerie elargiscono in gran copia. La gente non sorride mai... Stasera ero in terrazza per far giocare la mia figlioletta che a soli 8 anni mi interroga chiedendomi “Perché a casa nostra c’è sempre questa puzza? Perché nell’aria c’è sempre tanto fumo? Perché c’è sempre quel rumore che non ci fa dormire? Perché quando fa caldo non possiamo aprire i balconi, altrimenti soffochiamo per la puzza? Perché non ce ne andiamo?”. Mentre la bimba giocava, un rumore sinistro ha dilacerato l’aria. Erano due F16 che sfrecciavano carichi di bombe verso Tripoli. Mi ha chiesto “Dove vanno? Sono caccia? Vanno a buttare le bombe vero?”. Mi sono sentito un verme. Mia figlia ha solo 8 anni e che cosa ha visto della vita? Veleni del petrolchimico, malattie dei suoi compagnetti di scuola (l’ultimo è un linfoma di una bimba della sua età), morti di cancro, e ora anche la guerra. Qui ormai regnano indisturbati l’arrogante prevaricazione delle multinazionali di cui i nostri governanti sono servi, la corruzione a 360 gradi, la totale negazione della meritocrazia, la nefandezza elevata a regola di vita, la mancanza di lavoro come arma di ricatto, la condanna dell’onestà e la magnificazione del crimine. Mentre pensavo a tutto ciò e sentivo una morsa al cuore e allo stomaco, nel paese di fronte, a Villasmundo, si levavano giochi pirotecnici che fanno ancora sorridere i poveri allocchi che lodano gli amministratori per aver loro donato “la festa”! Nello stesso tempo sentivo le campane della chiesa. Ricordo quand’ero bambino, al mio paese, le campane suonavano al vespro e rallegravano gli animi. Segnavano l’inizio del riposo dopo una lunga giornata di proficuo lavoro onesto, pulito, felice. Avrei dovuto rallegrarmi a sentire le campane, ma non è stato così. Il motivo è molto semplice: le campane suonavano il loro giornaliero e stonato messaggio monocorde. Le campane di Melilli suonavano a morto! E non c’è da chiedersi qual è la causa della morte, tanto qui è sempre quella. Allora ho realizzato di essere il peggiore dei peccatori. Ho commesso il peccato più grande che un essere umano possa commettere. Ho tradito il mio sangue. Ho fatto nascere due innocenti all’inferno. Questo è il mio peccato e io non mi assolvo. Io mi condanno senza appello. Ho guardato mia figlia e ho pianto.16 maggio 2011". segnalazione di anib roma

 
 
 
 
 

Vota comunista il 15-16 maggio 2011 alle amministrative

Post n°1250 pubblicato il 14 Maggio 2011 da hesse8

Votate comunista domani ovvero appoggiate tutte le liste vicino alla sinistra o al centro-sinistra

 
 
 

Con la CGIL io manifesto-sciopero a Siracusa

Post n°1249 pubblicato il 06 Maggio 2011 da hesse8

 

Trentasei mesi di governo Berlusconi hanno seriamente impoverito il paese. L’economia è depressa, la disoccupazione aumenta così come la pressione fiscale. I lavoratori subiscono l’abbassamento delle tutele e la cancellazione dei diritti. Lo stato sociale è stato tagliato indiscriminatamente. Penalizzati i pensionati, negato il futuro ai giovani, umiliato il lavoro e la dignità delle donne. Per queste ragioni la CGIL sarà in piazza venerdì 6 maggio in occasione dello sciopero generale indetto dal sindacato di Corso d’Italia. Uno sciopero che per gran parte delle categorie della CGIL riguarderà l’intera giornata lavorativa con decine di manifestazioni in altrettante piazze d’Italia.

Se questo è quindi lo stato in cui versa il paese a tre anni dall’insediamento del quarto governo Berlusconi, la CGIL rivendica una svolta urgente contro l’azione di un governo impegnato da troppo tempo in una operazione di puro galleggiamento: il paese arretra e le diseguaglianze crescono. Per arginare il degrado e il declino in cui sembra essere condannato il paese la confederazione di Corso d’Italia con lo sciopero generale vuole lanciare un messaggio di speranza attraverso quello che è, a tutti gli effetti, un grande atto di responsabilità. E lo fa promuovendo una mobilitazione che ruota intorno ai temi del Fisco e del Lavoro. Fisco come strumento di giustizia sociale, Lavoro come via per la crescita. Due grandi temi che si articolano in 12 punti. Le dodici buone ragioni per lo sciopero generale di venerdì 6 maggio.

La sintesi della piattaforma in dodici punti:

1. Per uscire dalla crisi e avviare la crescita - Difendere il lavoro con un sistema di ammortizzatori sociali che copra tutti coloro che lo hanno perso. Promuovere buona occupazione e nuove occasioni di impiego. Potenziare l’economia con investimenti, spesa in opere pubbliche, innovazione e ricerca, controllo sui prezzi e qualificazione della Pubblica Amministrazione.

2. Per difendere i redditi - Un fisco giusto attraverso una vera lotta all’evasione. Un fisco più leggero per le famiglie dei lavoratori e dei pensionati. Un fisco più pesante sulle transazioni speculative, sulle rendite e sulle grandi ricchezze.

3. Per una nuova politica industriale e per rilanciare gli investimenti - Riordino degli incentivi per un maggiore e migliore sviluppo, puntando su ricerca e innovazione industriale, con particolare attenzione al Mezzogiorno. Nuove misure per il sistema produttivo per portarlo verso settori e prodotti sostenibili ad alto valore tecnologico e di conoscenza. Favorire la crescita dimensionale delle piccole e medie imprese.

4. Per la scuola pubblica, l’università e la ricerca - Investimenti sulla conoscenza e sul diritto allo studio. Sviluppo della qualità per la scuola pubblica, l’università e la ricerca. Considerare la cultura come un investimento per la crescita civile, morale ed economica. Valorizzare il patrimonio storico, artistico, architettonico e culturale del paese.

5. Per un welfare diffuso e di qualità - Rifinanziare adeguatamente il servizio sanitario, il fondo per le politiche sociali, il fondo per la non autosufficienza. Definire un piano nazionale contro la povertà e l’esclusione sociale.

6. Per un adeguato livello delle pensioni e del benessere oltre il lavoro - Meccanismi di rivalutazione delle pensioni e il riconoscimento della quattordicesima. Garantire alle future generazioni un reddito da pensione adeguato. Ripristinare la flessibilità dell’età pensionabile.

7. Per i giovani e per il futuro - Avviare interventi straordinari per creare occupazione e sradicare la precarietà. Costruire un sistema di welfare che dia ai giovani autonomia dalla famiglia.

8. Per le donne, una battaglia per la dignità - Introdurre incentivi fiscali all’occupazione. Garantire la tutela concreta della maternità e introdurre il congedo obbligatorio di paternità. Una legge che impedisca il licenziamento preventivo come le dimissioni in bianco.

9. Per il lavoro pubblico - Rinnovo dei contratti nazionali e dei contratti integrativi contro ogni accordo separato. Blocco dei licenziamenti dei precari e definizione di un piano occupazionale.

10. Per una nuovo politica di accoglienza e cittadinanza attiva dei migranti - Regolarizzare i lavoratori immigrati per sconfiggere la piaga del lavoro nero. Fornire i livelli essenziali di welfare. Regolare i diritti di cittadinanza per superare le discriminazioni a partire dal diritto di voto.

11. Per un federalismo solidale ed efficace a livello regionale e comunale - Definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali affinché il federalismo non divida ulteriormente il paese. Garantire agli enti locali le risorse per i diritti sociali, il welfare e l’equità della tassazione. Promuovere l’integrazione socio-sanitaria investendo nei servizi territoriali e nella riqualificazione della rete ospedaliera.

12. Per più democrazia nei luoghi di lavoro - Eleggere ed estendere le Rsu in tutti i settori privati. Misurare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali sulla base degli iscritti e dei voti ricevuti nelle elezioni delle Rsu. Garantire ai lavoratori la possibilità di esprimere un voto vincolante sugli indirizzi e sugli esiti contrattuali, ancora di più in presenza di accordi separati.


 
 
 
 
 

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