Lapiazzarossa

Luca Adda' in grave codizione leader dei No-tav

Palermo, solidarietà ai No Tav. Contestato segretario Pd Bersani

Una trentina di attivisti NOTAV hanno contestato il Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani invitato a partecipare ad una conferenza in sostegno della candidata a sindaco di Palermo Rita Borsellino al Teatro Zappalà in via Autonomia Siciliana.
All'arrivo di Bersani, (ricordiamo che il PD attraverso le cooperative rosse è direttamente implicato nella costruzione del TAV): dinanzi al teatro, I NoTav hanno fischiato e lanciato cori.
Hanno denunciato la gravità dei fatti verificatisi nella Valle quando le forze dell'ordine hanno tentato di sgomberare il presidio NoTav, (per permettere l'inizio dei lavori), difronte al cantiere provocando la caduta da un traliccio di oltre dieci metri di Luca Abbà un attivista NOTAV che tentava di resistere e che poi è finito in coma farmacologico all'ospedale. I NoTav hanno poi affisso uno striscione con su scritto " VERGOGNA : LUCA IN FIN DI VITA PER I VOSTRI PROFITTI! NOTAV!".
"Con la contestazione di questo pomeriggio vogliamo ribadire ancora una volta la nostra ferma opposizione alla costruzione di questa Grande Opera utile solo al capitale ed agli speculatori che ogni giorno ci vogliono fare pagare la crisi che loro hanno creato!".
Dopo la contestazione i NoTav hanno organizzato un presidio davanti alla Prefettura previsto per portare ancora una volta la solidarietà al movimento NOTAV e a tutti coloro che lottano per la difesa del proprio territorio.

Tratto da siciliaantagonista

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Esselunga: quel presidio deve sparire

Pressioni e minacce di ogni tipo contro i lavoratori che continuano a presidiare l'impianto di Pioltello. Stasera assemblea al presidio. Dopo 4 mesi di braccio di ferro tra operai ed Esselunga, si sta scatenando anche una campagna mediatica,contro i lavoratori che prende a pretesto una raccolta firme tra gli operai Safra che invocherebbe un intervento contro il presidio situato all'ingresso del magazzino. Molti affermano di aver dovuto firmare sotto minaccia di licenziamento, o di non aver neanche avuto modo di leggere il testo.
Il fatto è che in seguito a questa petizione filo-aziendale, i detrattori del presidio che l'altro ieri piangevano lacrime di coccodrillo per i licenziamenti e le famiglie in difficoltà, che ieri si lamentavano per gli episodi che hanno motivato l'intervento delle forze dell'ordine, oggi si rivolgono alla prefettura per sostenere l'idea dello sgombero del presidio permanente.
Da Caprotti alle istituzioni locali, passando per le forze dell'ordine, la magistratura, e buona parte dei media e, per non dimenticare nessuno, i vertici dei Confederali con il loro complice silenzio assoluto: tutti fanno quadrato intorno al magnate locale di Pioltello o, per meglio dire...contro l'autorganizzazione dei lavoratori, aldilà della sigla sindacale che si sono scelti per condurre questa lotta.
Evidentemente dopo 4 mesi il presidio continua a turbare il sonno di costoro e di questo non si può che essere orgogliosi. Ma non è con l'orgoglio, ovviamente, che si vincono le battaglie.
Viene lanciato un appello a tutte le forze che hanno finora sostenuto la mobilitazione a partecipare all'assemblea straordinaria di domani sera, martedì 7 febbraio, alle ore 21 davanti ai cancelli di Esselunga.per decidere insieme il da farsi.