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Post n°659 pubblicato il 01 Giugno 2008 da hesse8


Diretta da chiaiano manifestazione ore 16,30 clicca qui

Il giamaicano Bolt corre i 100 in 9,72": è record








Strumenti utili

New York - A due mesi ed una settimana dall'inizio
delle Olimpiadi di Pechino l'atletica lancia uno straordinario acuto
con l'impresa al "Reebok Grand Prix" di Usain Bolt, 1.96 di altezza ma
capace di correre in 9"72 sui cento.



E' durato quindi soltanto otto mesi il record del mondo stabilito a
Rieti dall'altro giamaicano Asafa Powell che adesso, Tyson Gay
permettendo, ha trovato in casa il rivale più coriaceo, e probabilmente
quello dal talento più puro, perché Bolt ha solo 21 anni e nel 2002 fu
capace di vincere i 200 (la sua distanza preferita) ai Mondiali
juniores correndo in 20"58 quando non aveva ancora compiuto sedici
anni. I pronostici degli esperti lo danno in grado, sulla velocissima
pista di Pechino e stimolato dal confronto con Gay, di avvicinare, se
non perfino migliorare, il primato già stellare di Michael Johnson sui
duecento (19"32). Lo pensa anche il tecnico di Bolt, Glen Mills, che
per il suo allievo in vista dei Giochi aveva scelto proprio la distanza
doppia. Ma ora, dopo questo primato, le cose sono cambiate. Lo ha
annunciato lo stesso Bolt dopo la gara del record, ieri notte: "a
Pechino è certo che correrò anche i cento metri, quindi tenterò la
doppietta. Sono strafelice per questo primato - ha aggiunto -, ma la
gioia più grande sarà per me vincere un oro olimpico. E' una cosa che
non si può paragonare ad altro: è ciò che, assieme alle medaglie dei
Mondiali, rimane per sempre, perché viene scritta negli albi d'oro".
"Un giorno arriverà qualcuno che correrà più veloce di me - ha detto
ancora il 21enne Bolt - e mi toglierà questo primato. Invece se vinco
l'oro alle Olimpiadi nessuno potrà portarmelo via, e gli altri dovranno
attendere quattro anni". Sulla pista della 'Grande Mela', Bolt si è
lasciato dietro il campione del mondo Tyson Gay, secondo in 9"85,
sorprendendolo con una partenza bruciante. "Non è la mia specialità -
ha spiegato Bolt - ma ci avevo lavorato molto sopra". "Venendo qui - ha
aggiunto - avevo molta fiducia nelle mie possibilità, ma non pensavo di
avere già nelle gambe il record". Bolt è riuscito a mantenere la giusta
concentrazione nonostante il meeting sia rimasto interrotto per 45
minuti a causa di un violento temporale, con tuoni e fulmini che per
qualche minuto hanno fatto pensare ad un possibile 'stop' da parte
degli organizzatori. Alla fine il primo a congratularsi con il
giamaicano è stato Gay. "E' stata una grande notte per lo sport - ha
detto lo sprinter americano - e dopo questa impresa davanti a Bolt non
posso che togliermi il cappello. Verranno altri momenti come questo".


 
 
 
 
 

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