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Messaggi del 07/06/2008

Il Romapride

Post n°668 pubblicato il 07 Giugno 2008 da hesse8

Oggi pomeriggio cortei a Roma e Milano. Il Pd manda il ministro-ombra
Protesta stasera in San Giovanni per la piazza negata a causa di un coro sacro
Gay Pride, si sfila imbavagliati
c'è un carro per le nozze omosex

di RORY CAPPELLI











ROMA
- Alle 20.30 si imbavaglieranno in piazza San Giovanni, all'ingresso
della basilica. Una protesta silenziosa contro la decisione di spostare
da piazza San Giovanni a piazza Navona l'arrivo del Gay Pride.
Decisione giustificata da Prefettura e Questura dalla contemporaneità -
ritenuta incompatibile - del Gay Pride con il convegno Allargare gli
orizzonti della razionalità, organizzato dalla Pontificia Università
Lateranense. Nell'ambito del quale stasera alle 20.30 si terrà, appunto
nella basilica, un concerto del Coro Interuniversitario di Roma
"Traditio et confessio". Perciò "nella stessa ora in cui il coro
inizierà i suoi canti" si toglieranno la voce i radicali Rita
Bernardini, deputata, Sergio Rovasio, segretario dell'Associazione
Radicale Diritti, esponenti del movimento Lgbt (lesbo gay bisex
transgender), l'esponente di Rifondazione Comunista Elettra Deiana e il
segretario romano del Prc Massimiliano Smeriglio.





Si imbavaglieranno anche al Gay Pride di Milano, che partirà oggi alle
16 da via Palestro per raggiungere piazza Castello, passando anche in
piazza Duomo. Proprio qui la musica sarà spenta e la manifestazione
passerà davanti alla cattedrale completamente muta per protesta "contro
la volontà della politica e delle gerarchie cattoliche di farci stare
zitti".





Nicola Zingaretti e Piero Marrazzo hanno patrocinato il Gay Pride di
Roma come presidenti della Provincia di Roma e della Regione Lazio.
Hanno dato il patrocinio anche al Simposio della Pontificia Università
Lateranense. Entrambi sono intervenuti, giovedì, alla cerimonia
inaugurale del Simposio, con il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il
cardinale Camillo Ruini. Ed entrambi - che non parteciperanno al Gay
Pride - preferiscono non commentare quella che ai promotori del Gay
Pride è sembrata una contraddizione, sottolineando però che, in loro
rappresentanza, interverranno due assessori.





A Roma aprirà il corteo Vittoria Franco, ministra delle Pari
Opportunità del governo-ombra del Pd. "Così partiremo - ha detto la
presidente del Circolo Mieli Rossana Praitano - con un ministro che non
c'è al posto di uno, Mara Carfagna, vero ma inesistente". Parteciperà
anche la Cgil.
 





In uno dei carri che formeranno il corteo sarà allestita una "Sala
civile itinerante" dove Paola Concia, l'unica deputata lesbica
(dichiarata) del Parlamento italiano unirà in matrimonio (simbolico) le
coppie che lo vorranno e dove saranno distribuiti i confetti Pelino
"Gay Bride"(color lilla), ideati dall'amministratore della fabbrica di
Sulmona, Mario Pelino, fratello di Paola, onorevole del Pdl. Gli stessi
confetti che lei a metà maggio aveva regalato a Berlusconi durante le
operazioni di voto sulla fiducia parlamentare del governo. "Gli stessi,
sì - precisa - ma non lilla".



 
 
 

Taglio Ici la Sicilia sul piede di guerra.Lombardo ma che d'Ici

Post n°667 pubblicato il 07 Giugno 2008 da hesse8






Manovra di 36 miliardi in tre anni. E 40 miliardi di tagli nel settore pubblico













E le regioni del Sud impugnano il decreto abbatti-Ici

Image
36 miliardi di euro in tre anni, questo il valore della manovra allo
studio del governo per correggere i conti pubblici in netto
peggioramento grazie all'abolizione dell'Ici ed al taglio dell'Irap



L'obiettivo del governo, con questa manovra, è arrivare al pareggio
di bilancio nel 2011 ma a scapito dei soliti noti: Brunetta è già in
trincea per portare a fondo la sua guerra contro il pubblico impiego.
Un forte contributo alla manovra arriverà infatti proprio dalla riforma
della pubblica amministrazione, che coinvolgerà 3,5 dipendenti e con
risparmi di circa 40 miliardi di euro in tre o cinque anni con varie
ipotesi, dal blocco del turn over (un'assunzione ogni 8 uscite) e il
blocco dei contratti già autorizzati, tagli che potrebbero riguardare
la sanità; la scuola, con risparmi su acquisti, contratti e precari.

Intanto
proprio il taglio dell'Ici sta creando non pochi problemi al governo
Berlusconi, con le regioni del sud d'Italia sul piede di guerra.
Raffaele Lombardo, presidente della regione Sicilia e alleato di
Berlusconi al governo, annuncia battaglia e ricorrerà alla Corte
costituzionale; insorge anche Agazio Loiero, presidente della Calabria,
che durante il primo incontro tra Stato e Enti locali, s'è rivolto
direttamente al premier definendo «ingiusto» il sacrificio chiesto a
siciliani e calabresi, ricordando che le risorse per il taglio dell'Ici
«provengono in gran parte dagli impegni assunti nella precedente
legislatura a favore dello sviluppo infrastrutturale». Inoltre, fa
notare sempre Loiero, parte di quei soldi erano destinati «a
stabilizzare lavoratori socialmente utili».

 
 
 
 
 

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