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Messaggi di Giugno 2011

Solidarieta' ai compagni del movimento NoTav ed ai cittadini di Val di Susa che si battono contro questa vergogna

Post n°1257 pubblicato il 27 Giugno 2011 da hesse8

TORINO - Apre il cantiere per la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocita' Torino-Lione. Un blitz scattato all'alba, con centinaia di uomini e mezzi di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Forestale, ha smantellato il presidio che i militanti No-Tav avevano realizzato nei boschi della Maddalena di Chiomonte (Torino), per impedire l'avvio dei lavori. Negli scontri ci sono stati oltre trenta feriti, ma nessuno in modo grave.

''Abbiamo perso un round, non la guerra'', ha commentato il leader dei No-Tav, Alberto Perino. Il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, ha ribadito: ''lo Stato non puo' assolutamente arrendersi di fronte a dei protestatari''. ''La Val di Susa - ha sottolineato il Presidente del Piemonte, Roberto Cota - e' diversa dai facinorosi e non puo' essere confusa con loro".

Il blitz e' scattato da piu' punti, all'alba, subito dopo la chiusura al traffico dell'autostrada A32 Torino-Bardonecchia: le ruspe, scortate da decine di agenti, hanno abbattuto le barricate che i militanti avevano costruito per bloccare i punti di accesso alla Maddalena, in particolare alla Centrale Elettrica e all'altezza della galleria Ramats.

C'e' stato un fitto lancio di pietre, rami, tronchi di alberi e altri oggetti contro le pale meccaniche e gli agenti, che hanno lanciato decine di lacrimogeni. A quel punto i manifestanti sono fuggiti nei boschi, hanno devastato alcune vigne, si sono sistemati nella zona di un'area archeologica per poter continuare a lanciare pietre e altri oggetti da una posizione piu' favorevole, hanno dato fuoco a balle di paglia e cosparso la strada di chiodi a quattro punte e liquido oleoso.

Le ruspe hanno continuato a salire verso la Maddalena; altri lacrimogeni sono stati lanciati verso l'area centrale del presidio No-Tav; i manifestanti sono fuggiti di nuovo e l'area e' stata consegnata all'impresa che avviera' i lavori.

Fra forze dell'ordine e attiviti No-Tav non ci sono stati contatti diretti, ma 28 agenti sono rimasti feriti (23 sono stati medicati sul posto; cinque sono stati portati in ospedale a Torino), mentre quattro attivisti No-Tav si sono fatti medicare al posto di pronto soccorso allestito alla Maddalena. Molti attivisti sono stati intossicati dal fumo.

Nella Val Susa, dove ieri sera si e' svolta una fiaccolata con migliaia di persone, sono scattati alcuni scioperi spontanei; l'Usb ha proclamato lo sciopero generale nei comuni interessati dalla Torino-Lione e i No-Tav si sono dati appuntamento per oggi nella bassa valle, a Bussoleno (Torino).

 
 
 

Catania: buco in bilancio al comune il pm chiede 2 anni e 4 mesi per Scampagnini

Post n°1256 pubblicato il 20 Giugno 2011 da hesse8

Buco in bilancio al Comune di Catania
il pm chiede 2 anni e 4 mesi per Scapagnini

L'ex sindaco è accusato di falso ideologico. Stessa richiesta per l'ex assessore Caruso e l'ex ragioniere Castorina. Coinvolti altri 12 componenti delle giunte di centrodestra

20/06/2011

CATANIA - La condanna a 2 anni e 4 mesi dell'ex sindaco di Catania e attuale parlamentare nazionale del Pdl Umberto Scapagnini, dell'ex ragioniere Vincenzo Castorina e dell'ex assessore al Bilancio Francesco Caruso è stata richiesta dal Pm Andrea Ursino al giudice monocratico del Tribunale davanti al quale si celebra il processo per falso ideologico per il buco in bilancio per centinaia di milioni di euro al Comune.

L'accusa ha sollecitato anche la condanna a due anni ciascuno, per lo stesso reato, per altri componenti diverse giunte dei centrodestra dell'allora sindaco Scapagnini. Sono gli ex assessori Giuseppe Arena, Mario De Felice, Filippo Drago, Stefania Gulino, Santo Lo Presti, Giuseppe Maimone, Mimmo Rotella, Salvatore Santamaria, Giuseppe Siciliano, Nino Strano, Gianni Vasta e Giuseppe Zappalà.

Il processo è davanti al giudice monocratico dopo la decisione del 30 marzo del 2010 di archiviazione del capo di imputazione più grave, quello di falso in bilancio. Il procedimento ha preso avvio da osservazioni formulate a suo tempo dai revisori dei conti relativamente al bilancio consuntivo dell'anno 2003, sul quale ha mosso rilievi anche la Corte d

 
 
 

Brunetta(il matto) ai precari: siete la parte peggiore d' Italia

Post n°1255 pubblicato il 15 Giugno 2011 da hesse8

Volevano parlare da precari della pubblica amministrazione con il loro ministro di riferimento, Renato Brunetta. Ma lui li ha freddati, «siete la parte peggiore dell’Italia». E’ successo oggi pomeriggio durante il «Convegno dell'innovazione» organizzato al Macro di piazza Giustiniani. «Abbiamo aperto uno striscione e chiesto di poter intervenire - ha detto uno dei lavoratori autori della protesta, gli in-dipendenti precari di ItaliaLavoro , Formez, Sviluppo Lazio. - non ce lo hanno permesso e abbiamo aspettato la fine dell'intervento del ministro per parlarci. Lui è andato via e, dopo essere stati bloccati dalle guardie del corpo, l'auto del ministro per poco non ci investiva.
Un nostro compagno è stato preso di striscio. La sua camicia strappata ne è una prova». I manifestanti, circa una trentina, avevano scritto sullo striscione «Si scrive innovazione, si legge precarietà». «Ci siamo recati al convegno dell’innovazione per denunciare l’abuso della flessibilità e la precarietà istituzionalizzata all’interno delle agenzie tecniche che curano per conto della Pubblica Amministrazione le politiche che dovrebbero combattere la crisi occupazionale, promuovere la coesione sociale e favorire i processi di sviluppo ed innovazione – racconta Maurizia, precaria ItaliaLavoro, agenzia tecnica del ministero del Lavoro -  La risposta del Ministro Brunetta è stata una vile aggressione da parte della scorta  ai danni dei precari, con dei feriti investiti dall’auto blu del ministro che è fuggito dal Convegno affermando la seguente frase: “Io con i precari non parlo, siete la parte peggiore dell’Italia” ». «Riteniamo gravissima la reazione violenta e spropositata da parte un rappresentante di questo governo».

Per vedere l' articolo completo clicca qua

14 giugno 2011

 

 
 
 

Incidente alla raffineria diPriolo(Siracusa) 3 feriti

Post n°1254 pubblicato il 10 Giugno 2011 da hesse8

Incendio, esplosioni e tre feriti. Torna la paura nella raffineria

di Rosario Battiato

Nuovo incidente a Priolo, coinvolta la zona dove Ionio Gas vuole realizzare il rigassificatore. Le fiamme nelle vasche di decantazione dove si accumulano idrocarburi




 

PRIOLO (SR) – Il Qds l’aveva ribadito sabato scorso: la Sicilia è una terra ad alto rischio industriale. Proprio ieri l’ennesimo incidente ha coinvolto il Petrolchimico di Priolo in provincia di Siracusa, l’area dove si dovrebbe installare il rigassificatore.
Non si tratta di una novità: tra il 2007 e il 2009 si sono verificati 193 incidenti nell’area, la media di uno ogni tre giorni, secondo la relazione firmata da Salvatore Cocina.

L’ultimo è accaduto ieri e si è trattato di un incendio verificato nella vasca dell’impianto di desoleazione di “Priolo Servizi”, consorzio di imprese operanti nel polo petrolchimico siracusano che si occupa della gestione dei servizi comuni. Nell’incidente – l’impianto si trova in un’area posta in una zona nella quale sono presenti strutture di più aziende – sono rimasti feriti tre operai, dipendenti di una società che lavora nell’area gestita dal consorzio "Priolo Servizi", e due dei quali sono stati trasferiti al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa, il terzo è stato trattenuto nell’infermeria aziendale. Due operai sono rimasti intossicati, un altro contuso. Intanto è stata chiusa, per motivi di sicurezza, la strada statale che conduce alla Raffineria.
 
Fonti di agenzia riportano le testimonianza di alcuni lavoratori che spiegano come subito dopo l’incendio gli impianti sono stati sgomberati e i dipendenti sono stati trasferiti nell’area di sicurezza e poi fatti uscire dal Petrolchimico. Sarebbero inoltre saltate le vasche di decantazione, che sono collegate all’impianto fognario e alcuni tombini sarebbero saltati.

Intanto l’amministrazione minimizza l’incidente, così come ha spiegato Vincenzo Vinciullo, assessore alla Protezione civile del comune di Siracusa.  “Nessun pericolo per la salute dei cittadini”. Però resta l’invito a non uscire per la possibilità di verificarsi lievi fastidi come l’arrossamento di occhi e gola e la possibilità di lacrimazione. Secondo Vinciullo resta “qualche fastidio solo per i residenti della parte alta della città, ma nulla di preoccupante”. Certo non sembra il modo migliore per sponsorizzare, proprio nella medesima area, la costruzione del rigassificatore che invece vorrebbero industriali e politici. La reazione a catena potrebbe essere devastante.
Tratto da "quotidiano di sicilia"

 
 
 

4 si al referendum

Post n°1253 pubblicato il 02 Giugno 2011 da hesse8

 
 
 
 
 

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