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Post n°1263 pubblicato il 27 Luglio 2011 da hesse8

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"La guerra in Italia" 5 morti sul lavoro ieri

Post n°1262 pubblicato il 22 Luglio 2011 da hesse8

 

SICUREZZACinque morti sul lavoro in un giorno
Cgil: "Peggio di un bollettino di guerra"Due vittime in Piemonte, un giovane operaio nell'Alto Adige, un dipendente dell'Unicoop di Scandicci e un agricoltore a Ruvo del monte. Bilancio tragico di una giornata in un anno che già conta 345 infortuni letali

ROMA - Cinque morti in un giorno. E' il bilancio tragico degli incidenti sul lavoro registrato nella sola giornata di oggi in Italia. Due vittime in Piemonte, una a Scandicci (Firenze). E ancora, a Bolzano ha perso la vita un operaio di 21 e nel potentino un agricoltore di 45 anni. Secondo l'Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti sul lavoro, dall'inizio dell'anno ci sono stati 345 morti per infortuni professionali. Ma il numero supera i  650 se si aggiungono i lavoratori deceduti sulle strade e in itinere. Rispetto allo scorso anno,l'aumento è del 14,8%. Erano 292 i morti sul di lavoro al 21 luglio del 2010.

Piemonte.  Le vittime sono due operai 1, a Chivasso e Asti. L'operaio di Chivasso era un edile ed è stato travolto da una betoniera messa in moto da un collega, stamattina, mentre stava lavorando in cantiere. I soccorsi sono partiti immediamente, un elicottero del 118 lo ha trasportato in ospedale. Le condizioni dell'uomo erano disperate, e l'operaio è deceduto poco dopo l'arrivo al Cto.
Paolino Pedrolo, 54 anni di Villafranca d'Asti è invece è stato trovato a terra con gravi ferite. La dinamica dell'incidente resta ancora da chiarire. In un primo tempo si è parlato di una possibile caduta da un'impalcatura, i carabinieri hanno escluso questa possibilità dopo gli accertamenti del caso. Nonostante il soccorso da parte di uno dei titolari dell'azienda, Pedrolo è deceduto in serata al Cto di Torino.

Firenze. Claudio Pierini, 52 anni, era dipendente della Coop di viale Europa di Scandicci. L'incidente è accaduto questa mattina 2, nel magazzino di cosmetici della Unicoop. Secondo le ricostruzioni, Pierini era alla guida di un muletto quando, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo del mezzo e ha impattato violentemente contro una scaffalatura. L'operaio sarebbe morto sul colpo, per le lesioni subite a seguito dell'urto contro il volante del mezzo.
I colleghi e lo hanno soccorso e hanno cercato di rianimarlo, ma i tentavivi sono stati vani, così come quelli dei medici del 118 subito giunti sul posto con i carabinieri ed i vigili del fuoco. Nel pomeriggio il magazzino ha sospeso la sua attività.
Rossano Rossi, segretario Cgil Firenze con delega alla sicurezza, ha dcihiarato: "Ancora una volta un lavoratore non farà ritorno a casa, una vita spezzata una famiglia distrutta, continua così questa catena di morti, che sembra impossibile spezzare e troppo simile ad un bollettino di guerra, anzi peggio".

Alto Adige. Un'altra vittima nei pressi di Bolzano, all'interno di una cava di ghiaia nella zona di Laives. Un uomo di 21 anni è morto dopo aver perso il controllo del camion che stava guidando, precipitando per un centinaio di metri. L'uomo è morto all'istante. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri sull'esatta dinamica della disgrazia.

Basilicata. A Ruvo del Monte, in provincia di Potenza, un uomo di 45 anni è morto schiacciato dal trattore su cui stava lavorando, presso un'azienda agricola. Anche in questo caso, il decesso è stato istantaneo. Sul posto sono intervenuti anche i sanitari del 118, ma a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione. Sull'episodio indagano i Carabinieri della Compagnia di Melfi che hanno interrogato le persone che erano presenti al momento dell'incidente. Sul cadavere, il medico legale ha effettuato un'ispezione esterna e poi la salma è stata restituita alla famiglia.

 
 
 

Sono con loro se starei a Napoli sarei pronto a pulire

Post n°1261 pubblicato il 17 Luglio 2011 da hesse8

Ecco gli angeli della monnezza
"Ora basta, Napoli la puliamo noi"Tam tam sul web e patti condominiali, si mobilitano i cittadini. Con scope e palette raccolgono rifiuti nelle piazze. E parte il riciclaggio "fai-da-te". Ogni 10 giorni i ragazzi si autoconvocano su Facebook e scelgono una piazza cittadina da ripulire di CONCHITA SANNINO

NAPOLI - Hanno messo le braccia al posto delle parole, quello che fa un piccolo risorgimento al suo primo varco. Hanno cominciato con una piazza, due scope e guanti spaiati da chirurgo. Ora sono duecento alle assemblee pubbliche e tremila soltanto su uno dei social network coinvolti, e hanno adottato quattro aree della città. A volte basta che sia uno a indicare: "La città è nuda". Succede che, allo sbando, si trovino le forze.

Le forze si trovano non per un altro grido, ma per fare un passo e guadagnare ossigeno. Capita quasi sempre mentre stai per arrenderti o affogare. È un clic che stavolta muove Napoli, capitale incline alla sorda indolenza quando l'onda della crisi - si chiami rifiuti o degrado - diventa compagno promiscuo, intima violazione. E infine morso quotidiano a cui non si vuole offrire altra carne.

La cura diventa ripartire dal basso. Pulire prima una strada, poi una piazza, poi un'altra. Tirare le erbacce dagli interstizi insieme alle carte dai marciapiedi. Ridarsi appuntamento e fare un altro pezzo di "pulizia". Da soli. "Senza partiti, senza padroni". Quando finiscono, si passano la parola. Che poi è diventata un programma e una sigla felice, in due sillabe, buona per bambini, laureati e nonni: CleaNap.

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40 ° morto italiano in Afghanistan l' unica pace possibile è il ritiro da Kabul

Post n°1260 pubblicato il 12 Luglio 2011 da hesse8

Afghanistan, muore soldato italiano
ucciso da un ordigno a BakwaIl paracadutista è stato investito da un'esplosione nella parte meridionale del Paese. Sale così a 40 il bilancio dei nostri caduti nella missione Isaf. Poco dopo a Kandahar è stato ucciso a colpi di pistola il fratellastro del presidente Karzai. I Talebani rivendicano l'omicidio. Intanto la Francia annuncia di voler ridurre il proprio contingente Isaf entro il 2012

KABUL - Un militare italiano, il primo primo caporal maggiore Roberto Marchini, è morto oggi in Afghanistan in seguito all'esplosione di un ordigno. Il fatto è avvenuto a Bakwa, nella parte meridionale del settore ovest, tutto a comando italiano. L'esplosione ha investito il caporal maggiore appena sceso dal mezzo. Marchini era un geniere-paracadutista e aveva il compito di bonificare le strade dai micidiali 'Ied', ordigni esplosivi fatti in casa. L'episodio è avvenuto a circa tre chilometri a ovest dalla 'Fob Lavaredo', la base avanzata del contingente italiano nel distretto di Bakwa, nella provincia di Farah. Il soldato faceva parte dell'ottavo reggimento del genio Folgore di Legnago, aveva 28 anni e risiedeva a Caprarola, in provincia di Viterbo. La famiglia è stata avvisata e attualmente nella loro abitazione ci sono alcuni ufficiali e due psicologhe dell'Esercito

Con la sua morte, sale a 40 il bilancio complessivo delle vittime italiane nel corso della missione Isaf. Segue quella del caporal maggiore Gaetano Tuccillo, avvenuta il 2 luglio a Caghaz e del colonnello dei Carabinieri Cristiano Congiu il 4 giugno nella Valle del Panshir. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha espresso "profondo cordoglio per la morte del primo caporal maggiore Marchini". Il presidente Silvio Berlusconi invece ha fatto sapere che non parteciperà oggi al raduno del Milan a Milanello, come fa tutti gli anni. Il premier, ha comunicato la società rossonera, è stato


"trattenuto a Roma per la morte del nostro militare".

 
 
 

Siete al capolinea andate a casa

Post n°1259 pubblicato il 07 Luglio 2011 da hesse8

 
 
 

Storie dei misteri italiani

Post n°1258 pubblicato il 05 Luglio 2011 da hesse8

 

Nuovo omicidio a Roma: ucciso
figlio ex componente della Magliana

consigliere gambizzato roma
È Claudio Simmi, 33 anni, il giovane ucciso a colpi di pistola in Prati a Roma. La vittima, figlio di un ex componente della banda della Magliana. Era già stato gambizzato in piazza del Monte di Pietà nel febbraio scorso in via Riccardo Grazioli Lante all'incrocio con via Simone de Saint Bon, al quartiere Prati.

L'uomo si trovava al volante della propria auto, una Ford Ka grigia, fermo al semaforo. Con lui una donna. La vettura poi sarebbe stata avvicinata dal killer che avrebbe esploso più colpi di pistola mentre Simmi cercava di uscire fuori dalla macchina senza riuscirvi e restare con i piedi incastrati nell'abitacolo e il corpo riverso sull'asfalto.

«L'ennesimo omicidio avvenuto a Roma in pieno giorno e in pieno centro è l'ennesima dimostrazione dell'insicurezza e della violenza presenti in città. Nella Roma di Alemanno, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale, ogni giorno si registra un episodio di inaudita ferocia, come non succedeva da decenni. Chiediamo quindi al Ministro Maroni di intervenire al più presto prima che la situazione sfugga ad ogni controllo. Non ci fidiamo più di Alemanno e della sua Giunta, che davanti ad ogni caso di questo tipo, rispondono esponendo sterili statistiche sulla diminuzione dei reati, omettendo sempre di dire che sono in calo dal 2007 e in tutta italia perché in quell'anno a causa dell'amnistia in molti uscirono dal carcere provocando un innalzamento dei reati. A Roma ormai è il Far west, ma Alemanno sciorina numeri che non interessano a nessuno». Lo dichiara in una nota il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli.
5 luglio 2011

 

 

 
 
 
 
 

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