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Messaggi del 02/08/2008

Bologna:28 anni fa' la strage fascista.Per non dimenticare

Post n°719 pubblicato il 02 Agosto 2008 da hesse8

Bologna ricorda la sua strage Fischi al ministro RotondiNapolitano: un crimine barbaro e vile

 Rotondi
Le
polemiche dei giorni scorsi sembrano essersi concluse. Non è stato
così. Quando il ministro per l'Attuazione del programma Gianfranco
Rotondi, in rappresentanza del Governo, ha preso la parola dal palco
delle commemorazioni per il ventottesimo anniversario della strage alla
stazione di Bologna (85 morti, 200 feriti), almeno metà della folla che
occupava il piazzale antistante la stazione ferroviaria ha lasciato la
piazza. I primi ad andarsene sono stati i rappresentanti dei sindacati
di base Rdb e Cub, dietro lo striscione "Ci vediamo in autunno:
sciopero generale". Insieme a loro anche i militanti di Rifondazione
Comunista e moltissima gente comune, tra cui alcuni parenti delle
vittime. La piazza, quando sono le 10.43, comincia a svuotarsi e
l'impressione è che le presenze si dimezzino in modo netto. Nel
piazzale, a contestare il ministro, è rimasto un gruppetto di persone
dell'Assemblea Antifascista Permanente, con fischi e grida contro il
ministro.


«Non mi disturbano i fischi», ha detto a denti stretti
Rotondi. «Sono i soli che mi considerano un ministro», ha aggiunto,
riferendosi a quel passo dell'intervista dell'assessore comunale Libero
Mancuso secondo il quale nessuno si sarebbe preso la briga di
fischiarlo perché personalità «incolore e sconosciuta». «Anche questa è
par condicio», ha concluso Rotondi.


«Una cosa molto contenuta», cerca di minimizzare il sindaco Sergio
Cofferati, che aveva rivevuto anch´egli una buona dose di fischi da
parte di dalle fila dei sindacati di base e dell'assemblea antifascista
permanente. «Sono molto contento anche delle cose che ha detto il
ministro», ha concluso. Minimizza il presidente dell'associazione dei
familiari delle vittime, Paolo Bolognesi: «È stata una contestazione
minimale. Oggi i fischi non si sono praticamente sentiti».


Le manifestazioni per l´anniversario della strage erano iniziate con il
ricevimento dei familiari delle vittime, prima nella Sala Rossa del
Comune poi nell'Aula consiliare di Palazzo d'Accursio. In un breve
discorso ai familiari e alle altre autorità nella sala consiliare,
presente anche Rotondi, Cofferati ha sottolineato l'importanza di
questa giornata perché «non venga dimenticato quel terribile giorno».
Ma anche perché - ha aggiunto Cofferati - «nessuno possa ignorare la
verità storica come quella giudiziaria, lontano dai tentativi troppe
volte strumentalizzati di mettere in discussione quello che è stato
sancito dal lavoro faticoso e sempre attento dei magistrati».


«Sono trascorsi ventotto anni dalla strage. Le immagini di quel crimine
così barbaro e vile, che scosse e scuote tuttora nel profondo la
coscienza degli italiani, rimangono impresse in modo indelebile nella
memoria dell'intero Paese», ha fatto sapere il presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato
all'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla
stazione di Bologna. «Occorre coltivare un dovere della memoria che si
traduca in una rinnovata ampia assunzione di responsabilità per la
difesa dei valori di democrazia, libertà e giustizia come fondamento
del nostro patto costituzionale e garanzia irrinunciabile di crescita
politica, culturale e sociale anche per le nuove generazioni. Con
questi sentimenti di commossa solidarietà – ha concluso Napoletano -
rivolgo il mio cordiale e partecipe saluto alla coraggiosa città di
Bologna e ai familiari delle vittime, indelebilmente segnati nel loro
dolore».


Dal presidente dell'associazione dei familiari delle vittime
della strage del 2 agosto è arrivato l'invito a «evitare polemiche e
fischi e a fare in modo che oggi sia il giorno del ricordo». Nel suo
intervento Bolognesi ha esordito dicendo: «Deluderò quelli che pensano
che io interverrò sulle polemiche di questi giorni». Quindi, l'appello
alle «forze politiche di qualsiasi colore a ricordare i parenti delle
vittime». Il presidente dell'associazione dei familiari sottolinea la
«notevole partecipazione dei parenti che hanno voluto essere qui in
modo massiccio» e «l'importante presenza delle autorità e delle
istituzioni e del governo», rappresentato da appunto Rotondi, seduto
accanto al a Cofferati tra i banchi della giunta comunale.


Unica nota polemica di Bolognesi contro il presidente emerito
della Repubblica, Francesco Cossiga: «Le piste "alternative" che si
sono viste fino ad ora non hanno nessuna validità. La pista palestinese
si era sviluppata anche nell´81», ha commentato Bolognesi. «Anzichè
accreditare nuove piste sulla strage di Bologna, Cossiga farebbe bene a
pensare ai suoi rapporti con la Loggia massonica P2 e non parlare di
palestinesi per difendere Francesca Mambro, Giusva Fioravanti e Luigi
Ciavardini».

 
 
 
 
 

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